- 12/12/2019
Come era facilmente prevedibile, per chi ha letto il primo post sull'esperienza con Oval, non ho potuto esimermi dal richiedere la carta Oval Pay!
Si conferma l’estrema semplicità d’uso anche nella procedura di richiesta della carta, cosa non banale se rapportata alla tipologia di prodotto (si tratta pur sempre di una carta con conto corrente bancario), gestita da app tramite smartphone. La carta è stata recapitata nei tempi indicati e l’attivazione si svolge direttamente dall'app.
La carta Oval si presenta esteticamente gradevole, del colore “verde Oval” e reca:
- Sul fronte, soltanto il chip, nome e cognome del titolare, simbolo del contactless
- Sul retro, il numero della carta, data di scadenza e codice cvv
Naturalmente, la carta è dotata di pin ma sotto i € 25 in modalità contactless non è richiesto mentre a breve sarà possibile integrarla con Apple Pay e Google Pay.
È possibile ricaricarla tramite bonifico da conti correnti esterni, dato che Oval Pay ha un IBAN sottostante, o addirittura in contanti presso i circa 17.000 punti vendita convenzionati Banca 5 (altra realtà notevolmente valida del gruppo Banca Intesa).
Un punto per me molto interessante è l’interazione tra Oval Future e Oval Pay.
Oval Future è dove vanno ad accumularsi tutti i risparmi derivanti dagli step che sono stati impostati o dai versamenti diretti che si è deciso di effettuare o programmare. La comodità di poter ricaricare in tempo reale la carta Oval Pay trasferendo direttamente da app una parte dei risparmi presenti su Future è davvero notevole. Questo permette, ad esempio in casi di emergenza, di poter attingere in tempo reale ai risparmi presenti su Future, spostarli su Pay così da poter prelevare da qualsiasi ATM senza costi!
Per ciò che concerne i pagamenti, la mia esperienza è sui micro pagamenti nei negozi fisici, sfruttando il contactless e il circuito Visa, così come alcune transazioni on line. Tutto si è svolto sempre in modo veloce e snello, con notifica push e aggiornamento immediato su app.
La cosa che è stata, lodevolmente, mantenuta nel passaggio a Oval Pay da parte del team Oval è la semplicità d’uso. Poi, risulta perfetta l’integrazione tra prodotto fisico e uso smart, con l’app sempre molto fluida e puntuale nel registrare l’acquisto e mantenere i dati aggiornati.
Una cosa che mi incuriosisce e vorrei approfondire, magari con un terzo articolo, è il risparmio derivante dai pagamenti nel canale fisico, cosa che immagino potrebbe essere il punto fondamentale per fare in modo di rendere la carta Oval Pay la prima scelta nel portafoglio dell’utente.
Invece, una cosa che spero parta al più presto è il cashback nei negozi convenzionati. Direi che il risparmio accumulato dall'uso della carta in negozio e il valore aggiunto dato dal cashback potrebbero essere le due ‘chiavi’ fondamentali per far diventare Oval Pay la prima scelta di pagamento tra chi ha più carte nel proprio wallet.
Ultimo punto sulla possibilità d’investimento e sulla modalità automatica, cosa che forse nel primo post non ho esposto in modo completo. Il valore aggiunto di Oval è la possibilità di iniziare un investimento con piccole somme e di poterlo incrementare dedicando parte del risparmio settimanale accumulato a un singolo investimento.
Faccio un esempio concreto:
- Settimanalmente risparmio mediamente € 50
- Decido d’investire € 50 (il taglio minimo per accedere è € 10) su ETN chiamato “Creative Thinking” (un indice eterogeneo che include aziende come Twitter, Astrazeneca, Merck, Intel, ecc)
- Posso decidere di destinare una percentuale dei € 50 di risparmi settimanali al fondo che ho attivato in modo che possa crescere gradualmente l’investimento essendo alimentato dal mio risparmio
Concludo, come sempre, con alcuni suggerimenti ai founders:
- Avere una una seconda carta da dare a un familiare e poterla gestire in modo smart da app sarebbe una grande comodità oltre che un ulteriore punto a favore dell’obiettivo educazione finanziaria (ad esempio, dare la seconda carta a un figlio minorenne);
- Sul tema assistenza clienti da app insisto qui. Prevedere un chatbot che possa interagire con il cliente (o con un prospect se è sul sito alla ricerca di info) di sabato, domenica o in orari ‘non da ufficio’ è importante. Rivedere o integrare Help center con AI permetterebbe al cliente di trovare le risposte alle proprie domande più velocemente, al prospect di restare più “ingaggiato” rispetto a una classica ricerca di informazioni sul sito. Inoltre, rafforzerebbe ulteriormente il concetto -> Oval uguale innovazione.
Al prossimo post!