Klarna e Finom semplificano le fatture: intervista ai protagonisti

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Presentati

Francesco Passone

Sono il Country Manager per l’Italia, nonché responsabile dei team di Solutions&Delivery di Klarna a livello globale. Lavoro in Klarna da 7 anni, dove ho ricoperto diversi incarichi in diverse sedi. Recentemente sono stato il responsabile del lancio sul mercato spagnolo e su quello italiano. In precedenza ho lavorato in PAY.ON/ACI Worldwide, guidando a livello globale il team di consulenza sull’e-commerce, che si occupa di pagamenti e strategie di gestione delle frodi per importanti retailer e istituzioni finanziarie di tutto il mondo.

Antonio La Mura

Ho 32 anni, di cui una buona parte passati in ambito fintech, tra Banca Sella e il Fintech District di Milano. Mi sono occupato in prima persona di far crescere il Fintech District, lavorando come business development manager. Sono il Country Manager in Italia per FINOM dal 2019, cioè dal primo giorno in cui la startup è arrivata qui da noi. Il mondo startup e l’innovazione imprenditoriale mi affascinano da sempre, tanto che negli anni ho seguito diversi progetti imprenditoriali di giovani imprenditori in settori diversi, dal turismo all'agricoltura, aiutandoli nella creazione del loro business e nella strategia di crescita.

Quale problema risolve la tua realtà?

Francesco Passone

Klarna - leader globale nei servizi di pagamento, bancari e di shopping - vuole essere un vero partner di crescita per i brand in Italia e nel mondo. Ogni giorno aiutiamo oltre 250.000 merchant in tutti i mercati ad aumentare il volume medio degli ordini, i tassi di conversione e, in ultima analisi, i ricavi fornendo ai consumatori un’esperienza di pagamento fluida. L’integrazione di Klarna nelle piattaforme dei merchant permette di offrire agli utenti una modalità di pagamento comoda, semplice e sicura, oltre a una shopping customer experience davvero smoooth.

Antonio La Mura

FINOM è una piattaforma di servizi finanziari per professionisti e imprese, che vuole semplificare l’attività amministrativa, finanziaria e burocratica di qualsiasi attività. Partendo dalla fatturazione elettronica, abbiamo creato una soluzione integrata che offre servizi tradizionalmente appartenenti a software o operatori diversi, ma che in realtà sono estremamente connessi fra di loro. Il nostro obiettivo è facilitare la vita e il lavoro di professionisti e imprenditori, a partire da un’esperienza di utilizzo semplice e immediata.

La partnership con Klarna è un esempio di quello che intendiamo con soluzione integrata: il servizio di AIS e PIS consente al cliente di ricevere pagamenti più velocemente e permette anche di riconciliare fatture e pagamenti nel minore tempo possibile. Così facciamo risparmiare tempo ai nostri clienti. D’altronde il tempo è denaro!

Raccontaci i motivi di questa partnership e perché ritenete sia importante per le PMI italiane?

Francesco Passone

Klarna è approdata sul mercato italiano lo scorso ottobre con il lancio della soluzione ‘Paga in 3 rate’ nel pieno del boom dell’e-commerce. Infatti, secondo l’Osservatorio eCommerce B2C del Politecnico di Milano lo scorso anno gli acquisti di prodotti online hanno registrato il giro d’affari più alto di sempre in Italia: 23,4 miliardi di euro. In questo contesto caratterizzato da un forte impulso alla digitalizzazione - soprattutto per le PMI - e allo shopping virtuale, la semplificazione dei processi di gestione, di fatturazione e dei flussi di cassa rappresenta una leva chiave per massimizzare la propria competitività in un mercato vasto, in forte crescita ma con ancora parecchio potenziale inespresso.

Klarna lavora al fianco delle aziende supportandole nell’affrontare questa fase di forte cambiamento e nell’indirizzare al meglio le richieste degli utenti in continua evoluzione.

Antonio La Mura

Abbiamo notato che una delle principali frustrazioni per professionisti e imprenditori è quella relativa al monitoraggio e al sollecito dei pagamenti, sia in uscita che in entrata. Per questo abbiamo deciso di creare funzioni dedicate alla gestione di questo particolare aspetto della loro attività. Inoltre, ci siamo resi conto che nella maggior parte dei casi i ritardi nel saldare una fattura non derivano dall’intenzionalità di un cliente che non vuole pagare, ma dal tempo necessario a “organizzare” il pagamento.

Ad esempio per accedere al proprio conto, riportare i dati del cliente nel proprio internet banking, l’importo, sperare che tutti i dati siano corretti e che la conferma vada a buon fine. Nel mondo frenetico in cui viviamo oggi anche questi minuti sono preziosi. Per questo abbiamo deciso di collaborare con Klarna per migliorare quanto più possibile l’esperienza di pagamento e renderla un flusso omogeneo da gestire in pochi click, come una transazione di carta di credito per i bonifici.

Quali suggerimenti utili ti senti di offrire agli imprenditori per ridurre i ritardi nei pagamenti?

Antonio La Mura

Il mio primo suggerimento riguarda un aspetto non tecnologico: creare un rapporto di fiducia con i propri clienti per instaurare una collaborazione commerciale in buona fede. È un aspetto fondamentale e va al di là degli strumenti utilizzati per la riscossione dei pagamenti, che sono però un validissimo aiuto. Infatti, una volta instaurato il legame di fiducia, è la tecnologia a giocare un ruolo fondamentale.

È necessario mettere a disposizione del cliente le modalità e gli strumenti che rendono l’esperienza di pagamento quanto più semplice possibile. Spesso anche solo dei banali errori nei dati forniti fanno perdere giorni o settimane nei rapporti commerciali, con il rischio di appesantire il flusso di cassa di un’attività.

In che modo Klarna può aiutare le banche ad essere in linea con quanto stabilito dalla normativa PSD2?

Francesco Passone

La propensione di Klarna all’innovazione non si limita all’area tecnologica o all’attento monitoraggio dei trend di mercato, ma è fortemente pervasiva dell’intero modello di business, toccando quindi anche la compliance regolamentare. Klarna è da sempre attenta a seguire l’evoluzione e l’aggiornamento di normative e direttive e a recepirle, al fine di rappresentare per i propri partner un facilitatore e un consulente prezioso anche in questo ambito.

Non fa quindi eccezione la Direttiva europea sui Sistemi di Pagamento e l’attenzione dell’azienda nei confronti della sicurezza si conferma molto forte: i dati gestiti da Klarna vengono, infatti, trasmessi in conformità con le tecniche di crittografia e autenticazione forte ampiamente accettate nel settore. Vantando un’esperienza decennale in questo settore, offriamo anche una piattaforma di open banking che può essere utilizzata da banche e altri istituti finanziari.

Dopo questa integrazione volta a semplificare la fatturazione delle PMI, quali altre integrazioni dobbiamo aspettarci in casa Finom?

Antonio La Mura

La nostra piattaforma è in continua evoluzione: il prossimo step sarà l’integrazione con un partner bancario internazionale per offrire ai nostri clienti italiani un conto di pagamento aziendale perfettamente integrato con l’esperienza di fatturazione e di gestione dei pagamenti con Klarna. Per noi è un’evoluzione naturale, visto che offriamo già il servizio di business banking in altri mercati, come Francia e Germania.

Cosa serve per far crescere l'ecosistema fintech in Italia?

Francesco Passone

In Italia il fintech si sta affermando rapidamente, catturando l’attenzione sia del mondo retail sia, in misura sempre maggiore, degli investitori. Nel 2020, nonostante la pandemia da Covid-19, l’ecosistema fintech italiano ha mostrato forti segni di resilienza: i dati del report ‘FinTech waves – The italian FinTech ecosystem’ di EY e del Fintech District, infatti, rivelano che l’anno scorso sono stati raccolti ben 90 milioni di euro circa. Un dato lontano dai numeri del 2019, ma comunque importante.

Anche in Italia, quando si parla di fintech è necessario concentrarsi sulle esigenze del mercato: flessibilità, velocità, tecnologie all’avanguardia e personalizzazione sono sicuramente le chiavi del successo. Asset fondamentali che trovano realizzazione in prodotti e servizi finanziari innovativi, sviluppati con l’obiettivo di intercettare i trend e anticipare i bisogni degli utenti, che spesso non trovano risposte adeguate negli istituti convenzionali.

Antonio La Mura

Credo che qualsiasi iniziativa di portata nazionale debba oggi essere allineata alle iniziative europee, se si intende davvero dare un boost alla crescita del nostro ecosistema. Non sono sempre un sostenitore della deregolamentazione, ma dobbiamo essere consapevoli che spesso le realtà italiane si trovano barriere all’ingresso sul mercato nazionale più alte di quelle che un operatore estero trova volendo entrare in Italia. Questo crea uno scenario competitivo sfavorevole alle iniziative imprenditoriali italiane. Credo sia il problema principale su cui lavorare.

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