Il Futuro dei pagamenti B2B: il BNPL secondo Opyn e Ipsos

La Human Fintech Opyn e Ipsos presentano i dati della ricerca sul futuro dei pagamenti B2B in Italia | Fintastico.com

opyn pay later

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Per le imprese italiane, quello del 30-60-90 resta il metodo di pagamento preferito. Due intervistati su tre, nell’indagine Opyn – Ipsos, confermano che un piano di dilazioni mensili è la soluzione scelta per regolare gli acquisti. Il dato conferma che, anche per il B2B, un servizio di pagamenti Buy Now Pay Later (BNPL) può fornire un valido contributo alle transazioni.

Come ha rivelato la ricerca sul “Futuro dei pagamenti B2B in Italia” le tendenze del BNPL nel settore B2B italiano, mostrando come, tra le imprese vi sia consapevolezza di questo strumento e dei vantaggi che può portare. Tanto che il 98 percento degli intervistati è convinto che il BNPL sia il futuro dei pagamenti digitali B2B. Posticipare i pagamenti è solo uno dei vantaggi che questo servizio offre agli acquirenti.

I dati della ricerca Opyn - Ipsos

L’indagine proposta dalla Fintech ha il compito di fare luce sugli strumenti finanziari e di pagamento preferiti delle imprese. L’obiettivo è comprendere come possano evolvere i rapporti tra buyer e merchant, acquirente e venditore, quando il rapporto è interamente business to business. Dall’analisi, emerge come il Buy Now Pay Later possa fornire vantaggi ad entrambe le parti.

L’indagine ha coinvolto duecento intervistati nei ruoli di responsabilità, tra cui founder e imprenditori; amministratori delegati e direttori generali; CFO, e-commerce manager e responsabili vendite. Il profilo medio è quello di un professionista di quarantadue anni, con una laurea almeno triennale. Dunque, soggetti competenti a fornire valutazioni approfondite su pagamenti e rapporti commerciali.

L’identikit dell’impresa tipica è quello di una Pmi che opera al centro nord e vende prodotti o servizi sia online che negli store fisici. L’industria è il settore più rappresentato, con il 40 percento delle imprese intervistate, seguito dai servizi al 28 percento e dal commercio al 21.

Gli strumenti finanziari e pagamenti: La situazione attuale

Il report, presentato al NetComm forum lo scorso 9 maggio, elenca un’ampia gamma di strumenti finanziari a disposizione delle imprese. Se il conto corrente online è pressoché ubiquo, i prodotti assicurativi sono utilizzati da quattro aziende su cinque. Le carte di credito aziendali sono usate da tre intervistati su quattro, mentre poco più della metà ricorre a servizi di gestione dei pagamenti su e-commerce e su store fisici.

I finanziamenti preferiti sono quelli a medio-lungo termine, con il 58 percento degli intervistati che afferma di farne ricorso, contro il 28 di fidejussioni e finanziamenti a breve. Quattro imprese su dieci ricorrono a strumenti come lo scoperto di conto e il fido, l’anticipo fatture e il factoring, e il leasing. Il noleggio operativo è l’ultimo strumento nella classifica, con solo il 17 percento delle preferenze.

Questo per gli strumenti. E per le modalità di pagamento? L’opzione 30-60-90 si conferma la preferita per le aziende per il 65 percento degli intervistati. Questa soluzione permette all’acquirente di ottenere un finanziamento a breve al momento dell’acquisto. Il venditore può erogare il credito in autonomia o facendo ricorso ai servizi di una terza parte. Un’impresa su cinque sceglie il pagamento in un'unica soluzione. Oltre i novanta giorni, al crescere delle scadenze cala la frequenza della scelta. Solo sette imprese su cento scelgono finanziamenti superiori ai cinque anni.

Il futuro dei pagamenti

Lo scenario conferma che, nei rapporti tra imprese, i pagamenti sono un’occasione per ottenere una dilazione moderata. Tradizionalmente, questo è un servizio che permette ai buyer, l’azienda acquirente, di migliorare la gestione dei flussi di cassa. Dal lato del merchant, il venditore, questa agevolazione poteva essere fornita solo a fronte di un’adeguata stabilità economica e di maggiori volumi di vendite.

Quanto ne sanno le imprese dell’opzione Buy Now Pay Later per il B2B? L’86 percento ha sentito parlare di BNPL e la maggior parte dichiara di conoscerlo nel dettaglio. Più della metà degli intervistati associa il BNPL all’ambito B2B, con il 41 percento che lo considera anche nella sua versione per consumatori. Questa consapevolezza è frutto della comunicazione attiva di imprese come Opyn, che con la pubblicità online e l’erogazione del servizio si affiancano alle ricerche online degli interessati.

L’aspetto interessante è che, pur conoscendolo, l’80 percento dei rispondenti ancora non fa ricorso al BNPL per la propria azienda. Tre le motivazioni principali. I clienti degli intervistati non conoscono questa forma di pagamento; l’integrazione tecnologica del servizio appare complessa da effettuare. I costi di implementazione e gestione sono citati come possibile ostacolo a un’adozione rapida.

Queste resistenze non si rivelano particolarmente ardue, visto che il 65 percento delle imprese che ancora non fa ricorso ai pagamenti dilazionati ha dichiarato di considerare una possibile adesione a questo servizio e ha preso contatto con i fornitori come Opyn. Il vantaggio del BNPL è ben percepito dalle imprese al momento dell’acquisto, con il 76 percento delle imprese che considerano di farne ricorso come Buyer, contro il 56 percento delle imprese Merchant. Chi acquista vede di buon occhio la possibilità di ottenere un finanziamento a breve periodo: questa esigenza, se colta dal venditore può trasformarsi in una maggiore soddisfazione del cliente e maggiori vendite.

È indicativo che oltre al 90 percento delle imprese che hanno fatto ricorso al BNPL abbia fornito feedback positivi sul profilo dei propri fornitori.

BNPL: vantaggi per buyer e merchant

I risultati della ricerca hanno anche messo in luce i motivi per cui le aziende stanno considerando il BNPL.

Per i buyer, questo servizio semplifica l'acquisto di beni e servizi essenziali senza dover subito affrontare un forte impatto sulle loro finanze. Questa modalità permette una gestione più efficace del capitale circolante, consentendo agli acquirenti di allineare i pagamenti alle proprie entrate. Tale flessibilità è cruciale per le PMI e le startup che possono avere accesso immediato a risorse necessarie per la crescita senza dover attendere la generazione di liquidità. Inoltre, il BNPL può migliorare le relazioni commerciali, dato che i buyer percepiscono i fornitori che offrono questo servizio come partner più supportivi e orientati al cliente.

Dal lato dei Merchant, questo servizio permette ai venditori di ottenere diversi vantaggi:

  • Migliorare i flussi di cassa
  • Fornire piani rateali personalizzati
  • Accettare pagamenti completamente digit
  • Ridurre costi amministrativi e semplificare la gestione dei processi
  • Ridurre il rischio di insoluti e ottimizzare il recupero crediti

Un venditore che fornisce questo servizio ai propri clienti può beneficiare di incassi più regolari, a tutto vantaggio dei propri flussi di cassa e della gestione degli insoluti. Clienti che riescono a impostare un piano di pagamenti secondo scadenze sostenibili sono clienti meno soggetti a generare insoluti e procedure di recupero credito. Offrendo termini di pagamento flessibili, i venditori possono incrementare il volume delle vendite e il valore medio degli ordini. Inoltre, utilizzare il BNPL può aiutare i venditori a distinguersi in un mercato competitivo, aumentando la lealtà del cliente e migliorando la retention.

Per i merchant, introdurre il BNPL significa poter attrarre un numero maggiore di clienti, inclusi quelli che potrebbero non essere in grado di effettuare grandi pagamenti in anticipo. Offrendo termini di pagamento flessibili, i venditori possono incrementare il volume delle vendite e il valore medio degli ordini. I dati mostrano che il BNPL può portare a un incremento significativo del tasso di conversione, poiché riduce le barriere all'acquisto per i clienti esitanti o con limitazioni di budget temporanee.

Opyn: Cronologia e Servizi Offerti

Fondata nel 2012 a Milano, Opyn ha iniziato come BorsadelCredito, una piattaforma di brokeraggio creditizio rivolto alle Pmi. Con il rebranding del 2021, la scaleup Fintech ha ampliato la sua offerta per rispondere alle crescenti esigenze di digitalizzazione dei pagamenti e di finanziamento delle imprese. Due i servizi erogati alle imprese: Opyn Pay Later, il servizio BNPL rivolto agli acquisti B2B, e Opyn Universe, il servizio di LaaS, Lending as a Service.

Dal 2024, Opyn ha avviato un percorso di internazionalizzazione. Il sito, tradotto in cinque lingue è stato il primo concreto passo per estendere il servizio BNPL in tutta Europa, Regno Unito e Svizzera comprese, a tutto vantaggio del commercio e dei pagamenti internazionali.

Opyn Pay Later: il BNPL rivolto alle imprese

Con il servizio Opyn Pay Later, la Fintech milanese offre un servizio di pagamento dilazionato per le transazioni business-to-business. Il servizio è corredato da un supporto per la configurazione del servizio e l’integrazione di questa tecnologia nei processi aziendali. Questo permette di personalizzare l’offerta dei piani di pagamento, fino a 50 rate con date flessibili e senza limiti di spesa, per un’esperienza interamente digitale dall’inizio alla fine del processo d’acquisto. I pagamenti possono essere configurati per accettare carte di credito o con Addebito Diretto Sepa (SDD) per canali di vendita fisici come anche e-commerce e a distanza.

Il valore aggiunto di Opyn sta nella sua capacità di valutare in modo automatico l’analisi creditizia dei clienti, con un esperienza di oltre 50 mila aziende valutate. Questo permette al merchant che integra il servizio Opyn Pay Later di conoscere l’affidabilità del cliente a cui concedere la dilazione.

Concludono il processo i servi di supporto tecnico ai buyer e di gestione dei ritardi di pagamenti con le procedure di soft collection, la prima fase del processo di recupero crediti, in cui si inizia a contattare il debitore.

Opyn Universe

Opyn Universe è l’altro servizio offerto dalla scaleup milanese. La piattaforma proprietaria è progettata per fornire servizi di Lending as a Service a banche, asset manager e aziende per erogare finanziamenti digitalizzati. La logica As a Service abilita i clienti ad erogare servizi finanziaria senza la necessità di possedere licenze di istituto di pagamento o fund manager.

Lo stesso servizio può essere impiegato per supportare i servizi di Banking as a Service, per identificare nuove opportunità di investimento ad alto rendimento, o di Embedded Finance, per permettere alle imprese di sviluppare nuove linee di business e offrire finanziamenti a fornitori e clienti.

Anche in questo caso, l’analisi del merito creditizio automatizzata e supervisionata, permette di comprendere lo stato di salute delle imprese clienti. l’analisi dei conti correnti, in accordo con la normativa PSD2, permette di valutare nel dettaglio lo stato di salute delle imprese, superando la semplice valutazione dei bilanci pregressi. Soluzioni di intelligenza artificiale e machine learning permettono di catalogare i movimenti, calcolare i flussi di cassa ed effettuare previsioni sulle probabilità di default. La piattaforma permette di gestire la rendicontazione contabile e normativa.

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Fabrizio Pagni

Mi occupo di divulgazione economica. Scrivo di eLearning, finanza e Startup. Curo il blog aziendale di una TLC innovativa. Progetto podcast e giochi da tavola. Le interviste sono la mia specialità: quando sono fatte bene viene fuori la passione che anima le persone. Adoro trattare temi complessi: è quando riesci a spiegarli che sai di averli capiti.