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Revolut aggiunge l’assicurazione per gli animali domestici

Uno dei servizi di mobile banking più popolari in Europa, Revolut, aggiunge alla sua offerta di prodotti assicurativi per la persona, l’assicurazione per gli animali da compagnia.

Sulla piattaforma di open banking di Revolut è già disponibile un’assicurazione personale che copre in particolare:

  • i viaggi internazionali;
  • gli acquisti con carta;
  • la mancata partecipazione ad eventi di cui si possiede il biglietto d’accesso.

Ora il passo in avanti come risposta all’accresciuto numero di animali domestici che hanno popolato negli ultimi due anni le case degli europei. Arriva nell’app Revolut degli utenti inglesi, per incominciare, l’assicurazione a copertura delle spese veterinarie impreviste e per fornire un servizio di assistenza veterinaria online attivo 24/7.

Il Pet Insurance di Revolut è un prodotto autonomo rispetto all’assicurazione personale e agli altri prodotti assicurativi, ed è al momento sottoscrivibile solo dai quattro milioni di clienti del Regno Unito.

Si espande così l’offerta insurtech di Revolut per garantire la salute degli animali domestici dei propri clienti, in particolare di cani e gatti.

I clienti potranno creare nella propria area personale del servizio di mobile banking, il profilo dell’animale domestico posseduto, visualizzare i documenti della polizza assicurativa, presentare un reclamo e richiedere l’assistenza veterinaria.

Ripple e Modulr: pagamenti in tempo reale in Europa

Ripple, la societĂ  fornitore di soluzioni blockchain e criptovalute per i pagamenti internazionali, ha sottoscritto una collaborazione commerciale con Modulr per fornire nel Regno Unito e in Europa una piattaforma di pagamento senza soluzione di continuitĂ .

Il primo cliente che utilizzerà la combinazione di tecnologie di entrambe le società è Trust Payments, fornitore di piattaforme enterprise per il commercio elettronico, soluzioni di banking-as-a-service e di payments-as-a-service.

Modulr, che nel portafoglio clienti ha anche Revolut, fornisce ai suoi clienti carte di credito, pagamenti diretti, trasferimenti SEPA/SWIFT e pagamenti ricorrenti, tra gli altri.

Unendo le tecnologie proprietarie, Modulr e Ripple intendono garantire ai clienti enterprise una rete per i pagamenti internazionali in tempo reale a costi prossimi allo zero.

Ripple mette nella partnership la sua rete RippleNet competitor di SWIFT, mentre Modulr la sua tecnologia giĂ  collaudata dai suoi clienti.

Inoltre, essendo Modulr uno dei pochi servizi non bancari del Regno Unito collegati direttamente alla Banca d’Inghilterra, si apprende dalla nota stampa, permette alla piattaforma di pagamenti di regolare i fondi presso la banca centrale.

Commentando l’operazione, Jonathan O'Connor, responsabile commerciale di Trust Payments, ha sottolineato come Modulr e Ripple forniscono una nuova opzione di pagamento per i regolamenti internazionali, garantendo “ai commercianti alternative ai metodi tradizionali”, commissioni ridotte e velocità di trasferimento mai sperimentate prima.

BCC Pay nuova realtĂ  fintech italiana indipendente

L’attuale servizio fintech del Gruppo bancario cooperativo Iccrea, BCC Pay, guadagna l’autonomia con l’ingresso nel capitale societario del Fondo strategico italiano (FSI).

BCC Pay, attuale servizio di monetica di Banca Iccrea con quattro milioni di carte di pagamento e 200 mila Pos attivi, punta all’espansione dei servizi di pagamento digitali in Italia dove si intravede ancora un ampio margine di crescita nel prossimo futuro.

L’accordo stipulato da Fsi e Banca Iccrea prevede l’ingresso del Fondo FSI con una quota di partecipazione del 60%, mentre Iccrea deterrà il 40% del capitale societario, stimato complessivamente intorno ai 500 milioni di euro, come si legge nel comunicato stampa. Si attende l’autorizzazione delle autorità competenti per il closing, stimato entro l’estate del 2022.

Rispetto agli attuali 50 miliardi di euro di transato annuo, il nuovo piano di sviluppo prevede un balzo a 60 miliardi di euro di transato, ha riferito Mauro Pastore, direttore generale di Iccrea Banca, a L’Economia del Corriere.

Il nuovo soggetto imprenditoriale intende fornire, ai 2.500 sportelli del gruppo bancario Iccrea presenti in 1.700 comuni italiani, una maggiore qualitĂ  del servizio che passa attraverso gli strumenti finanziari digitali.

John Legend inaugura una piattaforma di NFT musicali

Anche John Legend si lascia catturare dai token non fungibili (NFT) e decide di partecipare alla crescita di una piattaforma informatica dedicata al mondo dell’arte e della musica da cui egli proviene.

La nuova piattaforma di NFT prende il nome di OurSong, ed aiuterĂ  gli artisti musicali a tokenizzare i propri lavori artistici, premiando gli acquirenti e i fan con accessi esclusivi a contenuti riservati come chatroom private, scrive Bloomberg.

Il vincitore di 12 Grammy collabora con Chris Lin, fondatore a Taipei del servizio musicale KKBOX e con il cofondatore di Twitch, Kevin Lin, alla nuova avventura imprenditoriale che fonde musica, arte e digitale in una unica esperienza.

John Legend, nei panni dello chief impact officer, avrĂ  il compito di attirare verso la piattaforma OurSong gli artisti emergenti e i rispettivi fan.

Su OurSong creare e comprare NFT vuole essere una azione semplice per tutti, si legge sul sito ufficiale. Tutti possono trasformare in un non-fungible token le proprie storie, la musica, fotografie e ogni altra forma d’arte.

I “Vibe”, sono le card virtuali che gli utenti possono commerciare come opere digitali convertite in NFT dai creativi come i musicisti emergenti.

Chris Lin, ha precisato che usare il servizio non richiede all’utente il possesso di un wallet di criptovalute, questo per rendere lo strumento accessibile ad un largo pubblico.

L’india vuol legalizzare le criptovalute e tassarle

Dal bando totale delle criptovalute al considerare queste ultime un reddito imponibile, il passaggio non è immediato, tuttavia, l’India sembra intenzionata a percorrere una strada che potrebbe fruttarle introiti aggiuntivi non irrisori.

L’India, infatti, è potenzialmente tra i maggiori mercati asiatici dove i crypto asset e servizi connessi potrebbero svilupparsi, se il governo locale dovesse fornire a tutti gli attori interessati un quadro normativo organico e inequivocabile.

L’India negli ultimi anni ha vistosamente oscillato tra il bando totale delle criptovalute dal paese e una loro seppur parziale legalizzazione.

L’ultimo sviluppo sembra spingere l’India verso la seconda opzione. Durante la recente presentazione del bilancio annuale al Parlamento, il ministro delle Finanze indiano Nirmala Sitharaman, ha annunciato che lavorerà su una legge per tassare gli asset digitali al 30%.

Tuttavia, restano dei nodi da sciogliere. Alcuni alti rappresentanti del settore criptovalute dell’India, hanno confermato a Coindesk che stanno lavorando con i rispettivi gruppi di legali per interpretare cosa il governo indiano vorrà intendere per “asset digitali virtuali”.

Fatto sta che la scelta di tassare gli asset digitali in India, va interpretato come un passo avanti verso l’accettazione delle criptovalute in una delle nazioni più popolate al mondo.

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Fabio Carbone

Scrittore web tecnico ma versatile dal 2013, ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Dal 2016 si occupa di temi legati all'Industria 4.0 e al mondo del digitale. Scrive di finanza, criptovalute e blockchain per quotidiani online, siti di settore e aziende.

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