- 18/04/2024
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Vi siete mai chiesti che cos’è un indice azionario? O a cosa serve? Oppure, ancora, come si costruisce? Noi oggi vogliamo proporvi una breve guida al tema adoperando come fonte Borsa Italiana, la società che gestisce i mercati azionari nel nostro Paese1. Obiettivo: fornirvi un’ulteriore chiave di decodifica delle cronache finanziarie.
Pronti? Iniziamo.
Cosa sono gli indici azionari?
Un indice azionario – o stock index che dir si voglia – rende sinteticamente il valore di un insieme di azioni, detto anche “paniere”, con tutte le sue variazioni nel tempo. Questo valore è dato dalla media ponderata dei prezzi dei titoli inclusi nel paniere.
Cos’è la media ponderata e come si calcola? Cominciamo col dire che la media ponderata di un insieme di valori – detta anche “media aritmetica ponderata” o “media pesata” – è una media che tiene conto dell’importanza (del peso, appunto) di ciascun valore. Mentre la semplice media aritmetica – spiegata in termini grezzissimi, eh – è data dalla somma dei numeri associati a ciascun elemento divisa per la quantità degli elementi (tipo quando in pizzeria pagate “alla romana”), la media aritmetica ponderata segue una logica un po’ diversa.
Il valore della media ponderata è dato infatti dalla somma di ogni numero moltiplicato per il rispettivo peso, fratto la somma dei pesi: la somma del valore di ogni azione, quindi, moltiplicato per il peso di quell’azione, fratto la somma dei pesi di tutte le azioni.
Nella costruzione di un indice azionario, come si scelgono questi pesi? Dipende. Senza addentrarci in dettagli troppo tecnici, possiamo dire che:
- se l’indice è equally weighted, vuol dire che per tutti i titoli che fanno parte dell’indice sono stati adoperati gli stessi fattori di ponderazione;
- se invece l’indice è price weighted, allora il peso associato a ciascun titolo cambia in funzione del suo prezzo: se il prezzo sale più degli altri, automaticamente cresce il suo peso dentro l’indice;
- infine, se l’indice è value weighted, allora significa che il peso di ogni titolo è proporzionale alla sua capitalizzazione di Borsa.
Settore e area geografica possono fare la differenza
Come sottolinea Borsa Italiana, gli indici azionari si possono classificare anche in base:
- al settore industriale al quale appartengono i titoli del paniere, il che porta a una distinzione fra indici settoriali e indici generali;
- all’area geografica alla quale afferiscono questi titoli, con la conseguente distinzione tra indici globali e indici Paese.
Due parole sul metodo di calcolo
Quanto al metodo di calcolo, Borsa Italiana evidenzia un’altra possibile distinzione, cioè tra price indexes (indici di prezzo), i quali danno conto dei prezzi delle azioni del paniere sottostante, e total return indexes (indici di performance), i quali invece “rappresentano il rendimento del portafoglio di azioni sottostanti tenendo conto anche dello stacco e del reinvestimento di eventuali dividendi e di altri cash flow provenienti dal possesso di tali titoli”.
Mercati, segmenti e indici
Quindi le azioni sono quotate sugli indici azionari? No. Le azioni sono quotate sui mercati azionari, che in Italia sono gestiti per l’appunto da Borsa Italiana. I mercati azionari, a loro volta, possono essere divisi in segmenti: per esempio, all’interno del Mercato Telematico Azionario è presente il segmento Star.
Come abbiamo detto, l’indice azionario nasce nel momento in cui si seleziona un tot di azioni omogenee per settore o area geografica e lo si inserisce in un paniere che ci aiuta a cogliere, a colpo d’occhio e attraverso un unico valore, l’andamento nel tempo del valore di tutte le azioni ivi comprese
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Perché a volte si parla di paniere?
In generale, paniere è quell’insieme di attività che possono più o meno azzeccarci tra loro. Per esempio, dicesi “paniere” l’insieme dei beni e servizi costruito e utilizzato dal nostro Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) onde calcolare le variazioni dei prezzi al consumo. In riferimento ai mercati azionari, “paniere” è inteso come l’insieme dei titoli sul quale viene costruito un indice.
Tutti i panieri di Piazza Affari
Cominciamo col dire che nelle cronache finanziarie “Piazza Affari” è sinonimo di Borsa di Milano: o meglio, per dirla in termini più tecnici, è una metonimia, dal momento che un nome (Borsa di Milano) viene sostituito da un altro nome (Piazza Affari) che con il primo ha una relazione di prossimità. Piazza degli Affari è, in effetti, la piazza di Milano nella quale ha sede Borsa Italiana.
E quando i tiggì dicono “Piazza Affari è salita” o “Piazza Affari è scesa”? Tranquilli: non è entrata in azione la tettonica delle placche. Semplicemente, se per “Piazza Affari” si intende la Borsa di Milano, il saliscendi riferito riguarda l’indice più rappresentativo di questa Borsa, ovvero il FTSE MIB.
Il FTSE MIB, acronimo di Financial Times Stock Exchange Milano Indice di Borsa, è l’indice relativo alle 40 azioni più liquide e capitalizzate quotate sui mercati azionari di Borsa Italiana. Ma la Borsa di Milano ospita anche altri indici azionari: per esempio c’è il FTSE Italia All-Share, che aggrega tutti i titoli degli indici FTSE MIB, FTSE Italia Mid Cap (composto dalle prime 60 società per capitalizzazione che non appartengono al FTSE MIB) e FTSE Italia Small Cap (titoli a bassa capitalizzazione).
Da segnalare infine gli indici settoriali Industry e Super Sector, che come suggerisce il nome stesso seguono i principali settori in cui operano le società quotate.