- 18/10/2022
Da mesi ormai sentiamo parlare di inflazione. I prezzi di tutti i beni sono in costante aumento. O forse no. Alcuni prodotti però hanno mantenuto lo stesso prezzo… apparentemente!
Ebbene sì, il numero riportato sul cartellino degli scaffali del supermercato è sempre lo stesso, ma osservando meglio, il numerino in piccolo è cambiato!
Quel numerino è il prezzo al chilo o al litro, ed è fondamentale per capire se si sta risparmiando oppure no. E la confezione? Hai notato se è diventata un po’ più leggera o piccola?
Cosa sta succedendo? È in atto la shrinkflation, italianizzata shkrinkflazione.
Capiamo meglio di cosa si tratta.
Che cosa è la shrinkflation?
Si tratta di un fenomeno volto a ridurre le dimensioni di un prodotto mantenendo il prezzo invariato rispetto alla precedente quantità .
In pratica, se prima acquistando una confezione di tonno da 100 grammi pagavi 1,50 euro, oggi pagherai sempre 1,50 euro, ma la confezione di tonno sarà da 85 grammi. Paghi la stessa cifra, ma mangi di meno!
I maggiori costi di produzione, l’aumento del prezzo delle materie prime e in generale l’inflazione, incidono pesantemente sui prezzi dei prodotti finiti.
Le aziende, soprattutto quelle di beni alimentari, si trovano quindi a dover studiare una strategia che consenta loro di far fronte agli aumenti dei costi di produzione, senza perdere però troppi ricavi.
In che modo? Le strade percorribili sono due: agire sul prezzo, agire sulle quantità . Modificare il prezzo in rialzo non è vincente. I consumatori non vedono mai di buon occhio i rincari dei prodotti e l’impresa corre il rischio che il cliente prediliga il prodotto di un competitor o che rinunci all’acquisto.
Ecco, dunque, che si ricorre alla shrinkflation. I produttori così mantengono inalterato il prezzo, diminuendo la quantità del prodotto, e i consumatori continuano (almeno fino a quando non se ne accorgono) ad acquistare il bene.
Si tratta di una strategia vincente. I consumatori, infatti, tendono a notare più facilmente gli aumenti di prezzo rispetto alle variazioni del peso netto del prodotto.
Ci avevi mai pensato? Da oggi prima di acquistare un bene, verifica attentamente il costo al chilo e soprattutto la quantità .
Shrinkflation al supermercato
Gli esempi di shrinkflation sono in costante aumento in quest’ultimo periodo. Di fatto si tratta di un fenomeno sempre esistito, ma negli ultimi mesi, complice la crisi, questa pratica è sempre più adottata dalle imprese.
Quando vai al supermercato a fare la spesa, ritagliati qualche minuto in più per osservare attentamente i cartellini dei prezzi e le confezioni.
Nel reparto bevande, per esempio, potresti trovare lattine più strette o bottiglie più piccole. Il prezzo finale è quello che hai memorizzato, ma il contenuto è inferiore. Osserva quindi il cartellino e vedrai che il costo al litro di quella bevanda è aumentato.
Lo stesso vale quando acquisti la pasta, il tonno o le patatine. Il prezzo esposto è lo stesso di sempre, ma la scatola di pasta è più piccola, o ci sono meno patatine all’interno del pacchetto.
Occhio di lince e qualche calcolo matematico
Prima di andare a fare la spesa, è consuetudine guardare i volantini con le offerte.
Ma attenzione! Esistono anche le finte offerte! Per scovarle oltre a osservare il prezzo al chilo o al litro, fai due calcoli matematici semplici.
Facciamo un esempio pratico.
Sul volantino delle offerte settimanali trovi i tuoi biscotti preferiti in offerta sia per il formato normale sia per quello grande. Pensando che in ogni caso i biscotti li mangi tutte le mattine e che sia meglio fare stock, sei portato a prendere il formato grande. Ma hai fatto due calcoli?
Formato normale 450 grammi di biscotti: 3 euro in offerta anziché 3,30 euro
Formato grande 700 grammi di biscotti: 4,75 euro in offerta anziché 5,13 euro
Quale conviene davvero di più? Calcolatrice alla mano:
450 grammi : 3 euro = 1000 grammi : x
x indica il prezzo al chilo dei biscotti nella confezione formato normale, ed equivale a 6,67 euro
700 grammi : 4,75 = 1000 grammi : x
x indica il prezzo al chilo dei biscotti nella confezione formato grande, ed equivale a 6,78 euro
Questo significa che conviene di più acquistare le confezioni formato normale perchè il prezzo al chilo è inferiore.
Tutto ciò per dirti che anche tra gli scaffali del supermercato è sempre bene calcolare il rapporto costo/quantità . Esso è l’unico vero indice per capire se si tratta di una vera offerta conveniente oppure no.
La shrinkflation esiste solo per i beni?
Attenzione, perchè anche i servizi possono essere soggetti alla pratica della shrinkflation. Rimanendo a tema cibo, prova a pensare al ristorante. Il costo di un primo potrebbe essere invariato rispetto a un anno prima, ma la porzione risultare ridotta.
In altri casi, potresti riscontrare tempi di attesa maggiori, a fronte di una riduzione del personale, o materie prime di una qualità inferiore. Il costo rimane invariato a discapito di quantità e qualità .
Perchè viene adottata la tecnica della shrinkflation?
Le imprese prediligono percorrere la strada della shrinkflation per questioni di marketing e psicologia dei consumi. La maggior parte degli acquirenti, infatti, è molto più sensibile alle variazioni di prezzo rispetto a cambiamenti nella qualità o nella quantità .
Di fatto, si tratta di una pratica non corretta, ma le imprese preferiscono correre il rischio. Sta al consumatore essere più attento e prediligere fornitori corretti con la politica dei prezzi.