- 21/04/2017
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Soisy è una piattaforma di peer to peer lending o, come ama definirla il suo fondatore, una banca senza la banca. Abbiamo intervistato Pietro Cesati, fondatore e Amministratore delegato della startup per capire meglio come funziona il servizio e quali sono i vantaggi per i suo utenti.
Ciao Pietro, parlaci un po' di te, chi sei?
Sono il fondatore e l’ideatore di Soisy, startup fintech che si occupa di social lending. Prima di fondare Soisy ho lavorato in aziende di grandi dimensioni e in diversi paesi europei: prima in Reuters, poi in consulenza tra Londra e Spagna e poi di nuovo in Italia; sono stato in Unicredit dove mi sono occupato di mutui e infine in BNL, dove sono diventato il capo della divisione di Risk Management, guidando un gruppo di 80 persone.
Ma più facevo carriera, più mi sentivo vittima e carnefice allo stesso tempo. Può sembrare un controsenso ma chi lavora o ha lavorato in banca sono certo che mi capirà: la banca tradizionale è incapace di ascoltare il cliente e servirlo al meglio.
E oltretutto da dipendente vivi l’incapacità della banca di rendere felici i dipendenti: la difficoltà
dei risultati e l’organizzazione verticistica creano un clima di tutti contro tutti, dove il valore creato
per il cliente passa in secondo piano rispetto alle dinamiche dell’organizzazione.
Difficile trovare una direzione, un valore reale, così ho deciso di uscirne. Un po’ come quando uno vuole uscire dal tunnel di una dipendenza, ecco, io volevo uscire dal tunnel della banca.
Ma non si può prescindere dai servizi finanziari, che sono una componente fondamentale della nostra società: e quindi ho deciso di fondare la mia startup per reinventare i servizi finanziari a partire dai prestiti tra persone.
Come ti è venuta in mente l'idea di Soisy, Pietro?
Quando è nato il prestito tra privati in Inghilterra io lavoravo là come consulente e quindi ho seguito da vicino il fenomeno. Nel tempo in UK, ma anche in America, il social lending ha conquistato fette consistenti del mercato e quindi ho pensato che ci fosse una grande opportunità di crescita anche qui da noi.
Però era anche evidente che questa opportunità al momento in Italia fosse solo potenziale e quindi mi sono messo a studiare per innovare ulteriormente il modello con le caratteristiche di Soisy oggi: innanzitutto il fatto che sia so easy, come dice il nome, quindi grande attenzione alla semplicità. Per esempio siamo stati i primi a introdurre la firma digitale per i clienti. Poi l’attenzione alla gestione dei rischi, con la creazione della Garanzia di Rendimento e con l’idea del “Risk Management first”. Infine, la capacità di adattarsi in ogni momento alle caratteristiche dei clienti, come è successo di recente per esempio con il rilascio del prestito tramite API.
Cosa è Soisy?
Soisy oggi è una piattaforma di peer to peer lending dove chi ha denaro può investirlo a tassi remunerativi prestandolo ad altre persone: in questo modo chi investe guadagna dal 5% al 7%, oppure “si accontenta” del 4% annuo lordo ma con Garanzia di rendimento Soisy che ripaga in caso di prestiti insolventi.
E chi investe prestando denaro con Soisy permette ad altre persone di realizzare progetti di vita: dal prestito per matrimonio, all’acquisto di uno strumento musicale al finanziamento di un master post laurea.
Le persone che chiedono un prestito ai nostri investitori sono invece persone molto smart, attente alla convenienza economica, che vogliono fare tutto online senza andare in banca a perdere tempo in file e lungaggini, che non ne possono più delle clausole e della poca trasparenza delle banche.
Con noi ottenere un prestito è semplice, veloce e senza obbligo alcuno di sottoscrivere polizze o assicurazioni, con costi di commissione chiari e senza bisogno di asterischi e note a piè di pagina in font illeggibili.
Questo è quello che Soisy è oggi, ma non bisogna mai porre limiti alle ambizioni e nelle mie ambizioni Soisy è appunto la banca senza la banca, una fintech che renderà i servizi finanziari semplici e accessibili per tutti. Abbiamo iniziato dai prestiti e dagli investimenti, ma stiamo lavorando anche sul mondo dei pagamenti.
Come reputi il mercato del social lending in Italia? Abbiamo visto altre imprese che operano in questo contesto in Italia, così pensi che distingua Soisy dai vostri concorrenti?
Il mercato del social lending in italia è piccolo! Come dicevo prima, è una briciola di tutta la torta del mercato del credito al consumo.
E se da una parte noi operatori del mondo del credito non siamo stati capaci di rispondere ai bisogni dei clienti, d’altra parte c’è tanto interesse da parte delle persone e gli eccezionali tassi di crescita del mercato ci fanno ben sperare (p2plendingItalia a fine 2016 stimava una crescita del +500% del mercato del p2plending nostrano sul previous year).
Per quanto riguarda i nostri vantaggi competitivi citerei sicuramente la Garanzia di rendimento Soisy. Il 90% dei nostri investitori la sceglie, rinunciando a una parte
di rendimento (normalmente i rendimenti in Soisy vanno dal 5 al 7% e con garanzia sono invece
il 4% lordo annuo) per assicurarsi contro casi di insolvenza.
In Soisy poi accompagniamo il cliente nella richiesta di prestiti o negli investimenti attraverso processi davvero semplici e user friendly : per avere un preventivo di prestito bastano pochi click e in 5 minuti hai una risposta!
Non sono numeri a caso: si tratta di dati calcolati dalla nostra data scientist proprio la scorsa settimana. È un lavoro costante di fine tuning sulla ux e sul processo generale, ma crediamo davvero che il tempo sia il più grande valore del nostro tempo -scusa il gioco di parole - e vogliamo che i nostri clienti impieghino il loro per dedicarsi ai progetti per i quali chiedono un finanziamento, oppure per godersi il ritorno dei loro investimenti, non in lungaggini inutili e noiose come quelle degli istituti di credito tradizionali.
Inoltre, con Soisy da subito decidi la rata che vuoi pagare e non cambierà mai, dall’inizio alla fine della tua storia con Soisy, per tutta la durata del prestito: anche questo è un vantaggio competitivo non da poco.
Siamo chiari e trasparenti con i clienti sulle nostre commissioni , odiamo gli asterischi e le note in piccolo e siamo stati i primi in Italia a non applicare né i costi di incasso rata né quelli di estinzione anticipata del prestito. Questo è un primato di cui vado fiero, perché si tratta di spese poco evidenti, che non entrano nel calcolo del TAEG e che il cliente scopre tipicamente solo dopo aver preso il prestito.
Ecco, con noi nessuna spiacevole sorpresa dopo aver firmato il contratto perché tutto quel che deve pagare il cliente è compreso nella rata e nel TAEG che gli comunichiamo dall’inizio.
Un altro vantaggio competitivo di Soisy di cui vado particolarmente orgoglioso è il team che ho costruito. Se c’è una cosa che ho imparato in un anno di Soisy è questo: non puoi cambiare un’organizzazione finanziaria se prima non cambi tu, e non potevamo pensare di offrire ai clienti un servizio innovativo senza prima reinventarci e innovare il nostro modo di lavorare.
Infine ci sono le API.
Esatto: vi abbiamo contattato anche perché avete lanciato un nuovo servizio con API, spiegaci di cosa si tratta.
Praticamente abbiamo reso disponibili i nostri prestiti tra privati tramite API RESTful per gli e-commerce che hanno interesse a diventare nostri partner.
Chi diverrà partner potrà integrare con facilità il processo di richiesta di un prestito sul proprio sito web e permettere così all'utente finale di comprare un bene o servizio a rate finanziato da altre persone: dalla franchigia dell'assicurazione, alle attrezzature per cucine professionali a piccoli lavoretti per casa prenotabili online (solo per citarti alcuni e-commerce con cui stiamo già lavorando).
L’acquisto è sempre 100% online, senza bisogno di stampare o scansionare nulla.
Grazie alle nostre API, quindi, per chiedere un prestito non solo non serve andare in banca, ma non sarà nemmeno necessario andare sulle piattaforme di social lending: si rimarrà sul sito dell’e-commerce che sarà appunto integrato col nostro servizio di prestiti tra privati.
Il mondo delle partnership ci ha impegnato e ci sta impegnando molto: oltre alle piattaforme di e-commerce anche negozi fisici o liberi professionisti possono diventare nostri partner e far pagare a rate il costo dei loro servizi, dalla bicicletta al conto dal dentista, dal corso di wedding planning ai prodotti per l’infanzia (solo per citare alcuni delle attività convenzionate).
Quindi nessun limite se non il ticket medio: se avete beni o servizi che costano dai 250€ ai 15.000€, perché non farli pagare a rate con Soisy?
Come vedi il rapporto tra banche e imprese fintech in Italia?
Di totale collaborazione, almeno da parte nostra.
Poi la verità è che le banche in questo momento si dividono in 2 grandi gruppi:
- quelle che hanno deciso di ignorare il settore fintech, pensando che si tratti di una moda passeggera.
- e poi ci sono, per fortuna, le banche che pur essendo consapevoli dei loro punti di forza, riconoscono i loro limiti. Con queste banche si potranno realizzare interessanti sinergie di cui beneficerà anche il cliente finale.
Progetti per il futuro?
Proprio in questo periodo stiamo ragionando sulla mission di Soisy e sulle tipologie di clienti sulle quali concentrare i nostri sforzi per migliorare la qualità del servizio: abbiamo chiamato la serie di incontri sul tema “Mission iSpossible!”.
Continueremo a concentrarci sulle partnership con negozi fisici, con e-commerce e liberi professionisti e in generale con quanti vorranno adottare Soisy per permettere il pagamento rateale. Ci piacerebbe anche avviare delle collaborazioni con partner istituzionali e con le banche.
Inoltre stiamo lavorando con assicurazioni e piattaforme digitali per il prestito one click, un po’ come l’acquisto one click su Amazon, ma di questo ne parliamo alla prossima intervista magari!