- 06/02/2019
Negli ultimi tempi stiamo assistendo ad una notevole accelerata da parte delle Compagnie assicurative nell'introduzione di nuovi prodotti, servizi e modelli operativi che si basano sull'integrazione di tre elementi: nuovi device tecnologici, analytics ed ecosistemi.
Questo nuovo approccio, come dice Daniele Presutti (Senior Managing Director – Responsabile Insurance in Italia per Accenture), ci porta ad immaginare che “Le assicurazioni diventeranno una delle industry più dinamiche, innovative e technology driven”.
Come cambierà l'industria delle assicurazioni?
Le competenze verticali e digital, unite a rapporti di partnership trasversali, saranno sempre più indispensabili per tutti quei player che vorranno posizionarsi con forza e stabilità sul proprio mercato di riferimento.
In particolare l'”Internet of Things” sconvolgerà e influenzerà molte industrie, dall'automotive all'assistenza sanitaria e all'energia, fino a ridefinire completamente il settore assicurativo.
Durante il “Connected Insurance USA Summit” di Chicago, Emma Sheard (Head of Strategy di Insurance Nexus) ha osservato che le tre principali sfide di business per le aziende che lavorano sulla commercializzazione di nuovi prodotti assicurativi basati sull’IoT saranno:
- Innovare i modelli di business e distribuire un prodotto di valore ai clienti in modo redditizio;
- Monitorare il corretto utilizzo del device e gestire eventuali frodi;
- Acquisire nuovi utenti diffidenti.
Queste invece le tre principali sfide per chi produrrà i dispositivi tecnologici:
- Sicurezza e privacy;
- Compatibilità e integrazione con altri sistemi;
- Analisi e gestione dei big data.
Perché bisogna trovare soluzioni creative e innovative?
Ad oggi, come ci racconta Silvia Pasqualotto nell’articolo “Startup, le compagnie puntano sull'Insurtech (anche in Italia)”, i colossi del calibro di Axa, Allianz, Unipol e Generali stanno investendo molto sulle Startup per innovare e per adottare le nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale, l’extended reality, la blockchain e naturalmente l’IoT.
L’IoT, in particolare, attira maggiormente l’attenzione poiché fornisce al settore assicurativo più dati che mai, consentendo alle aziende di determinare in modo più efficace i premi e di proporre servizi che mantengono le persone e i beni al sicuro.
Le auto connesse e a guida autonoma
L'auto connessa e gli smartphone possono abilitare la prossima generazione di prodotti assicurativi.
Nell'automotive la vera sfida non ancora vinta è mettere sul mercato le auto sempre connesse (per poi passare a quelle a guida autonoma).
Per superare questo ostacolo, TrueMotion - società che fornisce “smartphone telematics” per aiutare le compagnie di assicurazione a identificare i migliori guidatori e quindi calibrare i prezzi in modo più redditizio - ha pensato di usare direttamente il dispositivo IoT più diffuso, ovvero, lo smartphone.
In questo modo si può già “utilizzare” una sorta di auto connessa mentre aspettiamo un'adozione di massa.
Gli smartphone, infatti, già ora possono utilizzare accelerometri, giroscopi, GPS e altri sensori per fornire dati sulle abitudini di guida degli assicurati.
Le case intelligenti
Sistemi e i dispositivi per la Smart Home offrono alle compagnie assicurative l'opportunità di reinventare i loro modelli di business e di passare dalla semplice assicurazione contro i rischi ad aiutare concretamente gli assicurati a proteggere i propri immobili e beni.
Questo mercato è fortemente in crescita in Italia, come spiegato in questo articolo di internet4things, e apre nuovi scenari per le compagnie che potranno offrire dei veri e propri pacchetti.
Questi pacchetti - ovvero l'assicurazione sulla casa + la tecnologia di monitoraggio della casa - riducono la probabilità di danni e abbassano il rischio complessivo per i proprietari di case e i loro assicuratori.
Salute e prevenzione
Si prevede che il mercato della salute connesso varrà 61 miliardi di dollari entro il 2020 e il ruolo dell'IoT nel fornire l'assicurazione sanitaria sarà decisivo.
I dispositivi indossabili connessi già in questo momento vengono utilizzati in modo davvero interessante come ci dimostrano il lavoro di Philips e il John Hancock Vitality Program.
Verily, società di proprietà di Alphabet Inc. (Google), invece sta sviluppando dispositivi medici e piattaforme per consentire una raccolta continua di dati sulla salute per prendere decisioni tempestive e intervenire efficacemente. Inoltre, stanno conducendo studi longitudinali per comprendere meglio i modi per prevedere e prevenire l'insorgenza e la progressione delle malattie.
Questo progetto, ovviamente, ha tra gli obiettivi dichiarati anche quello di analizzare i dati così da ridurre i costi legati ai rischi assicurativi.
I device indossabili e le altre tecnologie sanitarie, dunque, stanno fornendo ai player assicurativi una grande quantità di dati che possono essere utilizzati per valutare garanzie, condizioni e premi in modo più equo e redditizio e aiutare le persone a prevenire lesioni e malattie.
Conclusione
Abbiamo visto come combinare il settore assicurativo con l’Internet delle cose è un'immensa opportunità e una grande sfida per tutti coloro che sviluppano o svilupperanno prodotti e servizi.
La strada sembra ormai segnata e l’IoT sarà sempre più decisiva e leader del cambiamento che inevitabilmente rivoluzionerà il settore assicurativo.
Tu sei pronto a questo cambiamento?
Credi che questa sia la direzione giusta da prendere?
Sei disposto ad affidarti alla tecnologia per prevenire eventuali problemi?