- 30/07/2018
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La notizia è di giovedì ma sta già facendo scatenare il settore Fintech: Stripe, la società di San Francisco che offre a più di 100.000 aziende in oltre 120 Paesi infrastrutture economiche per le transazioni finanziarie via Internet, ha lanciato Stripe Issuing, entrando di fatto nel business delle carte di credito.
“Stripe Issuing – si legge nel comunicato ufficiale - è una piattaforma end-to-end che consente di creare, distribuire e gestire in modo rapido le carte fisiche e virtuali”. Il nuovo prodotto consentirà quindi alla clientela business di Stripe di creare ed emettere le proprie carte di pagamento brandizzate per gli utenti finali. Quindi l’azienda non sta emettendo le carte direttamente ai consumatori, ma sta piuttosto fungendo da gateaway alle altre aziende per lanciare le proprie.
Quali sono i possibili scenari e campi di utilizzo di questo nuovo prodotto? Stripe ne suggerisce alcuni, come ad esempio creare carte di pagamento per i dipendenti con limiti di spesa dinamici, o ancora generare carte virtuali che consentano ai corrieri di pagare con il proprio telefono presso specifici venditori o gestire interamente le carte per una nuova banca digitale. La compagnia non ha voluto diffondere i nomi dei partner con cui ha testato o sta testando il prodotto, e per ora la possibilità di accedere al servizio Stripe Issuing è su invito.
Perché un cliente dovrebbe scegliere Stripe Issuing? Semplicità e velocità sembrano essere le parole chiave. “L'emissione di carte – si legge ancora nel comunicato - ha sempre previsto lunghi tempi di sviluppo, requisiti complessi, contratti a lungo termine e significative commissioni anticipate. Con Stripe Issuing ti aiutiamo a superare tutte le difficoltà, per iniziare a creare carte in modo rapido ed espanderti in modo più efficiente”.
Stripe Issuing è certificato direttamente presso tutti i principali circuiti delle carte di pagamento (Visa e Mastercard) in qualità di ente elaboratore dell'emissione delle carte, cosa che garantisce affidabilità e rilascio rapido delle funzioni. Include il supporto per Apple Pay e Google Pay, consente la gestione programmatica delle contestazioni e fornendo un processo di autorizzazione in tempo reale. Il nuovo servizio è stato sviluppato sulla piattaforma principale di Stripe, che elabora miliardi di dollari di pagamenti ogni anno, integrandosi in modo snello con l'intera suite di prodotti Stripe e semplificando la gestione dei flussi di lavoro per le verifiche, i saldi e il finanziamento degli account.
Stripe otterrà entrate attraverso le commissioni di interscambio, condividendole in parte con le aziende quando usano le carte – ad esempio con modalità di cash back – ma sarà soprattutto uno strumento eccellente per aiutare ad acquisire e fidelizzare i clienti alla ricerca di un modo per gestire sia l'accettazione che l'esecuzione dei pagamenti.
“Stripe Issuing – ha dichiarato Lachy Groom, responsabile della nuova divisione Stripe - riempie un buco altrettanto profondo e ampio nell'infrastruttura economica di Internet, come hanno fatto i prodotti di pagamento di Stripe. Stripe Issuing offre alle aziende un set complementare di strumenti per la gestione, il controllo, la spesa e lo spostamento di denaro. Mentre lavoriamo per aumentare il PIL di Internet, non vogliamo solo portare il commercio offline online, vogliamo offrire nuovi strumenti a nuovi tipi di business che non potrebbero esistere senza Internet, compresi nuovi modi per archiviare e utilizzare denaro nel mondo fisico”.
Come riportato da Bloomberg, l’analista di 451 Research Jordan McKee è stato inizialmente sorpreso dalla decisione di Stripe di iniziare a emettere carte, ma ha poi intravisto l’appeal che questo nuovo prodotto potrebbe avere per i clienti che altrimenti dovrebbero collaborare con più entità da soli. "È molto difficile emettere carte in questo momento - ha infatti commentato - la complessità di questo processo ha limitato il livello di innovazione visto finora sul lato dell'emissione. Quindi penso che con Stripe che entra nel mercato con una value proposition all’insegna della semplicità, nel tempo potremmo vedere alcune nuove possibilità di utilizzo a cui non avevamo pensato prima di oggi”.
Stripe è stata fondata a San Francisco nel 2010 e offre un'infrastruttura all'avanguardia per le transazioni finanziarie via Internet. Organizzazioni di qualsiasi dimensione, dalle piccole startup alle grandi aziende, usano il software di Stripe per accettare pagamenti e gestire la loro attività online. I suoi fondatori sono due fratelli, Patrick e John Collison, irlandesi e millenials con una grande passione per la tecnologia e le startup. L'ultimo round di finanziamento datato novembre 2016 ha portato nelle casse di Stripe 150 milioni di dollari da parte di CapitalG (precedentemente Google Capital) un fondo di venture capital che si occupa all'interno del colosso di Mountain View di investimenti in startup ad alto contenuto tecnologico, portando così la raccolta totale di Stripe dalla sua nascita a 440 milioni di dollari, per avere un termine di paragone TransferWise, una delle fintech più conosciute a livello mondiale ha ottenuto poco meno di 400 milioni di dollari durante diversi round di finanziamento.