Intelligenza artificiale al servizio dei prestiti personali

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Intelligenza artificiale al servizio dei prestiti personali

Controlli sull’affidabilità del debitore più semplici, grazie all’analisi di enormi quantità di dati in tempo reale, offerte di prestito personalizzate, tempi di concessione del finanziamento più brevi. Sono solo alcuni dei miglioramenti che l’intelligenza artificiale generativa potrebbe portare (e in parte sta già portando) nel settore dei prestiti. A tutto vantaggio dei consumatori ovviamente, ma anche di chi eroga il finanziamento.

Prendiamo per esempio la cessione del quinto: si tratta di un prestito personale non finalizzato, nel senso che non ci sono vincoli sulle modalità di utilizzo dei soldi ottenuti, a cui, possono accedere dipendenti pubblici o privati con contratto a tempo indeterminato o determinato e pensionati con un’età inferiore o uguale a 85 anni. Insomma, è un prestito facile da ottenere.

Come funziona la cessione del quinto?

La caratteristica che contraddistingue questo tipo di finanziamento sta nella “garanzia”: se la maggior parte dei prestiti prevede che il rimborso sia gestito dal richiedente, nel caso della cessione del quinto è l’ente previdenziale (per i pensionati) o il datore di lavoro (per i dipendenti) a trattenere la rata (capitale e interessi) direttamente dall’assegno previdenziale o dalla busta paga, per versarla poi alla banca creditrice.

Il finanziamento può avere una durata massima di 120 mesi (dieci anni) e l’importo della rata mensile non può eccedere il 20% (un quinto, da cui il nome del prestito) della pensione o dello stipendio netto. In linea teorica, l’importo massimo richiedibile è legato quindi al livello di contribuzione ma, in concreto, molti istituti finanziari fissano un tetto a 75.000 euro.

Oltre alla garanzia della ritenuta da parte del datore di lavoro o dell’ente pensionistico, sono poi previste delle coperture assicurative integrate obbligatorie, che tutelano la banca nel caso di perdita del posto di lavoro (cessione del quinto dello stipendio) o del decesso del debitore (cessione di quinto della pensione).

Valutazione del credito ottimizzata

La cessione del quinto è una tipologia di prestito particolarmente amata dagli italiani, come dimostrano anche i numeri fotografati dall’ultima analisi del sindacato della First CISL, secondo cui, dal 2011 alla metà del 2024, l’ammontare di questi prestiti è pressoché raddoppiato, passando da poco più di 10,2 miliardi di euro a 18,3 miliardi di finanziamenti erogati a lavoratori privati, pubblici e pensionati. Il motivo di questo amore intramontabile? Essenzialmente, a spingere le domande è la facilità di accesso e la rapidità di ottenimento di questa particolare forma di prestito.

Proprio alla luce di queste sue caratteristiche che lo rendono tanto apprezzato tra gli italiani però, il prestito a cessione del quinto richiede qualche attenzione in più, come ha sottolineato anche di recente la Banca d’Italia. In particolare, questa attenzione andrebbe indirizzata nella valutazione del merito creditizio del cliente, onde evitare un sovraindebitamento che può derivare da rinnovi effettuati senza tener conto di informazioni provenienti dalle banche dati – come per esempio l’esistenza di altri finanziamenti o di condizioni non favorevoli della situazione del nucleo familiare nel complesso.

In che modo l’IA migliora la cessione del quinto?

È qui che l’intelligenza artificiale sta già svolgendo un ruolo da protagonista, dando nuovo slancio al settore. L'intelligenza artificiale permette infatti di affrontare queste problematiche con una visione più accurata e dettagliata del quadro finanziario complessivo del cliente, garantendo così una valutazione più precisa e responsabile.

Grazie all'utilizzo di modelli predittivi che analizzano enormi quantità di dati in tempo reale - abitudini di rimborso di ogni individuo, numero di prestiti attivi in quel momento, numero di carte di credito intestate - è possibile infatti rendere stimare i rischi di insolvenza con maggior precisione. Questo, a cascata, abbassa il rischio di andare incontro a mancati rimborsi (con i costi che ne conseguono per l’emittente). Inoltre, la capacità di analizzare dati provenienti da fonti diverse e di elaborarli in maniera integrata consente di prevedere scenari di rischio anche a lungo termine, migliorando la sostenibilità del prestito sia per il debitore che per il creditore.

I benefici non si limitano alla valutazione del merito creditizio. L'IA può infatti aiutare anche nella prevenzione di frodi, identificando comportamenti anomali che potrebbero indicare tentativi di truffa. L'analisi in tempo reale di centinaia di variabili permette di agire tempestivamente, proteggendo tutte le parti coinvolte e garantendo un livello di sicurezza superiore rispetto ai metodi tradizionali di valutazione.

Offerta personalizzata

Sempre grazie al contributo dell’IA è inoltre possibile (e qui il discorso vale un po’ per tutti i tipi di prestito) lavorare sulla personalizzazione dell’offerta: grazie a tecniche machine learning, in grado di apprendere dalle informazioni elaborate, è possibile mettere a punto soluzioni di prestito “tailor made”. Per quanto riguarda la cessione del quinto per esempio, l'IA può analizzare il contratto di lavoro, la pensione o altri dati del debitore per offrire condizioni di prestito ottimali a livello di tassi di interesse e durata.  Questo tipo di analisi permette di offrire soluzioni che meglio si adattano alle esigenze finanziarie del singolo cliente, garantendo un'esperienza più soddisfacente e un accesso al credito più inclusivo.

Non solo si possono personalizzare i tassi di interesse e la durata, ma anche la modalità stessa di interazione tra l'istituto finanziario e il cliente. Attraverso l'utilizzo di chatbot e assistenti virtuali basati su IA, è possibile offrire supporto immediato e risposte tempestive a qualsiasi domanda relativa al prestito. Questo aumenta la trasparenza e la fiducia del cliente verso l'istituto finanziario, facilitando una comunicazione fluida e senza barriere.

Inoltre, l'intelligenza artificiale può contribuire a migliorare la gestione post-erogazione del prestito, offrendo soluzioni per il monitoraggio costante della situazione finanziaria del debitore. Ad esempio, in caso di difficoltà economiche, il sistema potrebbe suggerire in anticipo soluzioni come una rinegoziazione delle rate o una temporanea sospensione dei pagamenti, riducendo il rischio di insolvenza e mantenendo il cliente in una posizione finanziariamente sostenibile.

IA, un’alleata da non sottovalutare

Nel complesso, l'adozione dell'IA nel settore dei prestiti personali e, in particolare, nella cessione del quinto, rappresenta una vera e propria rivoluzione. Ad esempio, grazie all'IA, le richieste di prestito possono essere valutate e approvate in tempi significativamente più rapidi rispetto al passato, riducendo i tempi di attesa da settimane a pochi giorni. Questo tipo di efficienza permette ai richiedenti di ottenere il finanziamento quando ne hanno più bisogno, migliorando notevolmente l'esperienza utente. Consente di migliorare non solo la valutazione del rischio e la personalizzazione dell'offerta, ma anche di offrire un servizio più sicuro, trasparente e centrato sulle reali necessità del cliente. Questa trasformazione digitale va a beneficio di tutti, creando un ecosistema creditizio più efficiente, accessibile e responsabile.

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Redazione AdviseOnly

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