- 30/01/2018
Il 26 giugno 2017, viene lanciata l'ICO e pubblicato il white paper di EOS.IO, una piattaforma open source per applicazioni decentralizzate scalabili. La sua blockchain funziona come una piattaforma di smart contract e permette di implementare e sviluppare DApp (Decentralized Application) e società autonome completamente decentralizzate.
Il Team
Il primo aspetto di rilievo da analizzare è il team di sviluppatori. Il software di EOS.IO viene sviluppato interamente da block.one, una società fondata nel 2016 con sede a George Town nelle isole Cayman. All'interno di questa società vi sono alcune figure particolarmente note nel panorama blockchain.Tra tutti, spunta il CTO di block.one Daniel Larimer, principale ideatore e sviluppatore di BitShares, co founder di Steemit, la prima piattaforma di social media basata su blockchain e ideatore di concetti come Delegate Proof of Stake e Decentralised Autonomous Corporations.
Cos'è EOS.IO?
Il software EOS.IO introduce una nuova architettura blockchain progettata per abilitare il ridimensionamento verticale e orizzontale delle DApp. Questo è possibile creando un sistema operativo che permette a chiunque di costruire delle applicazioni all'interno di EOS.IO. Per rendere possibile questa funzionalità il software fornirà account, autenticazione, database, comunicazione asincrona e pianificazione e progettazione di applicazioni su centinaia di core e cluster (insieme di computer connessi tramite una rete) di CPU.
Il risultato sarà un sistema tecnologico che grazie a una nuova architettura blockchain potrà sostenere milioni di transazioni al secondo, eliminare le commissioni dell'utente e consentire una distribuzione semplice e rapida delle applicazioni decentralizzate.
Delegate Proof of Stake (DPoS)
Il software EOS.IO utilizza come sistema di consenso il Delegate Proof of Stake. Questo sistema è un'evoluzione del Proof of Stake (PoS), sviluppato per arginare gli elevati costi energetici richiesti dal Proof of Work (PoW).
La differenza principale con la Proof of Stake è che se quest'ultima per validare una transazione richiede l'approvazione dell'intero network con il DPoS è necessaria solamente una parte della rete. Perché una transazione venga convalidata, è sufficiente che un numero delegato di nodi la approvi, votandola. Tramite questo algoritmo di consenso, i possessori dei token della blockchain scelgono i creatori dei blocchi attraverso un sistema di approvazione continua. Ogni partecipante della rete può prendere parte alla creazione dei blocchi proporzionalmente ai voti ricevuti. La selezione deterministica dei produttori di blocchi permette che le transazioni possano essere confermate mediamente in un secondo.
Un esempio concreto di come si crea un delegato: se A vota B come delegato con 5 coin (ogni coin vale un voto), mentre C vota D con 20 coin, allora il sistema rileverebbe che D è il nuovo delegato per validare le transazioni.
Il vantaggio principale di questa forma di consenso è la scalabilità. Diventa chiaro che utilizzando questo tipo di consenso le quantità di transazioni validabili in un secondo all'interno della rete sarebbero nettamente più elevate rispetto al PoW e al PoS.
Il token EOS
I token EOS sono compatibili con gli ERC-20 distribuiti sulla blockchain di Ethereum. Sono distribuiti dal lancio del progetto e saranno rilasciati per 341 giorni fino all'operatività di EOS.IO, prevista per l'1 giugno 2018. In totale verranno rilasciati 1 miliardo di token. I gettoni sono stati divisi in tre parti: 200 milioni di token sono stati rilasciati i primi quattro giorni del lancio dell'ICO, 100 milioni di token sono in possesso di block.one e non potranno né essere venduti né essere distribuiti su alcuna rete Ethereum, i restanti 700 milioni saranno rilasciati in 350 blocchi, ciascuno contenente 2 milioni di token e della durata di 23 ore. Il token EOS, di per sé, non ha nessuna funzionalità, attributo o suo al momento.
I prossimi passi
A dicembre è stato rilasciato Dawn 2.0 e la Testnet di EOS.IO, che permetterà fin da subito di sperimentare il funzionamento della blockchain, di costruire le prime DApp e testarle in un ambiente pubblico in totale sicurezza. Dawn 2.0, la versione alpha del software, è la seconda fase del progetto previsto nella roadmap. Al suo interno sono state implementate svariate funzionalità che permetteranno al sistema di raggiungere i goal prefissati per il primo giugno 2018.
Le aspettative nei confronti di questo progetto sono molto alte, e quindi i problemi lungo il percorso potrebbero essere tanti. Tuttavia, il progetto EOS permetterà delle funzionalità che nessun'altra piattaforma oggi può fornire. Se la scalabilità, la flessibilità e la facilità di utilizzo si pongono come gli obiettivi core, la capacità di permettere ad ogni individuo di sviluppare, pubblicare e governare le DApp in maniera decentralizzata e trasparente sembra sicuramente uno degli aspetti più interessanti.
Daniel Larimer descrive così il loro progetto "Stiamo creando EOS per permettere a ciascuna persona di avere gli strumenti per creare e costruire il futuro della nostra società insieme. Spero la blockchain possa rendere la società più libera e prospera nei prossimi dieci anni."