- 19/02/2021
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Valeria Santoro è una vera appassionata di tecnologia e prima di diventare Country Manager per l'Italia di Stocard ha lavorato per realtà internazionali come, Mercedes, Google e Nokia.
Nata a Roma, ha vissuto un breve periodo negli Stati Uniti, 2 anni a Dublino e 8 a Milano. Valeria ha conseguito una laurea in Economia Internazionale e due master, uno in Marketing Management presso la Facoltà di Economia dell'Università Sapienza di Roma, e l'altro in Sales Data Analysis presso l'Università Bocconi di Milano. Si considera parte della "generazione in transizione" che deve sempre spiegare le scelte di carriera e i lavori "strani" ai genitori che hanno vissuto il boom economico.
Dal 2016 ad oggi, Stocard ha raggiunto gli oltre 9,1 milioni di utenti attivi in Italia e 60 milioni nel mondo. Una crescita e un successo che non sembrano volersi fermare nemmeno nel 2021. In questa intervista cerchiamo di scoprire insieme a Valeria presente e futuro di Stocard.
Ciao Valeria, parlaci dei tuoi inizi come Country Manager in Stocard e dei risultati raggiunti fino ad oggi.
Un giorno mi contattò un head hunter di una società internazionale proponendomi la posizione di Country Manager di Stocard. La prima cosa che feci fu analizzare i dati di utenti attivi in Italia. Ne rimasi subito impressionata: un’azienda che senza presenza in Italia aveva già all’epoca quasi 2 milioni di utenti. Poi cominciai ad analizzare i trend di digitalizzazione delle abitudini dei consumatori e intravidi una grande opportunità. Una scommessa che mi entusiasmava. E così incontrai i founders. Parlammo per ore intendendoci alla perfezione e di lì a poco iniziò il viaggio.
Quello della startup è un viaggio, un'avventura, tutta da scoprire. Il rischio di sbagliare è tanto, ma è questo il gusto della sfida. Strategia, studio, dialogo, selezione, comunicazione. Insomma tutti gli aspetti dell’azienda per far nascere e crescere Stocard Italia. Abbiamo fatto tanto e tutto quello che abbiamo imparato lo abbiamo imparato sul campo, e questo ci ha fornito tanta soddisfazione.
Oggi siamo un player importante del mercato, i nostri utenti sono fan di Stocard per l’utilità che diamo, i nostri partner retail ci considerano un asset fondamentale nella transizione al digitale. Siamo cresciuti enormemente e oggi abbiamo all’attivo anche la funzione di payment, che sigilla definitivamente la nostra entrata nel Fintech.
Che cos'è e come funziona Stocard?
Stocardè l’applicazione che consente di virtualizzare tutte le carte fedeltà nel proprio smartphone. Attraverso una semplice funzione di scansione, gli utenti possono memorizzare ogni carta fedeltà ed aggiungerla all’app in formato digitale. Si tratta della più grande app wallet esistente e combina tecnologia avanzata con il massimo della fruibilità: è stata premiata da Google come ‘Android Excellence’ nel mondo. Inoltre, a novembre 2020 Stocard ha lanciato il servizio di pagamenti Stocard Pay, che consente agli utenti di effettuare pagamenti attraverso l’app in modo comodo semplice e sicuro.
Dalla tua risposta precedente ci sembra di capire che definirvi solo come portafoglio digitale è limitante. Che cosa vi differenzia dalle app di pagamento mobile già disponibili sul mercato?
Direi che quello che ci differenzia è una audience importante, la più grande tra tutti i wallet presenti sul mercato, questo ancora prima del lancio del payment che è una funzione alla portata solo degli utenti "skillati", infatti il mondo delle carte fedeltà rimane ad oggi main stream. Con Stocard Pay abbiamo voluto trovare una soluzione che rendesse totalmente virtuale il portafoglio degli italiani, in una logica di semplificazione della loro esperienza di acquisto - dalla carta fedeltà al pagamento, tutto in una sola applicazione.
Con l’integrazione tra portafoglio e smartphone, il digital wallet sta diventando sempre più centrale nelle nostre vite per tutto ciò che riguarda gli acquisti e i servizi al consumo. Con Stocard Pay, gli utenti possono ricevere comodamente una Mastercard virtuale direttamente nell'app con cui procedere ad acquisti e pagamenti semplici, veloci e sicuri.
Ci fai l'esempio di un caso d'uso di Stocard? Perché una persona dovrebbe pagare con Stocard?
Per cominciare la registrazione al servizio di pagamento è semplicissima e gratuita, richiede solo un minuto ed è interamente digitale, senza bisogno di trasmettere documenti cartacei. Gli utenti possono trasferire denaro sul proprio account Stocard anche tramite IBAN, oltre che con tutte le carte di credito e debito più diffuse. Stiamo per altro aggiungendo al payment il servizio gratuito di assicurazione sull’acquisto. Oltre ai pagamenti mobile nei punti vendita, Stocard Pay consente di effettuare transazioni online attraverso l’utilizzo della carta Stocard.
Sempre tramite app è possibile effettuare pagamenti in tutto il mondo in qualsiasi valuta, con un notevole risparmio sulle commissioni di cambio. Infine, grazie alla funzione di autoricarica, non sarà necessario ricaricare il conto manualmente: se attivata, l'account di Stocard si ricaricherà automaticamente una volta raggiunta la una certa soglia di credito prescelta.
In che modo aiutate il retail ad aumentare gli acquisti in negozio e fidelizzare nuovi clienti?
Stocard for Business offre diverse soluzioni ma direi che le più importanti sono due.
In primis il programma drivetostore, che dà la possibilità alle catene di informare i propri utenti nell’app di attività speciali o promozionali. Un’attività di geomarketing digitale soddisfa l’esigenza di tracciare i risultati d'acquisto, di frequenza e di sostenibilità. Tutto questo in modo sostenibile oltre che meno oneroso: quest’anno abbiamo evitato la stampa di 3,500 tonnellate di carta.
A ciò si aggiunge il programma di registrazione carte, che permette al retail di far registrare la carta direttamente in Stocard senza l'impiego di plastica con grande efficienza e rispetto dell’ambiente.
Stocard è cresciuta molto dai suoi inizi. Come siete riusciti a scalare mantenendo intatta la cultura aziendale?
Quello che ci caratterizza è la nostra coerenza. Noi siamo sempre stati fedeli alla nostra mission, ossia quella di facilitare l’esperienza di acquisto dei consumatori. Abbiamo sempre cercato di fornire un servizio semplice, immediato, che andasse incontro anche a consumatori non confidenti con gli strumenti digitali. La prova di questo successo è stata l’ottima risposta dei consumatori che hanno deciso di scaricare e utilizzare la nostra app.
Prendiamo ad esempio il mercato italiano, da sempre un Paese visto come fanalino di coda dell’Europa sul tema della digitalizzazione, in cui però la nostra app è usata da più di 9,1 milioni di consumatori. Un risultato per noi davvero incoraggiante.
Quali trend dobbiamo aspettarci in ambito mobile wallet e mobile payments nel prossimo futuro?
La pandemia ci ha insegnato quanto le abitudini di consumo possano cambiare e quanto siano importanti gli strumenti digitali nella routine sia dei retailer che dei consumatori. In Italia c’è sempre stata una dicotomia tra online e offline nel retail: oggi le cose sono cambiate. Solo una combinazione tra questi due mondi, infatti, consentirà ai retailer di superare la grave crisi imposta dal Covid-19. Probabilmente in futuro l’esperienza di acquisto online a diventare più simile a quella che si fa in uno spazio fisico.
In quest’ultimo, il retailer dovrà cercare di dare al potenziale acquirente un’esperienza che sfrutti tutti e cinque i sensi mentre l’e-commerce dovrà tendere a questo: tutte le esperienze digitali dovranno diventare umane il più possibile. Stocard continuerà a lavorare per essere una vetrina privilegiata in cui ogni utente, oltre a trovare promozioni e premi, potrà personalizzare la propria customer experience.
In ottica di collaborazione e partnership, quali sono le realtà con le quali già collaborate e che tipo di caratteristiche devono avere i vostri "partner ideali"?
Collaboriamo con tutto il mondo Retail, ma dialoghiamo anche con l’industria e con il mondo accademico. I nostri partner sono aziende retail nazionali ed internazionali come MediaWorld, Esselunga, Bennet, Coop, Marionnaud, Prénatal, Toys, Carrefour, Kiabi, Crai, LaFeltrinelli e Aldi, solo per citarne alcune. Al mondo della grande distribuzione si affianca quello dell’industria, che naturalmente è un player fondamentale per la transizione del retail al digitale: da Henkel a Lego passando per Pepsico, stiamo capendo assieme come evolvere per fornire un nuovo servizio al consumatore.
Collaboriamo anche con il mondo accademico: siamo partner del Politecnico di Milano nell’ambito dell’Osservatorio Mobile e sono personalmente nel consiglio direttivo del master sulla trasformazione digitale. Siamo inoltre partner di Retail Institute Italia, in cui svolgo anche il ruolo di consigliere. Ci siamo messi a disposizione delle Istituzioni durante il Covid e continuiamo a farlo, non da ultimo con il supporto a Spesa Sospesa. Ognuno ha un ruolo se vuole. Noi lo preferiamo attivo.
Grazie Valeria per la tua disponibilità e alla prossima!