L'equity crowdfunding funziona: lo dicono le startup

Mamacrowd Screenshot

Nel precedente post abbiamo raccontato delle caratteristiche dell'equity crowdfunding, descritto i tratti distintivi della nostra piattaforma e presentato i valori del mercato europeo e di quello italiano. Il divario, sopratutto con alcuni paesi del continente, è grande e pare attualmente insanabile ma sul finire dello scorso anno e in questo primo scorcio di 2017 sono arrivati segnali importanti di crescita dell'intero comparto. 

Nello scorso trimestre Mamacrowd è stata la prima piattaforma italiana per ammontare raccolto e per media di partecipazione per ciascun investitore. Il merito di questi risultati è da imputarsi al successo delle startup che hanno coinvolto oltre 220 utenti con una media di 56 partecipazioni a progetto. 

Le startup

PerFrutto è la startup nata in seno all'Università di Bologna che opera nel settore della frutticoltura di precisione rendendo possibile il miglioramento della crescita dei frutti e ottimizzando la resa commerciale del raccolto: ha quadruplicato l'obiettivo minimo, raccogliendo quasi 300mila euro con un overfunding del 409%. "La campagna di crowdfunding è stato un percorso pieno di soddisfazioni, anche inattese - ha dichiarato Oreste d'Ambrosio, CFO della società. La preparazione di tutta la documentazione e la realizzazione del materiale da presentare agli investitori ci ha permesso di riflettere meglio sul nostro Business Model e sui nostri obiettivi, migliorandoli di conseguenza. La campagna ci ha permesso di raccogliere i fondi richiesti e superare abbondantemente la soglia che avevamo ipotizzato all'inizio. I fondi raccolti sono necessari alla nostra crescita, altrettanto lo sarà il contributo dei nostri investitori grazie ai loro background e network". 

Da citare anche i successi di Parterre, con il 137%, e di Felfil, con il 239%: le due startup, che hanno raccolto rispettivamente 137mila e 120mila euro, sono innovative protagoniste nei settori app mobile/data analysis e stampa 3D. La prima aiuta i brand e gli editori TV a raccogliere ed elaborare dati dal pubblico in tempo reale; la seconda ha messo a punto un estrusore che rende la stampa 3D più economica e sostenibile attraverso il riutilizzo di scarti plastici o pellet industriali.

"L'esperienza con il crowdfunding è stata superiore alle nostre aspettative. Non solo perché abbiamo raggiunto il tetto di raccolta che ci eravamo prefissati, ma anche per la rete di nuove relazioni che si è creata con alcuni dei nuovi investitori" ha dichiarato a fine offerta Maurizio De Gregorio, CEO di Parterre. 

Mentre Fabrizio Mesiano, alla guida del team di Felfil: "Sebbene non fossimo nuovi ad esperienze di crowdfunding, questa dell'equity rappresentava per noi un'incognita importante. Abbiamo deciso di intraprendere questa strada date le difficoltà a reperire capitale di rischio in fase early stage. Grazie alla campagna di equity crowdfunding abbiamo rafforzato la proposta di business grazie alla fiducia dei 57 investitori. Attraverso questo primo round di investimento sarà possibile far fronte ad un nuovo batch di produzione, e investire delle risorse in marketing e comunicazione per diffondere al meglio il nostro prodotto".

E poi Scuter, società romana che propone un mezzo a tre ruote elettrico pensato in ottica sharing destinato a rivoluzionare la mobilità dei grandi centri urbani, ha raggiunto i 240mila euro di raccolta chiudendo la propria esperienza a 160%. "Il risultato è andato ben oltre le nostre aspettative raccogliendo più di una volta e mezzo il nostro obiettivo. Questo ci permetterà di avviare la produzione dei veicoli e soddisfare la domanda di servizi di mobilità che ci è stata avanzata da diverse aziende", le parole di Gianmarco Carnovale, CEO di Scuter, a cui segue Gabriele Carbucicchio, CFO della startup:"Un trampolino di lancio verso il debutto di un servizio innovativo su cui crediamo particolarmente. Siamo contenti del consenso, segno che il progetto è credibile e motivo di orgoglio per noi che in meno di due anni siamo arrivati ad un prodotto innovativo partendo da un foglio bianco". 

L'equity crowdfunding come volano di business

Queste esperienze testimoniamo l'importanza della nostra collaborazione con un'importante rete di partner esperti, riesce a proporre online progetti promettenti e già validati. Senza il supporto di acceleratori e incubatori certificati non saremmo in grado, in autonomia, di monitorare l'evolversi dell'intero settore e analizzare a fondo tutte le startup pronte per l'esperienza del crowdfunding. Questo è senza dubbio uno degli aspetti distintivi della nostra attività, premiata nel tempo dalla community di investitori e dai nuovi utenti che continuamente si affacciano all'equity.

Leggendo le dichiarazioni emerge come, oltre agli ottimi risultati di finanziamento ottenuti, queste avventure siano un grande volano anche a livello di business: la visibilità di cui godono le startup durante i mesi di campagna porta in dote un tangibile allargamento della base utenti/clienti, incrementando le vendite e la rete di papabili partner. Lo dimostrano le startup, lo dicono i numeri. 


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Dario Giudici

co-founder & CEO @ SiamoSoci and Mamacrowd.com

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