- 05/08/2022
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Yolo Group ammesso alle negoziazioni a Piazza Affari
A partire da venerdì 5 agosto Yolo Group, tra i principali operatori nel mercato insurtech, potrà essere considerata a tutti gli effetti una società quotata in Borsa.
Borsa Italiana ha infatti ammesso alle negoziazioni il titolo azionario che sarĂ scambiato su Euronext Growth Milan segmento Professionale, riporta Teleborsa.
Il capitale della società è composto da 8.617.300 azioni ordinarie, il cui prezzo di collocamento è stato fissato in 3,77 euro per azione.
Nella fase di collocamento delle azioni rivolta a investitori qualificati, Yolo ha raccolto 10 milioni di euro e al contempo ha raccolto quasi tre milioni di euro dal collocamento di obbligazioni convertibili con scadenza 5 agosto 2025.
Tra i principali azionisti di Yolo troviamo Generali Italia (15,17%), Neva SGR (14,33%) facente capo a Intesa Sanpaolo, Primo Ventures SGR (11,05%), CRIF (2,98%).
Abbiamo raggiunto un traguardo importante che “testimonia l'apprezzamento degli investitori e del mercato per il nostro modello d'impresa e le sue elevate potenzialità di crescita nell'ambito delle trasformazioni in atto nel settore assicurativo”, ha affermato Gianluca De Cobelli, co-fondatore e Amministratore Delegato della società di insurtech.
Nasce in Italia FinChain, dalla joint venture Var Group e Findynamic
Il fintech cresce in Italia e una ulteriore prova giunge dalla joint venture siglata da Var Group, società impegnata nella digitalizzazione a 360 gradi delle imprese italiane, e da Findynamic, startup nata nella “fucina” del Polihub del Politecnico di Milano.
Viene alla luce dunque la societĂ FinChain, che combina le competenze nella digitalizzazione dei processi aziendali e delle filiere di Var Group e le conoscenze di FinDynamic nella tecnofinanza.
La missione affidata dalla joint venture a FinChain, è “semplificare le soluzioni e i processi di Supply Chain Finance”, per consentire alle imprese italiane di gestire in modo efficiente la liquidità , oltre che per creare rapporti di fiducia e di stabilità nella filiera, si apprende dal comunicato congiunto rilasciato dalle due società .
Nel concreto i gestionali ERP proprietari e le Business application di Var Group saranno integrate con le soluzioni proposte da FinDynamic. Le imprese clienti potranno così contare su soluzioni dedicate alla Supply Chain Finance in un periodo storico in cui le PMI vivono una complessa emergenza di cassa.
L’offerta di FinChain fornirà alle piccole e medie imprese strumenti finanziari di nuova concezione come, ad esempio, il Dynamic Discounting reinterpretato in chiave sostenibile permettendo alle PMI di ricevere una valutazione dello score ESG certificata e valida ai sensi dello standard ISO/TS 17033.
Axerve e Viceversa insieme per la crescita dello shopping digitale
Gestire un e-commerce è un'impresa impegnativa e ne sanno qualcosa gli imprenditori che hanno provato a cavalcare il trend in crescita degli ultimi due decenni.
Senza adeguati capitali, infatti, la barriera da superare già in avvio può risultare insormontabile.
Da qui l’esigenza di reperire capitali utili alla crescita dell’e-commerce.
La partnership tra Axerve e Viceversa nasce appunto per supportare la crescita dei rispettivi clienti e-commerce, fornendo loro capitali attraverso il modello revenue based.
Il Revenue based financing, infatti, garantisce finanziamenti alle imprese dello shopping digitale in base ai ricavi mensili.
Il modello non richiede la cessione del controllo del business come nel caso di un venture capital, e al contempo permette l’accesso veloce a un capitale flessibile.
La collaborazione tra le due societĂ , in concreto, permetterĂ agli e-commerce clienti di Axerve di accedere ai capitali fino a 1 milione di euro attraverso la formula ibrida che si pone a metĂ strada tra il debito e il capitale.
Il flusso finanziario garantito agli e-commerce transiterĂ sulla piattaforma dei pagamenti di Axerve, mentre Viceversa metterĂ a disposizione delle imprese dello shopping online i capitali ed anche le competenze in materia di analisi strutturata del proprio business, per investire al meglio il budget ottenuto.
Il revenue based financing è un modello di finanziamento delle imprese digitali in rapida crescita.
Nel comunicato congiunto emesso dalle due società , si stima che “il mercato globale del finanziamento basato sul fatturato raggiungerà il valore di $42 miliardi entro il 2027, con una crescita del 61%”.
Solana. Furto di criptovalute dai wallet personali degli utenti
Per l’ecosistema Solana le acque restano agitate. Gli sviluppatori della blockchain hanno scoperto un exploit nel wallet Slope da cui sarebbero stati rubati vari token riconducibili alla piattaforma, per un valore pari a 6 milioni di dollari.
Per gli utilizzatori del wallet Slope una amara sorpresa perché questo portafoglio, a differenza di altri, conserva online le chiavi private che danno accesso ai fondi.
Questo significa che la chiave per accedere a ciascun portafoglio non veniva conservata localmente dall’utilizzatore, ma in un server centralizzato.
L’attacco informatico ha permesso il furto delle chiavi dal server centralizzato e da qui gli hacker sono partiti per trafugare i token degli utenti.
Solana è una blockchain in parte simile a Ethereum, essa viene sviluppata dalla Fondazione Solana allo scopo di creare un ecosistema di finanza decentralizzata (DeFi) dove ciascun utente gestisce in autonomia le proprie finanze, contribuendo ad aumentare le sue ricchezze e quella degli altri.
Tuttavia, nonostante l’ecosistema Solana si definisca decentralizzato possono esserci degli “ingranaggi deboli” che causano spiacevoli inconvenienti all’evoluzione dell’intero ecosistema.
Solana, più in generale, continua a riscontrare problemi nel codice informatico. Questi problemi in varie occasioni avevano portato al blocco dell’intero sistema (l’ultimo il 2 giugno).
Così, a fine giugno, la Fondazione Solana aveva annunciato un aggiornamento del wallet nativo Phantom per rafforzare la sicurezza e la stabilità .
Il portafoglio MyEtherWallet rilascia l’estensione web per Polkadot
Il famoso portafoglio della rete Ethereum, MyEtherWallet (MEW), ha reso noto di aver rilasciato una estensione web per il supporto dell’ecosistema Polkadot e del suo token nativo DOT.
L’estensione per il browser denominata Enkrypt, permetterà agli utenti di effettuare transazioni economiche tra Ethereum e Polkadot senza lasciare l’applicazione.
L’iniziativa è stata supportata dal Web3 Foundation che ha sede in Svizzera, e si inserisce nel solco di un più ampio progetto di creare un web decentralizzato dove le varie piattaforme sono in grado di “dialogare” tra loro attraverso applicazioni facili da usare come Enkrypt.
“L'interoperabilità tra le blockchain è sempre stata al centro dell'attenzione degli utenti di MEW e rappresenta un passo fondamentale verso una più ampia adozione delle criptovalute”, ha affermato Kosala Hemachandra, CEO e fondatore di MEW.
Da oggi gli utenti di Ethereum e Polkadot hanno uno strumento in piĂą per accedere a entrambe le catene.