- 29/11/2022
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Dal prossimo anno sono previste alcune importanti novità per il reddito di cittadinanza (Rdc) e anche per la pensione di cittadinanza (Pdc), che saranno incluse nella legge di bilancio in fase di approvazione in Parlamento, e in una prossima legge appositamente studiata.
Per il 2022 tutto resta immutato, quindi vediamo quali sono le date dei pagamenti di dicembre del reddito di cittadinanza e della pensione di cittadinanza. Nella seconda parte dell’articolo, invece, proveremo a dare una risposta alle tante domande circa la modifica del reddito di cittadinanza e come cambierà il Rdc nel 2023.
Quando viene pagato il reddito di cittadinanza e la pensione di cittadinanza?
Come sempre il reddito di cittadinanza arriva dal 27 di ogni mese. La carta del reddito di cittadinanza e della pensione di cittadinanza è gestita da Poste Italiane, ed è questa a inviare la somma sulla carta una volta che ha ricevuto le somme dall’INPS.
Generalmente la carta viene ricaricata nei giorni successivi al 27 di dicembre, quindi.
Se riscontri dei problemi, visita il sito ufficiale redditodicittadinanza.gov.it e mettiti in contatto con l’assistenza clienti per chiedere informazioni. Il numero verde da contattare è l’800 666 888.
In alternativa recati presso uno sportello ATM Postamat e verifica la lista dei movimenti, da cui risulterà l’accredito della somma mensile spettante.
I nuovi percettori del Rdc e della Pdc, ovvero quanti a dicembre 2022 ricevono per la prima volta la misura di sostegno al reddito, devono attendersi il primo pagamento il giorno 15 dicembre con la contestuale consegna della carta presso l’ufficio postale indicato dall’INPS.
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Quanto dura il reddito di cittadinanza e la pensione di cittadinanza?
Se non dovessi ricevere la somma nel mese di dicembre 2022, verifica che non siano terminati i 18 mesi previsti dalla legge.
Per il reddito di cittadinanza, infatti, trascorsi 18 mesi la misura di sostegno al reddito può essere rinnovata dietro presentazione di una nuova domanda. Tieni presente che tra il primo periodo di erogazione di 18 mesi e il secondo periodo di erogazione è previsto dalla normativa la sospensione del beneficio per un mese.
Per quanto riguarda la pensione di cittadinanza, invece, non è prevista alcuna sospensione del beneficio. La Pdc si rinnova in automatico senza la necessità di presentare una nuova domanda online o presso un CAF/Patronato convenzionato.
Tieni presente anche il caso particolare in cui il beneficiario del reddito di cittadinanza raggiunge il 67° anno di età mentre riceve il Rdc. La misura di sostegno verrà automaticamente convertita in pensione di cittadinanza dal mese successivo.
Cosa posso comprare con la Carta del reddito di cittadinanza?
Vediamo nel dettaglio cosa puoi acquistare con la carta del reddito di cittadinanza e della pensione di cittadinanza rilasciata da Poste Italiane.
- Effettuare prelievi di contante entro il limite di 100 euro per i nuclei familiari composti da un singolo individuo (la somma è incrementale per più individui che compongono lo stesso nucleo familiare).
- Effettuare un bonifico mensile per pagare l’affitto. Bonifico SEPA o postagiro devono essere intestati al locatore indicato nel contratto di locazione.
- Pagare le utenze domestiche, come gas e luce, ed anche i servizi comunali quali le mense scolastiche per i figli.
- Acquisto di beni di consumo come i generi alimentari ed altri.
Non è possibile acquistare giochi d’azzardo, armi, noleggiare imbarcazioni da diporto, acquistare servizi finanziari o creditizi, servizi assicurativi, gioielli e articoli di pellicceria, acquisti in gallerie d’arte e in club privati.
La carta non può essere utilizzata per acquisti all’estero o per effettuare compere on-line, o anche attraverso servizi di direct-marketing.
Ricordiamo che la cifra non spesa entro il mese di erogazione verrà sottratta nella mensilità del mese successivo, nei limiti del 20% del beneficio normalmente erogato.
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PagoPAChi perderà il reddito di cittadinanza nel 2023 e come cambierà ?
Veniamo agli aggiornamenti sul reddito di cittadinanza 2023. Come noto l’attuale governo in carica è intenzionato a modificare il Rdc per sostituirlo con un sistema legato a politiche attive del lavoro.
Per ora il governo effettuerà delle modifiche lievi all’attuale struttura del Rdc, per poi passare a una modifica strutturale nel corso del 2023.
Quello che appare chiaro è la completa ristrutturazione del reddito di cittadinanza che verrà sostituito da una sorta di assegno destinato alle categorie di cittadini fragili e agli inabili al lavoro.
A chi ha la capacità di lavorare, invece, il nuovo sistema di sostengo dovrebbe prevedere l’offerta di programmi di formazione e di collocamento al lavoro.
Usiamo il condizionale perché per ora si tratta ancora di ipotesi, nessuna legge di modifica è stata neppure ancora presentata, salvo quanto previsto nella legge di bilancio (a sua volta non ancora approvata dal Parlamento italiano).
Si va comunque verso una totale abrogazione del reddito di cittadinanza dall’1 gennaio 2024.
A partire dall’1 gennaio 2023 inizieranno a perdere il diritto al Rdc coloro i quali sono abili al lavoro. Sono considerati abili al lavoro le persone tra i 18 e i 59 anni che non abbiano nel nucleo familiare una persona disabile, uno o più minori a carico. Gli abili al lavoro nel corso del 2023 riceveranno il reddito di cittadinanza per ulteriori 8 mesi.
Gli abili al lavoro non potranno rifiutare le proposte di lavoro, neppure la prima offerta, pena la decadenza anticipata del beneficio. Dovrebbe essere previsto anche un percorso di formazione della durata minima di 6 mesi, ma non è chiaro chi e come erogherà questo corso di formazione nel 2023 non essendoci una legge pronta.
Per chi non è abile al lavoro continuerà a ricevere il sostegno al reddito per tutto il 2023, mentre a partire dal 2024 riceveranno una nuova forma di sussidio dedicata ai poveri e alle categorie fragili. A quanto ammonterà il nuovo assegno e come verrà erogato non è ancora noto, il governo prevede di varare la nuova norma di legge entro il 2023.
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Sarà possibile presentare domanda di reddito di cittadinanza nel 2023?
Anche questo punto non è ben chiaro, ma a quanto pare il governo è orientato verso la chiusura della presentazione di nuove domande di adesione al reddito di cittadinanza entro i primi mesi del 2023.
L’intento è di fermare l’erogazione del reddito di cittadinanza, dunque in coerenza con questa scelta è probabile che i cittadini e le cittadine dovranno fare una corsa contro il tempo per presentare domanda di assegnazione della misura di sostegno al reddito nel corso del 2023.
Tuttavia, prima di azzerare del tutto il reddito di cittadinanza verrà predisposta la riforma che provveda a eliminare le inefficienze e i limiti mostrati dal Rdc in questi anni.