- 09/02/2021
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Dopo una laurea in Bocconi in International Management nel 2015, Giorgio Tinacci entra in BCG dove lavora per due anni seguendo progetti di trasformazione tecnologica nel settore bancario e industriale. Terminata l'esperienza in consulenza decide di fondare Casavo, di cui è il CEO.
La startup nasce l’obiettivo di rivoluzionare il mercato immobiliare residenziale, eliminando un passaggio nel processo di compravendita, ovvero la ricerca dell’acquirente finale. E’ infatti Casavo stessa, da qui il termine “instant buyer”, che propone di acquistare in massimo 30 giorni l’immobile del venditore per poi ristrutturarlo e concludere la transazione con l’acquirente finale.
Dal 2017 ad oggi, Casavo ha concluso più di 1000 operazioni immobiliari investendo oltre 300 milioni di euro, passando da 3 a oltre 185 dipendenti nel 2021. A sostenere la realtà di Giorgio troviamo realtà come Greenoaks Capital, Project A Ventures, Picus Capital, 360 Capital, Kervis Asset Management, Boost Heroes (holding di partecipazioni guidata da Fabio Cannavale) e Marco Pescarmona (presidente e fondatore del gruppo MutuiOnline). In questa intervista cerchiamo di scoprire insieme a Giorgio presente e futuro di Casavo.
Ciao Giorgio, parlaci di come ti è venuta l'idea di Casavo e quali sono stati i primi passi?
Ho sempre avuto la passione per l’immobiliare e fin dalle mie prime esperienze il sogno di creare qualcosa di mio. Mi piaceva l’idea di costruire un modello con un forte impatto, riuscendo a fare innovazione in un contesto fortemente tradizionale, ridisegnandone i confini. Grazie al servizio di “instant buyer” di Casavo, il processo di compravendita viene completamente semplificato, eliminando lo stress e l’incertezza del venditore legati alle tempistiche e ad un prezzo poco certo.
La prima fase di lancio di Casavo è stata molto incentrata sulla validazione del modello di business, ci siamo infatti focalizzati sul testare il nostro servizio concludendo le prime operazioni immobiliari sia con i consumatori che con le agenzie immobiliari, partner fondamentali. Allo stesso tempo, abbiamo iniziato a costruire le fondamenta tecnologiche dell’azienda (algoritmo di valutazione, sito web, piattaforma dati, ecc.) cercando di posizionarci da subito in modo distintivo. Infine, essendo un modello di business molto capital intensive, fin dall’inizio abbiamo raccolto capitali sia di rischio che di debito al fine di poter finanziare l’acquisto di immobili.
Casavo è una proptech? Se ti trovi d'accordo con questa categorizzazione, qual è la tua definizione di proptech?
Un’azienda Proptech è un’azienda che attraverso la tecnologia è in grado di digitalizzare i servizi legati al real estate.
Casavo, come piattaforma digitale, rientra sicuramente in questa definizione: senza la tecnologia infatti non saremmo in grado di poter offrire un’esperienza utente digitale distintiva, né di poter gestire importanti volumi transazionali.
Per noi la tecnologia si declina su tre aree fondamentali per la natura del business di Casavo: la piattaforma proprietaria di valutazione immobiliare, l’interfaccia tecnologica rivolta a chi usufruisce il nostro servizio (e.g. app “Casavo Visite”, Virtual Tours) e l’insieme di strumenti che ci permettono di automatizzare ogni attività all’interno del ciclo della transazione.
Mettiamo il caso di essere il proprietario di un immobile e volerlo vendere, perché dovrei scegliere Casavo e quali sono i vantaggi rispetto alle altre opzioni oggi disponibili sul mercato?
Perchè riusciamo ad abbattere sensibilmente il tempo di vendita di un immobile. Il mercato italiano è fra i più complessi in Europa, con un tempo medio di oltre 7 mesi per concludere una vendita. Il modello di business di Casavo garantisce al cliente una vendita entro 30 giorni (o quando preferisce), offrendo una prima valutazione immediata dell’immobile con al massimo 2 visite della proprietà per concludere l’acquisto. Per chi invece non volesse ricevere una visita fisica, siamo in grado di formulare una proposta di acquisto anche dopo aver effettuato una visita virtuale tramite la nostra app Casavo Visite.
Un prezzo certo, la riduzione delle tempistiche e la liquidità immediata sono sicuramente i principali vantaggi di Casavo. Inoltre, dallo scorso aprile abbiamo lanciato una piattaforma di annunci sul nostro sito per tutti coloro che sono interessati ad acquistare un immobile nelle città in cui operiamo. La piattaforma offre diverse soluzioni, adatte alle più disparate esigenze: infatti, oltre agli immobili di Casavo - completamente ristrutturati - sono presenti anche gli immobili delle nostre agenzie partner selezionate sul territorio.
Come avete affrontato in Casavo la sfida del Coronavirus? Come immagini sarà il settore immobiliare una volta "finita la tempesta"?
Essere una realtà tecnologica e innovativa ci ha permesso di adattarci rapidamente ai cambiamenti causati dalla pandemia e di reagire bene anche durante la fase più critica del Covid. Fin dall’inizio del lockdown, abbiamo premuto l’acceleratore sullo sviluppo dei nostri prodotti tecnologici; ne è un esempio la nostra app Casavo Visite, grazie alla quale abbiamo potuto offrire ai nostri clienti la possibilità di realizzare una visita dell’immobile con una videochiamata da remoto, senza entrare in contatto con altre persone.
Inoltre, il lancio di una piattaforma di annunci e la recente acquisizione di Realisti.co ci hanno permesso di ampliare ancora di più la nostra offerta tecnologica.
Le aspettative per il futuro sul mercato sono positive. Il nostro è un mercato in pieno fermento e cambiamento e siamo certi che attraverso la tecnologia Casavo possa contribuire ad accelerare la semplificazione del settore.
Casavo è cresciuta molto da quando è stata fondata nel 2017. Come siete riusciti a scalare mantenendo allo stesso tempo una forte cultura aziendale?
Dal 2017 ad oggi abbiamo avuto una crescita molto importante soprattutto in risorse umane: dalle 3 persone che costituivano la società nel 2017, siamo passati a 78 persone nel 2019 e più di 185 oggi, nel 2021. Trasmettere la nostra cultura aziendale a tante persone è un lavoro costante che ci impegniamo a perseguire quotidianamente. La crescita repentina di dipendenti sicuramente rende quest’obiettivo sempre più sfidante, ma per noi la condivisione di solidi valori aziendali è la base per ottenere eccellenti risultati di business ed è certo che per tutto il 2021 continueremo a lavorare in tal senso, nonostante le distanze sociali.
Quali saranno i trend che influenzeranno il futuro del settore immobiliare?
Rispetto ad altri settori, quello immobiliare è ancora stato poco digitalizzato e gran parte delle attività sono ancora svolte in modo tradizionale, spesso non in linea con i bisogni attuali dei consumatori e degli operatori del mercato.
Di conseguenza, l’opportunità è enorme e credo che i trend in atto al momento rappresentino soltanto un primo passo rispetto ad un cambiamento più ampio che interesserà tutte le dimensioni del mercato immobiliare.
Recentemente abbiamo osservato tanti trend e investimenti tecnologici in tal senso: la digitalizzazione delle compravendite residenziali, forme di finanziamento alternativo per acquirenti, piattaforme orientate alla comunità (co-working, co-living), l’apertura degli investimenti immobiliari rivolta ai risparmiatori, software di gestione immobiliare e di produttività, data-analytics rivolti agli operatori del settore.
La vita di un imprenditore digitale non è tutta rose e fiori. Qual è stato, in questi tre anni di vita, il momento più difficile e come lo hai superato?
In questi tre anni ci siamo trovati ad affrontare una delle sfide più difficili non solo per Casavo, ma per tutti quanti: il Covid-19 (avevamo già avuto modo di parlarne qui). Riuscire a superare un momento come questo con una crescita che si mantiene ancora a tripla cifra e continuando ad assumere personale è un punto d’orgoglio per me e per tutta Casavo. La nostra struttura flessibile e la nostra solidità ci hanno permesso di reagire positivamente e ottenere i risultati sperati.
In questi tre anni hai acquisito una grande esperienza nel settore immobiliare e in ambito startup. Quali sono i tuoi tre migliori consigli per chi sta decidendo se avviare la sua startup nel settore immobiliare o più in generale la sua startup?
Sulla base della mia esperienza, mi sento di dire che non conoscere il settore in cui si vuole lanciare qualcosa non è un limite, anzi è un grande vantaggio. Consente di assumersi rischi in modo ingenuo e di guardare le opportunità in maniera diversa, con meno vincoli e preconcetti.
Inoltre, è fondamentale selezionare un team di persone talentuose, che abbiano voglia di rischiare e mettersi in gioco ed inoltre coinvolgere anche persone con tanta esperienza nel settore, che siano in grado di trasmettere tutto il loro know-how e supportare in determinate scelte.
Infine, un ultimo consiglio, è di non fermarsi di fronte alle prima difficoltà. Ci sono tanti errori o fallimenti che fanno parte di un percorso imprenditoriale, quello che fa la differenza è saper trarne vantaggio andando attraverso ad un costante percorso di apprendimento e retrospettiva.
Grazie Giorgio e alla prossima!