- 13/08/2020
Yapily, una startup fintech che opera in ambito open banking, ha annunciato un accordo con American Express per supportarla nella fornitura del loro servizio Pay with Bank transfer in tutta Europa. L'accordo consentirà ad American Express di raggiungere nuovi mercati con il suo prodotto open banking, aumentando i vantaggi, il supporto e l'innovazione offerti ai suoi clienti.
Pay with Bank Transfer utilizzerà l'API di Yapily per ottenere una copertura bancaria in mercati europei selezionati nei prossimi mesi.
Un fattore decisivo nella scelta di Amex di collaborare con Yapily risiede nell'API che consente ad American Express di non alterare l'esperienza utente che forniscono ai loro clineti. Con l'API di Yapily che opera in modo invisibile dietro le quinte, American Express mantiene il pieno controllo dell'interfaccia utente e dell'esperienza, il che significa che gli utenti finali vengono guidati attraverso il percorso di pagamento Pay with Bank Transfer, senza interruzioni o reindirizzamenti.
Grazie a Yapily, Pay with Bank Transfer sfrutterà a pieno l'autenticazione biometrica e le API per effettuare i pagamenti istantanei, ove disponibili, garantendo in questo modo pagamenti più rapidi per i commercianti, una maggiore semplicità e sicurezza dei pagamenti per i consumatori.
Stefano Vaccino, CEO e fondatore di Yapily, dichiara: "American Express è un fornitore leader a livello mondiale di servizi di pagamento e siamo lieti di unire la nostra esperienza nell'open banking con la sua vasta rete e il suo marchio in modo da ampliare la scelta e creare maggiori vantaggi per le aziende“.
“La partnership è il primo vero passo per portare i pagamenti open banking a tutti in Europa e nel Regno Unito. Ora, un numero significativo di merchant sarà finalmente in grado di accedere e beneficiare di un'API open banking".
Ad aprile di quest'anno, Yapily ha raccolto 13 milioni di dollari in un round di finanziamento serie A per promuovere l'adozione dell'open banking in tutta Europa.
L'investimento è stato guidato da Lakestar, uno dei primi investitori in Skype, Spotify, Airbnb, Facebook e Revolut. Al round hanno partecipato anche investitori esistenti, il fondo di venture capital tedesco HV Holtzbrink venture e quello inglese LocalGlobe.