Tredicesima: quando arriva e quanto sarà tassata quest’anno

Tredicesima

Se il tuo cuore non conosce questa gioia, allora taci perché gli Dei ti hanno condannato alla partita IVA”. Ho voluto iniziare con una citazione di un noto film del cinema italiano campione d’incassi, perché non potrebbe descrivere meglio che cosa rappresenta la tredicesima per i lavoratori.

Per chi non lo sapesse, la tredicesima è una mensilità retributiva aggiuntiva che viene erogata a lavoratori dipendenti pubblici, privati e ai pensionati, in corrispondenza del periodo natalizio. Per questa ragione, è da considerarsi fondamentale per l’incidenza che ha sui consumi nel mese di Dicembre, favorendo l’acquisto di regali e del cibo in vista delle “grandi abbuffate”.

Scopriamo insieme quando è previsto l’arrivo della tredicesima quest’anno e a quale tassazione è soggetta.

Quando si prende la tredicesima e chi ne ha diritto

In un periodo storico di grandi incertezze e con il prezzo di beni e servizi che cresce mese dopo mese, la tredicesima arriva al momento giusto.

L’erogazione della tredicesima per i lavoratori dipendenti non ha una data precisa. La cosiddetta gratifica natalizia deve rispettare le norme vigenti sui contratti di categoria nazionali. Pur non potendo definire una data precisa, si stima che i lavoratori dipendenti riceveranno la tredicesima tra il 15 e il 20 Dicembre e, in ogni caso, non oltre la fine del mese. Tuttavia, esistono casi in cui la tredicesima non viene pagata in un’unica soluzione, ma a rate, spalmata in più mensilità.

Ricordiamo che, secondo quanto previsto dalla legge, il datore di lavoro ha l’obbligo di versare la tredicesima entro 40 giorni. In caso di tredicesima non pagata, il lavoratore può inviare un sollecito formale di pagamento tramite PEC. Se il sollecito non viene preso in considerazione, i passi successivi sono la conciliazione e, per ultimo, il decreto ingiuntivo in Tribunale.

Per quanto concerne i pensionati, l’INPS provvede al pagamento della tredicesima sulle pensioni durante l’erogazione del mese di Dicembre. Pertanto, nel giorno previsto per il ritiro o dell’accredito del cedolino, i pensionati riceveranno l’importo dovuto con l’aggiunta della tredicesima mensilità.

La tredicesima non spetta ai lavoratori precari, tra cui tirocinanti, stagisti e contratti a progetto.

Che cos’è la quattordicesima e a chi spetta

Mentre la tredicesima viene riconosciuta per legge a pensionati e a tutti i lavoratori dipendenti che ne hanno diritto, la quattordicesima non è obbligatoria.

La quattordicesima è prevista solo in determinati tipi di contratto come bonus o accorpata al premio produzione. Tipicamente, la quattordicesima viene accreditata nel mese di Maggio o Giugno.

L’accredito della quattordicesima può riguardare anche i pensionati, purché il loro reddito non superi il doppio della pensione minima.

Come si calcola la tredicesima?

La tredicesima mensilità, purtroppo, non corrisponde ad un mese pieno dello stipendio. Come vedremo, questo dipende anche dalla tassazione diversa a cui le tredicesime sono soggette.

Il calcolo della tredicesima 2022 per i dipendenti avviene in relazione ai mesi di lavoro effettuati all’interno di un anno solare. Per ogni mese di lavoro viene accantonata una quota. Affinché questa quota venga contabilizzata, è indispensabile che il dipendente abbia maturato almeno 15 giorni lavorativi. Nel calcolo della tredicesima sono incluse anche ferie, riposi, assenze per malattia, infortuni sul lavoro e congedi per maternità o matrimonio.

Supponiamo che un lavoratore abbia lavorato 9 mesi e che percepisca una retribuzione mensile lorda pari a 2000€. Per calcolare la tredicesima, bisogna moltiplicare i mesi di lavoro per la retribuzione mensile e poi dividere il tutto per 12, ovvero i mesi di un anno. Nel caso del nostro esempio, la tredicesima è pari a 1500€ lorde.

L’impatto delle tasse sulla tredicesima

L’importo netto della tredicesima dipende dai seguenti fattori:

  • Aliquota Irpef
    • 23% per redditi fino a 15.000€
    • 27% per redditi da 15.001 fino a 28.000€
    • 38% per redditi da 28.001 fino a 55.000€
    • 41% per redditi da 55.001 fino a 75.000€
    • 43% per redditi oltre i 75.000€
  • Quota di contributi previdenziali (9,19%)
  • Mancata applicazione di contributi sociali come bonus IRPEF per figli a carico, assegni familiari, ecc.

È bene ricordare che tutte le voci appena riportate troveranno riscontro all’interno della tua busta paga. L’obiettivo era quello di spiegare perché la tredicesima è inferiore allo stipendio.

Come incassare la tredicesima sul conto corrente

La tredicesima viene accreditata utilizzando lo stesso metodo con il quale ti viene accreditato lo stipendio. È importante sottolineare che, qualora utilizzassi un metodo diverso dal bonifico bancario, puoi aprire un conto corrente online a basso costo.

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I piani del governo Meloni per una “tredicesima aggiuntiva”: cosa c’è di vero?

Negli ultimi giorni, si sono susseguite voci circa la possibilità di introdurre una “tredicesima aggiuntiva” detassata come parte del Decreto Aiuti Quater.

Attenzione al messaggio distorto che potrebbe passare. Secondo quanto prevede la bozza di questo decreto, viene innalzata la soglia entro cui il datore di lavoro può elargire ai propri dipendenti un bonus esentasse. Questo bonus rappresenta un diritto, ma non costituisce un obbligo, il datore di lavoro avrà la possibilità di poter premiare i propri dipendenti fino ad un massimo di 3.000€ annui in busta paga. Ecco perché chi si aspetta una tredicesima aggiuntiva resterà deluso.

Tuttavia, una possibilità per ricevere più soldi in busta paga c’è ed è rappresentata dal taglio del cuneo fiscale. Anche in questo caso, però, le promesse della campagna elettorale si ritrovano a fare i conti con la realtà: vanno individuate le coperture necessarie affinché si possa passare dalle parole ai fatti.

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Donato Lucarelli

Classe 1983, trader indipendente ed appassionato di finanza, statistica e nuove tecnologie.

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