- 06/09/2022
Nelle condizioni attuali è impossibile fare a meno dei pagamenti transfrontalieri in criptovaluta, hanno riferito la Banca di Russia e il Ministero delle Finanze.
Il quadro normativo necessario verrà introdotto prossimamente, ma la notizia è che la Banca di Russia e il Ministero delle Finanze del Paese hanno riconsiderato le loro posizioni nei confronti delle criptovalute, riconoscendo la necessità di legalizzare l'uso delle criptovalute nei regolamenti transfrontalieri.
La mossa arriva mentre la Russia si interroga su come regolamentare al meglio i mercati dei Bitcoin e delle criptovalute.
Sommersa dalle sanzioni occidentali, la Russia sta da tempo cercando alternative al dollaro statunitense per garantire un commercio efficiente delle sue materie prime.
Secondo il media TASS, i due enti governativi hanno convenuto che "è impossibile" continuare a non consentire l'uso delle criptovalute come metodo di pagamento legale per il commercio internazionale.
Già dall'inizio delle sanzioni si era associato il paese russo all'utilizzo delle criptovalute:
- A marzo, il presidente della commissione energia del Congresso, Pavel Zavalny, ha dichiarato che il Paese fosse aperto ad accettare pagamenti in bitcoin per le esportazioni di gas naturale e altre risorse naturali.
- Da aprile si era fatta avanti l'idea che Mosca potesse sfruttare le sue vaste riserve naturali per fare mining con l’obiettivo di raccogliere risorse e bypassare così le restrizioni occidentali.
- A maggio è stato riferito che la Russia stava "discutendo attivamente" sull'utilizzo delle criptovalute nel commercio internazionale.
Ora, l'imminente realizzazione di una simile mossa sposta l'ago della bilancia, dato che il presidente Vladimir Putin l'anno scorso aveva scartato la possibilità in un'intervista durante l'evento denominato la "Settimana dell'energia russa".
"Credo che abbia un valore", aveva detto Putin all'epoca, riferendosi al bitcoin. "Ma non credo che possa essere utilizzato nel commercio del petrolio".
Pare che abbia cambiato idea. Staremo a vedere.