Open Banking: a che punto siamo e cosa aspettarci nel 2022

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Sono passati ormai più di quattro anni dall’introduzione della normativa PSD2. Quattro anni densi, trascorsi tra una corsa generalizzata alla messa a punto di nuovi prodotti e servizi e gli aggiustamenti necessari per fare di una normativa il punto di partenza per l’innovazione finanziaria del continente europeo.

La PSD2 compie 4 anni, cosa è accaduto nel frattempo

A poche settimane dal quarto compleanno di PSD2, ricorso il 13 gennaio, vogliamo oggi fare il punto, capire dove siamo arrivati ma soprattutto cosa ci aspetta a breve in qualità di cittadini europei ed utenti dei servizi finanziari.

Con l'introduzione della seconda Direttiva sui servizi di pagamento, più nota con l’acronimo PSD2, il 13 gennaio 2018 si sono poste le basi per la nascita di nuove opportunità per l'ecosistema finanziario, e si è conseguentemente stimolata una maggiore concorrenza sul mercato nonché lo sviluppo di servizi e prodotti innovativi per i consumatori.

Dopo anni di febbrili attività e crescita esponenziale per l’intero settore, il 2021 è stato un anno senza precedenti nello sviluppo di open banking. Solo nel Regno Unito, lo scorso anno si sono superati i 4,5 milioni di utenti abituali e si sono sfiorati i 20 milioni di singoli utilizzatori.

In altre parole, in un solo anno, 20 milioni di cittadini ed imprese hanno effettuato pagamenti in semplicità e sicurezza ed hanno beneficiato di prodotti finanziari innovativi inimmaginabili fino a pochi anni prima. Inoltre un quinto di essi ha utilizzato questi servizi continuativamente a conferma della loro utilità e comodità.

Nonostante l’Unione Europea e l’Italia in particolare siano ancora indietro in questo ambito rispetto al Regno Unito, le percentuali di crescita anno dopo anno sono in tripla cifra in tutto il continente e il futuro appare quanto mai positivo anche nel nostro Paese.

L'approccio delle istituzioni finanziare nei confronti del settore e le novità che ci attendono

Proprio dal Regno Unito arrivano le prime anticipazioni sui prossimi sviluppi di Open Banking. Grazie alla decisione della Financial Conduct Authority di eliminare l'obbligo di riautorizzazione ogni 90 giorni.

Il 2022 sarà molto probabilmente l'anno in cui il settore sbloccherà il vero potenziale dei cosiddetti pagamenti ricorrenti variabili. I VRP sono una funzionalità di open banking che consente ai consumatori di effettuare pagamenti periodici di importo variabile senza dover riautenticare la transazione.

Insomma, sarà possibile gestire anche le utenze domestiche o il pagamento di fatture scadenzate nel tempo e di importo variabile senza dover sopportare i costi e le inefficienze dei tradizionali strumenti e senza dover autorizzare di volta in volta la propria banca ad effettuare ogni singola transazione.

Già oggi, le principali banche britanniche stanno aggiornando i propri sistemi per consentire i pagamenti ricorrenti variabili e, entro l’estate, i consumatori inglesi potranno beneficiare di nuove funzionalità. Come ad esempio i trasferimenti tra conti con medesima intestazione che non necessiteranno più di autorizzazioni sistematiche o i pagamenti verso controparti note che diventeranno ancora più semplici e veloci pur mantenendo gli elevatissimi standard di sicurezza propri di Open Banking.

Si tratta di una novità che potrà dare ulteriore nuovo impulso al commercio on line, ed in particolare a quello effettuato su siti meno trafficati. Sarà infatti possibile pagare con un solo click anche in piccolissimi negozi o tutte le controparti cui si preferisce non comunicare gli estremi della propria carta di credito.

Insomma, l’innovazione continua a supportare anche i piccoli esercenti, consentendo loro di fornire un servizio impeccabile a fronte di investimenti contenuti. Proprio l’esigenza di contrastare le truffe che ancora troppo spesso caratterizzano i pagamenti effettuati con le carte di credito, ha portato i regolatori ad estendere la Strong Customer Authentication anche a queste transazioni.

Ovviamente, aumentare la sicurezza dei consumatori è un’iniziativa oggettivamente utile e apprezzabile, al contempo però, questa iniziativa renderà più complessi gli acquisti. Di conseguenza, man mano che l'esperienza di pagamento con carta diventerà più macchinosa, possiamo aspettarci una crescente domanda di metodi di pagamento alternativi, come le transazioni da conto a conto, spesso indicate come Account-to-Account (A2A).

Alimentati da un'infrastruttura bancaria aperta, i pagamenti A2A consentono ai consumatori di effettuare pagamenti in tempo reale direttamente dal proprio conto bancario ad un altro, eliminando il rischio frodi sempre presente quando si utilizzano le carte di pagamento ed evitando anche le commissioni elevate e i lunghi tempi di accredito per i commercianti tipici del sistemi di pagamento tradizionali.

Certamente, i pagamenti A2A stanno guadagnando velocemente quote di mercato, sia per motivazioni tecniche che per un oggettivo risparmio economico a beneficio di esercenti e consumatori.

Le polemiche sollevate da Amazon nei confronti di VISA nei mesi scorsi con quest’ultima costretta a tagliare i propri costi per non venire estromessa dal gigante dell’e-commerce confermano la forte focalizzazione su questi temi da parte dei principali attori del commercio internazionale.  

Il passo successivo: l'open finance

Se il 2021 è stato l'anno in cui l'open banking ha letteralmente spiccato il volo, il 2022 sarà con ogni probabilità l'anno in cui diventerà davvero mainstream. Insomma, nei prossimi dodici mesi, l'open banking si trasformerà da "must have per il futuro" a "must have per oggi".

Si tratta, questo, di un cambiamento che noi di Yapily constatiamo quotidianamente nei nostri clienti. Fino a pochi mesi fa, infatti, molte imprese si approcciavano con molta curiosità ma con l’intenzione di testare soluzioni per il futuro.

Da quest’anno, invece, i prodotti basati sull’aggregazione dei dati e l’inizializzazione dei pagamenti secondo quanto previsto da PSD2 sono diventati sempre più richiesti dagli utenti ed una vera e propria priorità per le istituzioni finanziarie e le imprese di diversi settori economici.

Insomma, siamo ogni giorno un passo più vicini ad un ecosistema finanziario veramente aperto e costruito a misura di consumatore. L’innovazione non arriva infatti solo dalle fintech o da altri player del mercato, ma anche dai soggetti istituzionali.

Nei prossimi mesi, possiamo aspettarci di vedere più regolatori che lavorano a stretto contatto con i governi nazionali per creare un approccio consolidato per implementare l'open finance nel corso del 2022.

Resta ancora molto lavoro da fare per raggiungere gli obbiettivi preposti ma la strada è ormai chiaramente segnata. Yapily continuerà a lavorare sodo per abilitare una finanza moderna, semplice, sicura e accessibile agli operatori economici ed ai consumatori di tutta Europa.

L’obbiettivo è poter festeggiare il quinto compleanno della PSD2 constatando gli effetti positivi dell'open finance sull’economia globale.

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