- 16/01/2018
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L'area Asia-Pacifico è ora il campo di prova più importante del mondo per la tecnologia applicata al settore immobiliare. In questa area si trovano attualmente circa 180 startup proptech, che hanno raccolto circa 4,8 miliardi di dollari di finanziamento dal 2013, secondo il recente rapporto "Clicks and Mortar: The Growing Influence of Proptech" prodotto da Jones Lang LaSalle (JLL). Entro il 2020, i finanziamenti nel settore proptech di quest'area avranno raggiunto i 4,5 miliardi di dollari l'anno.
Sulle tecnologie "dirompenti" sono state fatte profonde riflessioni dagli azionisti immobiliari e del settore delle costruzioni riuniti al primo Summit PropertyGuru Asia Real Estate, che si è tenuto lo scorso novembre al Sands Expo and Convention Center di Singapore.
"il motivo per cui siamo così impegnati nell'innovazione è che analizziamo i numeri", ha detto il relatore del summit John Leslie Millar, capo dello sviluppo strategico di Ananda Development, il promotore thailandese pluripremiato la cui strategia di innovazione UrbanTech ha riscosso larghissimi consensi. "L'età media di un'azienda compresa nella lista Fortune 500 nel 1936 era di 90 anni; ora è scesa a meno di 15 anni. Il 50% delle aziende che erano nell'elenco Fortune 500 nell'anno 2000 non esistono più".
I leader del settore immobiliare dovranno arrendersi a questi cambiamenti di paradigma - e anche in fretta, ha avvertito Millar. "Non importa se all'interno della tua organizzazione introduce gradualmente processi innovativi o abbracci l'innovazione in toto. Il cambiamento c'è. O sarai tu a cavalcarlo o ne sarai sopraffatto".
Sette tecnologie da considerare
1) Blockchain
Nel corso del 2017 si sono sviluppate sempre più iniziative imprenditoriali che cercano di creare un caso d'uso della blockchain applicato al settore immobiliare. Questa tecnologia è in grado di rivoluzionare le transazioni immobiliari in quanto mantiente un registro delle transazioni vincolante e completamente indistruttibile, che elimina del tutto le terze parti. Questa tecnologia rivoluzionaria è davvero necessaria per questo settore con elevati livelli di opacità. "La blockchain aggiungerà liquidità al mercato immobiliare - ha detto Jack Fitzegarld, fondatore di Disrupt Property. Ci consentirà di effettuare le transazioni in modo diverso all'interno di mercati caratterizzati da una minore regolamentazione". La capacità della blockchain di rendere trasparenti le transazioni immobiliari suggerisce nuove formule societarie nel settore immobiliare in termini di partecipazioni, stando a Darvin Kurniawan, CEO della startup REIDAO con sede a Singapore. "Vogliamo creare un nuovo modello in cui sia la comunità, intesa come gruppo, a possedere proprietà e a condividerne l'utilizzo - ha affermato. Se siamo amici, possiamo utilizzare la proprietà degli altri perché ci fidiamo l'uno dell'altro. Cosa succede se lo facciamo attraverso la blockchain, rimuovendo la fiducia come problema, rendiamo possibile la condivisione della proprietà anche con persone al di fuori del nostro gruppo di amici?". Anche la piattaforma di crowdfunding immobiliare Housers, già attiva in Italia ha dichiarato in una recente intervista, che sta lavorando per portare il "mattone sulla blockchain".
2) Criptovalute
Parte integrante della rivoluzione blockchain sarà la crescente adozione di criptovalute. Il registro catastale di Dubai ha appena annunciato la sua criptovaluta, come Singapore attraverso il rivoluzionario progetto Ubin - l'esperimento dell'Autorità Monetaria di Singapore in materia di distributed ledger technology (DLT). Alimentato da blockchain, rende automatici i pagamenti in criptovaluta. "Le criptovalute sono ovviamente uno degli spazi più caldi nel settore immobiliare in questo momento - ha sostenuto Julian Kwan, fondatore di InvestaCrowd - lo stiamo osservando molto da vicino". Pagando in bitcoin, ethereum o in qualsiasi altra criptovaluta che ha recentemente guadagnato popolarità, gli acquirenti di immobili si sbarazzano di avvocati, atti notarili e altri intermediari, accelerando notevolmente i trasferimenti di risorse. Poiché le criptovalute non sono vincolate da tassi di interesse specifici per paese e dai costi di transazione, facilitano anche le transazioni transfrontaliere.
3) Internet of Things (IoT)
I promotori immobiliari in Asia arredano sempre più spesso le proprietà con elettrodomestici e dispositivi "intelligenti", sopratutto quelli in grado di consentire un controllo da remoto attraverso interfacce mobili."Internet of Things è solo un altro termine per indicare sensori interconnessi" - ha affermato Fitzgerald. Come fonte di ispirazione, i promotori immobiliari fanno riferimento a The Edge, l'edificio più intelligente del mondo. La struttura di 15 piani ad Amsterdam è dotata di ben 28.000 sensori, che consentono di rilevare e rispondere ai cambiamenti di temperatura, umidità, illuminazione, ventilazione e altre variabili ambientali. The Edge è anche un edificio a energia zero, visto che produce il 102% del suo fabbisogno energetico, fatto che lo mette sotto i riflettori da parte dei sostenitori della sostenibilità in tutto il mondo. "Adoro The Edge Building - ha dichiarato Chungha Cha, fondatore della società non profit Re-Imagining Cities. "Se gli edifici come The Edge non fossero l'eccezione, ma la regola, i promotori immobiliari potrebbero godere di importanti entrate aggiuntive".
4) Geolocalizzazione
Attraverso la tecnologia oggi, la localizzazione e la mappatura degli edifici diventano sempre più avanzate. Le mappe non sono più solo mappe. Gli indirizzi ora comprendono un elenco di dati e attributi, come le tipologie di edifici, i valori di vendita, i rischi naturali e i punti di interesse. Ananda Development, ad esempio, sfrutta il tesoro di dati che fornisce Bangkok, città che ha il più alto numero di utenti Facebook rispetto a qualsiasi altro luogo sulla terra. Il promotore immobiliare può infatti utilizzare i POI (punti di interesse) generati dagli utenti dei social media e collegarli, tramite algoritmi, ai dati di spesa dei consumatori disponibili al pubblico. Il risultato di questo incrocio consente ai promotori di effettuare valutazioni e previsioni più accurate su quanto guadagno si possa avere da un determinato appezzamento di terreno."Possiamo anche pagare di più perché comprendiamo il valore di un appezzamento di terra meglio dei concorrenti o perché i concorrenti bloccano il loro capitale in terreni che non possono vendere - ha detto Millar -questo è un esempio di come i dati ci diano un vantaggio competitivo".
5) Droni
Uno dei principali strumenti per i promotori e i portali immobiliari è l'utilizzo dei droni per la fotografia. PropertyGuru, ad esempio, utilizza veicoli aerei senza equipaggio per catturare immagini a 360 gradi da varie altezze di edifici, offrendo agli acquirenti di immobili rappresentazioni impeccabili delle viste che possono aspettarsi dai loro futuri appartamenti. Questa proptech asiatica, inoltre, utilizza droni per filmare video di quartieri emergenti e in attesa di importanti migliorie infrastrutturali."La maggior parte dei promotori oggi è abbastanza intelligente da creare riprese eccezionali in modo da invogliare i propri potenziali clienti all'acquisto" - ha dichiarato Hari Krishnan, CEO di PropertyGuru.
6) Realtà aumentata e virtuale
La realtà aumentata e virtuale è esemplificativa della misura in cui la tecnologia può aiutare a eseguire le transazioni in ambito immobiliare. L'ampia varietà di dispositivi VR disponibili ha consentito ai compratori di venire virtualmente trasportati nelle proprietà dei loro sogni, in alcuni casi ancora prima che vengano costruite."Immagina un compratore di Hong Kong che guarda una proprietà a Londra - ha osservato Shailesh Rao, attuale direttore di JLL, dopo un passato in Google e Twitte - penso che ci sia un'incredibile opportunità per la realtà aumentata: può permettere di sostituire la presenza fisica e potenziale l'acquisto online".
7) Big data
Con i big data, le aziende possono vedere i profili degli acquirenti, i loro interessi e prendere decisioni più consapevoli nell'approcciare la potenziale clientela. Le tecnologie alla base dei marketplace, non sono molto diverse da quelle già in uso da parte di Netflix o Uber, saranno in grado di mettere in connessione compratori e venditori nel mercato immobiliare basandosi su un'analisi dei dati più completa. Una startup della Silicon Valley, Opendoor, nata lo scorso anno ha già destabilizzato in parte il settore immobiliare americano basandosi proprio su questo principio: un potenziale acquirente entra nel sito di Opendoor e inserisce il suo indirizzo, il sito gli risponde entro 24 ore con un'offerta vincolante. "Questo processo è tutto basato sull'accuratezza e completezza dei dati di Opendoor - ha affermato Fitzgerald - questo è il tipo di innovazione che i big data consentono di fare alle imprese".
Questo post è la traduzione dell'articolo 7 proptech trends to watch out for in 2018.