- 25/07/2018
Ciao Giacomo, che parole utilizzeresti per spiegare Moneymour ad una zia anziana?
Zia, la prossima volta che dovrai cambiare lavatrice non dovrai più spendere tutta la pensione - potrai pagarla un po’ alla volta, per esempio 30€ al mese. Il bello è con Moneymour non devi aspettare giorni per sapere l’esito della richiesta: a loro bastano pochi secondi per dirti se puoi usare il loro sistema di finanziamento, avere subito la lavatrice e ripagarla nel tempo.
Parlaci un po' di te, chi sei e come è nata l'idea di Moneymour?
Sono cresciuto in una famiglia di imprenditori: i miei nonni hanno costruito l’Hotel Garden a Praia a Mare, paesino turistico nel nord della Calabria.
La passione per l’imprenditoria mi porta a studiare business: triennale alla Bocconi, specialistica all’ESCP Europe. Nelle prime esperienze di lavoro in Vodafone, Rocket Internet e P&G ho la conferma: voglio cambiare lo status quo, preferisco responsabilità e libertà di azione alla struttura - da grande voglio fare l’imprenditore.
Inizio tra i fondatori di Mario App, in cui ho arricchito enormemente il mio bagaglio e soprattutto conosciuto Michele Giannotta, che è poi diventato il cofounder nella nostra avventura seguente: Moneymour.
Un giorno io e Michele, dovendo entrambi comprare un nuovo computer, ci siamo trovati davanti a un processo di finanziamento terribile: pessima user experience, mezzora per reperire tutti i documenti necessari ed effettuare la richiesta, poi 2 giorni di attesa. Alla fine Michele ha avuto il finanziamento, io no. E questo nonostante lavorassimo nella stessa azienda, avessimo lo stesso stipendio e fossimo entrambi calabresi.
Oltre a un risultato sbagliato – siccome alla fine sono riuscito a comprare il computer tramite finanziamento e lo sto ripagando – una user experience pessima con 2 giorni per avere una risposta.
Ma tutto questo non ci sta bene, perciò abbiamo deciso di iniziare a lavorare per cambiare la situazione. Insieme a Nicholas Parini stiamo costruendo Moneymour, con cui, utilizzando Big Data e Machine Learning, vogliamo democratizzare l’accesso al credito, rendendolo rapido, semplice e trasparente.
A chi si rivolge la vostra soluzione e che tipo di problema risolve?
Ci rivolgiamo a tutti coloro che vogliono comprare oggi e pagare in seguito, perché non hanno disponibilità finanziaria per pagare subito, o magari perché, nonostante abbiano disponibilità, ritengono conveniente dilazionare il pagamento.
L’anno scorso ho acquistato un djembé da 300€: possedevo quella somma ma ho preferito pagarlo in 12 mesi per non sentire il peso dell’acquisto.
Come sappiamo esistono già prodotti finanziari che ci permettono di pagare a rate, ma questi oggi, specialmente in Italia, hanno un problema fondamentale: necessitano di passaggi manuali per ottenere una risposta, e questo comporta che le decisioni siano sia lente - parliamo in genere di qualche giorno di attesa - sia imperfette, perché non riescono a ben contemplare modelli complessi che prendano in considerazione molti dati da molte fonti.
A che stadio di sviluppo siete del vostro progetto? da quante persone è formato Il vostro team?
Non essendo né banca né finanziaria, quindi non autorizzati dalla Banca d’Italia ad erogare finanziamenti – ma in ogni caso non avremmo capitali da prestare – abbiamo bisogno di un partner finanziario che voglia allearsi con noi e combattere la nostra battaglia. Purtroppo nel mondo bancario, tradizionalmente lento e attaccato al passato, non è facile trovare persone attente all'innovazione che condividono la nostra visione.
Da parte nostra abbiamo messo l’audacia di bussare a decine di porte, dall’altra abbiamo avuto la fortuna di trovare la banca che sta credendo in noi e con cui stiamo costruendo il servizio che intendiamo offrire ai clienti di Moneymour.
Ad oggi siamo impegnati su 3 fronti:
- strutturazione delle operazioni con la banca
- costruzione dell'algoritmo
- sviluppo dell’infrastruttura tecnologica
3 aree, 3 persone (per ora).
Io: di me ho già parlato abbastanza.
Michele Giannotta: cofounder e CTO di Moneymour, e prima ancora cofounder di Mario App.
Nicholas Parini: Head of Data Science, diversi anni di esperienza nella costruzione di modelli Machine Learning nel campo risk management tra cui frode e credito.
Ma non ci fermiamo qui: stiamo portando nel team diverse altre figure, specialmente sviluppatori e esperti in dati.
Recentemente avete preso parte a Magic Wand, il primo programma di accelerazione in Italia per le startup fintech e insurtech lanciato da Digital Magics lo consigliereste anche ad altre imprese fintech? Concretamente come vi ha aiutato?
Abbiamo partecipato al Magic Wand con un obiettivo preciso: trovare la banca che credesse in noi e volesse erogare i finanziamenti tramite interfaccia e decisione di Moneymour.
Prima di essere ammessi al Magic Wand, siamo andati in qualità di sconosciuti a bussare alle porte di diverse banche ma, salvo casi isolati, non siamo riuscito nemmeno ad arrivare a persone che avessero un qualche peso nel processo decisionale. Se vuoi costruire un business per erogare prestiti ma non hai la possibilità di erogare o qualcuno che lo faccia a posto tuo, la macchina non parte nemmeno.
È qui che diventa fondamentale il ruolo di Digital Magics, che ha creato un programma specifico per risolvere i problemi iniziali di chi vuole operare in questo difficile settore.
Nel nostro caso, ci ha aiutati a sedere al tavolo di discussione con responsabili innovazione e decisori di 10 tra banche, finanziarie, assicurazioni e istituti di pagamento più attenti all'innovazione in Italia.
Ed è proprio con una banca partner di Digital Magics che abbiamo chiuso l’accordo per finanziare i prestiti erogati tramite Moneymour.
Ci spieghi nel dettaglio come funziona Moneymour? Oltre agli ecommerce, avete altri target?
I clienti che vogliono pagare a rate con Moneymour potranno sia trovare la nostra soluzione integrata tra i metodi di pagamento negli eCommerce partner, sia iniziare il processo direttamente dalla nostra piattaforma. Una volta registrato al primo utilizzo il profilo utente, per cui saranno necessari alcuni minuti, le volte successive potranno seguire un semplice processo per cui potranno ottenere il finanziamento richiesto in pochi secondi.
Partiamo dall'eCommerce perché è un settore che conosciamo bene e perché pensiamo che qui ci sia ancora una grande distanza tra le soluzioni disponibili sul mercato e quello che si aspettano i clienti, sempre più esigenti e abituati a user experience semplici e immediate.
Nel futuro non vogliamo limitarci ai canali online: per perseguire il nostro scopo di democratizzare l'accesso al credito, dobbiamo affrontare una logica omnicanale. D’altronde il sistema che stiamo costruendo è agnostico a canali e tecnologie.
In che modo Moneymour sta cercando di differenziarsi dalla concorrenza sul mercato?
Rispetto agli attori attualmente nel mercato Italiano, Moneymour si differenzia innanzitutto per user experience: per accedere ai nostri servizi bisognerà seguire un percorso con un numero minimo di passaggi, mentre il tempo di approvazione sarà estremamente rapido.
Dall'altra parte puntiamo ad aumentare l’inclusione finanziaria, permettendo sempre a più persone di avere accesso a servizi di credito. Il nostro algoritmo decisionale utilizza informazioni arricchite, approfondisce la valutazione utilizzando dati alternativi in aggiunta a quelli tradizionali per capire se il cliente ha realmente l’intenzione e la capacità di ripagare il prestito.
Quali sono i costi associati all'utilizzo di Moneymour?
Non ci sono costi generali associati a Moneymour.
I costi possono essere eventualmente legati a un interesse sul finanziamento, ma questo sarà deciso, per ogni singola richiesta, insieme alla banca e agli eCommerce. Questi per esempio, offrendo promozioni con prodotti finanziati a tasso zero, hanno a disposizione una potente leva di marketing per veicolare i ricavi su specifici prodotti e specifiche categorie.