Visa: in Italia pagamenti prevalentemente digitali entro 4 anni

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Entro i prossimi quattro anni in Italia i pagamenti saranno prevalentemente digitali.

A dirlo non sono gli addetti ai lavori, ma il 70% degli italiani intervistati dall’Osservatorio Visa in collaborazione con Ipsos che ha realizzato uno studio su un campione di cittadini tra i 18 e i 64 anni.

I dati sono sorprendenti perché i pagamenti digitali vengono considerati comodi dal 67% delle persone più adulte appartenenti alla cosiddetta generazione dei Baby Boomer.

Soltanto 3 italiani su 10 (il 32%) restano prevalentemente legati all’uso del contante, mentre chi fa uso dei pagamenti digitali li preferisce perché sono veloci e semplici da usare (47% degli intervistati).

Lo studio Visa ha toccato altri aspetti dei pagamenti digitali in Italia, come la sicurezza delle transazioni e dei dati personali e i nuovi trend finanziari.

Pagare ovunque con la moneta elettronica

pagamento con smartphone nfc

Una delle caratteristiche più apprezzate dei pagamenti digitali è la possibilità di poter pagare sempre e ovunque. Con l’introduzione dell’obbligo di POS in tutti gli esercizi commerciali e professionali dallo scorso 30 giugno, questa percezione troverà ulteriore conferma col trascorrere del tempo.

Dallo studio emerge anche il tipo di carta di pagamento preferito dagli italiani, mostrando come le carte di credito e di debito sono le più usate dal 44% degli intervistati, mentre il 15% preferisce le prepagate. I pagamenti digitali via app sono ancora poco diffusi, con un solo pagamento sugli ultimi 10 effettuati.

Transazioni sicure e riservatezza dei dati personali

Dai dati della ricerca affiorano i timori sulla sicurezza dei pagamenti digitali e l’uso che viene fatto delle informazioni personali, oltre che la paura di incappare in frodi. I timori sono diffusi trasversalmente, con un picco tra le generazioni più adulte ma che interessa anche il 40% delle generazioni Z e Millennial.

Il country manager Visa Italia, Stefano M. Stoppani, a tal proposito nel comunicato che accompagna lo studio ha spiegato quanto sia importante “far conoscere gli strumenti di tutela presenti e attivabili per mettersi in sicurezza da questi rischi, promuovendo di pari passo l'educazione digitale e quella finanziaria, oltre allo sviluppo delle infrastrutture digitali”.

Serve educazione all’uso dei servizi finanziari digitali e conoscenza dei modi per difendersi dalle frodi.
In Europa, ad esempio, per quanto riguarda i pagamenti contactless il tasso delle frodi resta il più basso rispetto alle altre forme di pagamento con carta: lo 0,01%.

Open banking, BNPL e criptovalute

compra ora paga dopo

L’indagine dell’Osservatorio Visa ha toccato altri aspetti dei pagamenti digitali, scoprendo che il 54% degli italiani intervistati ha sentito parlare del concetto di open banking, ma soltanto il 22% ne ha colto i vantaggi e le potenzialità in termini di servizi fruibili.

Altro trend in crescita in Italia è rappresentato dal “Compra ora e paga dopo” (Buy Now Pay Later, BNPL), pratica di acquisto di beni conosciuta dal 55% e usata dal 13% degli interpellati.

Le nuove generazioni sembrano essere le più interessate alla nuova forma di pagamento rateale BNPL, ma in generale l’uso prescinde dall’età.

Le criptovalute sono il terzo trend in crescita analizzato dallo studio. Si scopre che il 57% degli interpellati conosce le criptovalute e il 10% ne possiede almeno una. In generale il 13% degli intervistati è interessato alle crypto, con una percentuale di interesse che sale al 20% nella generazione Z.

I crypto asset sono visti come un'opportunità innovativa di diversificare gli investimenti (60% dei possessori), mentre il 43% crede che in futuro saranno i mezzi di pagamento tra i più utilizzati.

Il 40% dei possessori di criptovalute sembra essere consapevole del fatto che tale attività finanziaria può perdere il suo valore rapidamente.

Mobilità sostenibile e metodi di pagamento unificati

pagamento digitale Contactless on bus

Altra esigenza mostrata dagli italiani attraverso la ricerca sui pagamenti digitali condotta da Visa e Ipsos, riguarda la mobilità e la disponibilità di metodi di pagamento unificati con cui acquistare biglietti del trasporto pubblico, pagare il car sharing o il bike sharing.

Il 31% degli intervistati, infatti, utilizza almeno una volta al mese servizi di mobilità come il trasporto pubblico, i parcheggi a pagamento e i servizi di mobilità condivisa (auto, bicicletta, monopattino).

Il 23% di questi utilizzatori sarebbe molto interessato all’uso di una app unica per effettuare i pagamenti di tutti i servizi di mobilità cittadina.

Ancora il country manager di Visa Italia, Stoppani, commenta questo dato affermando che tra gli obiettivi del Piano nazionale di recupero e resilienza (PNRR) del governo italiano vi è un riferimento agli investimenti in mobilità come servizio, che comprende lo sviluppo di sistemi di pagamento digitali unificati.

L’uso della mobilità condivisa è anche un chiaro segno di convergenza dei cittadini verso un uso sostenibile dei mezzi di trasporto. Non solo, il 51% vorrebbe disporre di strumenti con cui misurare l’impatto sull’ambiente che generano gli acquisti personali.

Un’esigenza che va oltre la mobilità dunque e che si può interpretare come una richiesta inespressa da parte delle persone, per compiere scelte virtuose nell’agire quotidiano.

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Fabio Carbone

Scrittore web tecnico ma versatile dal 2013, ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Dal 2016 si occupa di temi legati all'Industria 4.0 e al mondo del digitale. Scrive di finanza, criptovalute e blockchain per quotidiani online, siti di settore e aziende.

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