Road to Forum Banca 2018 : solarisBank

solarisBank

Marco Moro, country manager per l'Italia di solarisBank risponde alle nostre domande in questa intervista sulla loro innovativa realtà a cavallo tra open banking, API e la loro blockchain factory lanciata di recente sul mercato.

Qual è l'idea alla base di solarisBank?

I consumatori moderni sono fortemente influenzati dai prodotti e dai servizi dei pionieri digitali nell'e-commerce (es. Amazon), nei media (Spotify / Netflix) e nell'hardware (es. iOS / iPhone), pertanto si aspettano di ricevere servizi su richiesta, sempre e ovunque. Questa aspettativa non e’ attualmente soddisfatta dal sistema bancario.

Noi crediamo che i servizi finanziari debbano diventare contestuali e possano essere richiesti in situazioni e modi diversi, e quindi stiano iniziando ad allontanarsi dalla banca tradizionale.

Sempre più aziende vedono questo scenario come un'opportunità e cercano di offrire servizi bancari innovativi, sia in aggiunta alla loro offerta che come core business. Molte di queste realtà, tuttavia, non possono affrontare i complessi vincoli normativi ed i costi legati all'ottenimento ed al mantenimento di una licenza bancaria.

Noi siamo una piattaforma bancaria accessibile tramite API, alla quale queste controparti possono collegarsi ed integrare prodotti bancari direttamente nelle loro catene del valore, senza bisogno di una propria licenza bancaria. solarisBank fornisce quindi l'infrastruttura tecnica e normativa che consente ai partners di creare prodotti bancari digitali con il proprio marchio. Parliamo di pagamenti, conti, carte e finanziamenti. In questo modo le aziende possono concentrarsi sul loro business e delegare a noi le competenze tecniche e normative.

In quanti paesi solarisBank opera e quanti clienti ha attualmente?

Attualmente abbiamo oltre 70 partners che utilizzano la nostra piattaforma per offrire i propri prodotti finanziari. Finora, abbiamo esportato la nostra licenza bancaria tedesca in 7 paesi dell'UE.

L'anno scorso solarisBank ha scelto SIA per lanciare nuove carte di pagamento contactless in Germania. Ci dica un po' di più, come sta andando?

La partnership con SIA è un esempio perfetto di come funziona il nostro approccio. Facendo ricorso a fornitori terzi qualificati, invece di costruire internamente tutto, ottimizziamo risorse e allo stesso tempo offriamo ai nostri partner i servizi migliori.

Con Insha e Tomorrow, quest'anno, attraverso la nostra piattaforma, sono state lanciate due neobanks innovative che offrono le nostre carte di debito. Oltre a questi due partners, molti altri, come le fintechs Penta o Finavi stanno già utilizzando da tempo e con successo questa nostra soluzione.

Quali sono i vostri progetti di collaborazione con altre aziende per il futuro? Avete in programma di collaborare con altre aziende italiane?

Stiamo dialogando con diverse aziende italiane che hanno fatto proposte interessanti e stiamo valutando attentamente il mercato locale. Forum Banca sarà una grande opportunità per portare avanti questi discorsi.

Quest'estate avete lanciato Blockchain Factory: che cos'è? Come è stato ricevuto questo nuovo servizio sul mercato?

Siamo un’azienda innovativa e come tale cerchiamo di innovare anche noi stessi. Con la nostra Blockchain Factory vogliamo collegare il mondo delle criptovalute con quello del mondo bancario regolamentato

La nostra Blockchain Factory sta lavorando per definire il ruolo della banca in un mondo decentralizzato. Essendo un’ azienda tecnologica con licenza bancaria ci consideriamo il partner ideale per le aziende che lavorano in modo innovativo con blockchain e criptovalute.

Ad esempio, con la nostra soluzione Digital Banking & Cards, siamo gia’ in grado di fornire conti bancari digitali white-label e l'emissione di carte tramite API, anche per le imprese che operano con le criptovalute. Esse possono quindi utilizzare questi servizi per collegare i loro prodotti con conti bancari e carte a marchio proprio, per i propri clienti finali.

Siamo ovviamente stati molto lieti nel vedere che il lancio è stato ben accolto dalla stampa e ha suscitato un grande interesse sul mercato.

Ritiene che la collaborazione tra fintech e banche sia la nuova norma? Se sì, perché?

Crediamo fermamente nel potenziale dell'open banking e quindi incoraggiamo la collaborazione tra fintech e banche. Tuttavia, non crediamo che lo status quo di fintech e banche tradizionali che coesistono, si consoliderà necessariamente come il futuro paradigma del sistema bancario. Sta diventando evidente che molte banche tradizionali non possono diventare fintech. Mentre, con l'aiuto di partner autorizzati, le fintech possono diventare banche. Prevediamo che molte istituzioni finanziarie passeranno in secondo piano per diventare fornitori di infrastrutture autorizzate e che i servizi customer centric - offerti da una varietà di nuovi arrivati sul mercato - che integrano i prodotti bancari nella loro offerta, avranno un forte impatto.

Questa idea si concretizza nella proposizione dei servizi finanziari da parte di GAFA. Questi servizi verranno affidati a partners autorizzati e saranno in forte concorrenza con il sistema bancario tradizionale.

Oggi ci sono sempre più fintech che entrano sul mercato, alcuni con il sogno di perturbare il settore. Che consiglio offrireste loro?

Il nostro consiglio sarebbe quello di non entrare sul mercato con l'obiettivo di portare solo una versione digitale di quei servizi che le banche gia’ offrono, bensi’ di focalizzarsi su come le aspettative del consumatore moderno si stiano evolvendo e su come reimmaginare i servizi finanziari plasmati su questi nuovi consumatori.

Quali sono le sue principali aspettative per partecipare a ForumBanca quest'anno?

A Forum Banca vogliamo capire meglio come il settore finanziario in Italia si sta interfacciando con l’innovazione digitale. Crediamo sia una grande opportunità per mostrare come solarisBank può aiutare a servire i clienti moderni in un mercato in evoluzione. Stiamo seguendo con grande interesse lo sviluppo del mercato delle tecnologie finanziarie in Italia e non vediamo l'ora di scambiare idee in occasione del Forum di quest'anno.

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