- 16/09/2022
Tinaba potenzia il Fintech-as-a-service, FinecoBank propone ETF senza commissioni
Due partnership interessanti per il fintech italiano hanno interessato questa terza settimana di settembre.
Da una parte la partnership tra Tinaba e Engineering per migliorare e potenziare la digitalizzazione delle banche italiane e straniere; dall’altra gli investimenti sugli ETF a 0 commissioni proposti da FinecoBank in collaborazione con Amundi asset management.
Engineering e Tinaba offriranno alle banche un servizio fintech-as-a-service che non richiederà l’accantonamento dei sistemi legacy in uso, potranno invece aggiungere nuovi prodotti finanziari digitali e servizi tecnologici più vicini alle esigenze odierne dei clienti.
In particolare l’offerta proporrà roboadvisor, servizi di pagamento basati su app mobile, crowdfunding e criptovalute. Soluzioni testate e in linea con le normative italiane ed europee, per portare l’innovazione digitale anche in quelle piccole banche rimaste indietro.
I correntisti di FinecoBank con un conto titoli attivo interessati a investire in ETF, d’ora in poi lo potranno fare gratuitamente se sceglieranno gli ETF di Amundi e gli ETF di Lyxor (società acquisita da Amundi nel 2021). La gratuità si riferisce ai costi di negoziazione in acquisto, inoltre, non è richiesto un importo minimo d’investimento scrive AziendaBanca.
Al via l’Italian Insurtech Summit dal 21 al 23 settembre
Si svolgerà nei giorni 21, 22 e 23 settembre prossimi la terza edizione dell’Italian Insurtech Summit organizzato dall’Italian Insurtech Association (IIA). L’evento, patrocinato dalla Città di Milano, sarà trasmesso interamente in streaming in forma gratuita a cui si aggiungerà una giornata in presenza.
Alla tre giorni dedicata all’innovazione digitale nel campo delle assicurazioni, saranno presenti 150 esponenti del settore provenienti anche dall’estero.
Una tre giorni per approfondire l’evoluzione del comparto delle assicurazioni che, grazie alla digitalizzazione, sta trovando un nuovo “modo di esprimersi” e sta fornendo soluzioni su misura a nuovi clienti, ma anche a clienti consapevoli dell’importanza delle coperture assicurative che, però, hanno oggi esigenze del tutto rivoluzionate dalla digitalizzazione dei processi lavorativi.
Digitalizzare l’industria assicurativa utilizzando le nuove tecnologie è il tema di fondo dell’edizione 2022 dell’Italian Insurtech Summit. Ma perché ciò si possa concretizzare serve accelerare sulla formazione e sulla condivisione di best practice tecnologiche, scrive l’IIA.
Il programma include approfondimenti dedicati alla sicurezza informatica, alla sostenibilità e al cambiamento climatico che impatta sensibilmente sulle coperture assicurative. L’evento è aperto a broker, assicuratori, imprenditori e liberi professionisti interessati all’Insurtech.
La Finanza Incorporata varrà 7 trilioni di USD entro il 2026
Secondo una approfondita ricerca di Bain & Company, entro il 2026 la finanza incorporata (embedded finance) varrà 7 trilioni di dollari soltanto negli Stati Uniti d’America.
Secondo la ricerca i pagamenti digitali e i prestiti continuano a rappresentare la base della finanza incorporata, ma nei prossimi anni cresceranno i servizi a valore aggiunto come le assicurazioni, tasse e contabilità, si legge nella ricerca.
La prospettiva mostrata dalla ricerca è un alert per le istituzioni finanziarie affermate, le quali vengono apertamente esortate ad affrontare rapidamente le principali sfide poste dalla embedded finance.
Queste istituzioni devono in particolare reinventare i propri modelli di business, o adattarli ai cambiamenti in atto, allo scopo di sfruttarne le potenzialità evitando di restare indietro.
Cosa si intende per embedded finance e perché è così importante adattarsi ai cambiamenti in corso? Bain & Company e Bain Capital scrivono nella ricerca che la finanza incorporata è l’integrazione di servizi finanziari a valore aggiunto nelle offerte software. Tale integrazione “è destinata a ridefinire il modo in cui i consumatori e le aziende costruiscono e gestiscono i rapporti con i servizi finanziari”. Ciò si verifica perché clienti privati e aziende preferiscono le proposte di servizi finanziari serviti attraverso i software, che sono più vantaggiosi in termini di riduzione dei costi e dei rischi lungo tutta la catena del valore.
The Ethereum Merge è realtà, si avvera il “sogno” di Vitalik Buterin
The Ethereum Merge è realtà, il 15 settembre la blockchain di Ethereum è definitivamente passata dal metodo del consenso basato sulla prova di lavoro (PoW) alla validazione basata sullo staking (PoS).
La notizia ha ottenuto ampia risonanza in particolare sui magazine online di settore, ma il “grande balzo” compiuto dalla rete Ethereum non è una novità concettuale assoluta.
Vitalik Buterin, la mente principale dietro il grande progetto, aveva pensato a una rete garantita da validatori ben prima che nel 2015 venisse “minato” il primo blocco.
Il Proof of Stake è dunque la meta a cui Ethereum ambiva sin dalla sua nascita.
Quali i risvolti futuri? Anzitutto il Merge di Ethereum garantisce il passaggio a un meccanismo di validazione delle transazioni meno energivoro e quindi più rispettoso dell’ambiente.
In un tempo storico in cui i costi dell’energia sono saliti alle stelle, il passaggio contribuirà a ridurre la domanda globale di energia (-99,9% i consumi, equivalenti a circa l’energia annuale consumata dalla Finlandia afferma il Coindesk).
Ethereum 2.0 sarà più scalabile e promette una rete più sicura. Non va trascurata la riduzione dei costi (gas) per lo spostamento dei crypto asset sulla rete. Le commissioni di rete per spostare 0,09 ETH (circa 135 USD), ad esempio, sono precipitate a soli 0,45 – 0,54 USD rispetto ai 20 USD che occorrevano sulla precedente rete per spostare lo stesso ammontare.
Gli NFT dedicati alla compianta regina Elisabetta II
Anche la Crypto Art ha voluto rendere omaggio alla regina Elisabetta II che, con la sua morte, pone termine idealmente al “secolo lungo” (il ‘900).
A poche ore dalla sua morte, infatti, gli NFT a tema regina Elisabetta II presenti sui principali marketplace di NFT hanno iniziato a generare volumi insoliti di scambio.
Secondo l’agenzia di stampa Ansa il 12 settembre scorso, in meno di 12 ore, su OpenSea sono stati generati scambi per un valore di circa 2,7 milioni di dollari.
La collezione più corposa prende il nome di “Rip The Queen Official” con oltre 8 mila opere d’arte digitali dedicate alla regina Elisabetta II, deceduta dopo 70 anni di regno.
La collezione QueenE Dao ha invece venduto alcuni NFT al prezzo di 1.000 dollari ciascuno. Il fenomeno ha interessato anche i crypto asset dedicati alla regina, tra cui Queen Doge e Queen Elizabeth Inu, che sono stati oggetto di acquisti anomali rispetto ai volumi soliti.