- 21/11/2024
Hai presente il detto “carico come un mulo”? Fa riferimento al faticoso lavoro di queste bestie, usate dall’uomo per spostare carichi. Ecco, il mulo è noto per essere un gran lavoratore, mentre diciamo che l’intelligenza non sembra essere la sua qualità più grande: si lascia caricare pesanti sacchi sulla schiena e li porta a destinazione senza lamentarsi.
Perché mai ti stiamo parlando dei muli?
Perché certe volte noi investitori ci comportiamo proprio come loro (e il riferimento non è alla fatica fisica…). Il problema è che, facendolo, rischiamo di cacciarci in guai seri.
Stiamo parlando del Money Muling (cioè, letteralmente, “mulo di denaro”), una pratica di trasferimento di denaro per finalità illecite (come il riciclaggio o il finanziamento al terrorismo) che avviene tramite una persona totalmente ignara. Il “mulo”, appunto.
“Un Money Mule è una persona che trasferisce ad altri del denaro (digitalmente o in contanti) ricevuto da una terza parte, ottenendo in cambio una commissione”, spiega la Banca d’Italia.
In pratica, le organizzazioni criminali coinvolgono persone inconsapevoli per riciclare soldi, ricompensandole con un premio in denaro. Ma è una cosa illegale.
Cosa può succedere al “mulo”?
Se la pratica illecita viene scoperta dalle autorità, anche il “mulo”, per quanto ignaro, potrebbe andarci di mezzo, visto che di fatto diventa un anello della catena del riciclaggio, aiutando i criminali a trasferire anonimamente fondi illeciti in giro per il mondo. Insomma, attenzione a quel che fai, avverte Bankitalia, perché non ne vale proprio la pena.
Ecco alcune delle cose che potrebbero succederti in caso di intervento delle autorità, se fossi una vittima inconsapevole di Money Muling.
- Il tuo conto corrente potrebbe essere bloccato.
- Potresti passare guai giudiziari e dover pagare una multa o addirittura scontare una pena detentiva.
- Potresti avere delle difficoltà, in futuro, a ottenere una nuova carta di credito, accedere a un mutuo o chiedere un prestito.
- Potresti anche ricevere minacce se ti rifiutassi di continuare a cooperare con i criminali.
Come capire se sei vittima di Money Muling?
Tanto per cominciare, se l’offerta ti sembra troppo bella per essere vera – una promessa di grosse somme di denaro ottenibili senza sforzo – probabilmente c’è qualcosa sotto. Più nello specifico, diciamo che se qualcuno ti chiede di trasferire del denaro utilizzando il tuo conto corrente in cambio di contanti, è probabile che ci stia chiedendo di essere un Money Mule.
Tipicamente, spiega Bankitalia, chi cerca di assoldare un “mulo” tenta di approcciarlo con una (o più) di queste modalità.
- Contatto diretto, di persona o tramite e-mail.
- Applicazioni di messaggistica istantanea (Whatsapp, Telegram, eccetera).
- Social media (Facebook, Instagram).
- Annunci pop-up online.
Spesso in questi messaggi c’è poi un rimando a siti web “copiati” da altre aziende, magari con una url simile a quella originale. Esistono inoltre alcuni “segnali di pericolo”, che dovrebbero far suonare un campanello d’allarme nella mente del potenziale Money Mule.
Nello specifico, attenzione a:
- contatti non richiesti che promettono soldi facili;
- pubblicità di offerte di lavoro di aziende estere che ricercano “agenti locali/nazionali” che agiscano per conto loro;
- mittenti con indirizzi e-mail che si appoggiano a servizi web gratuiti (Gmail, Yahoo!, Hotmail, e così via) e che non coincidono con il nome dell’azienda;
- frasi con errori grammaticali e con una struttura debole;
- richieste in cui tutte le interazioni e transazioni riguardanti il lavoro saranno svolte online;
- richieste lavorative che includono sempre l’utilizzo del tuo conto corrente per spostare del denaro;
- nessun requisito di istruzione o esperienze professionali.
Qualche regola da seguire per proteggerti
Per evitare spiacevoli sorprese, comunque, meglio seguire alcune semplici regole: non fornire mai i tuoi dati bancari ad altri, a meno che siano persone fidate, e non rivelare mai le credenziali di accesso ai tuoi servizi di online banking, né i dettagli delle tue carte di pagamento (es. PIN, codice CVV).
Questo tipo di truffa, tra l’altro, tende a concentrarsi su target precisi di potenziali “muli”: giovani piuttosto abili con la tecnologia, ma possibilmente in difficoltà economiche e alla ricerca di un guadagno rapido.
Stando alla Banca d’Italia, infatti, i soggetti più presi di mira sono:
- persone sotto i 35 anni, minorenni inclusi;
- persone che si sono trasferite da poco in un Paese;
- disoccupati, studenti e persone in difficoltà economiche.
Cosa puoi fare se ti accorgi di essere vittima di Money Muling?
“Interrompi immediatamente i trasferimenti di denaro. Avverti la tua banca o il tuo fornitore di carte di pagamento e la Polizia di Stato”, suggerisce Bankitalia. Inoltre, se il contatto è avvenuto tramite social media, sarebbe il caso di segnalare l’accaduto anche al fornitore del servizio. E soprattutto: #DontbeaMule.