Intervista a Mario Bortoli di Euclidea. La gestione patrimoniale è online.

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Abbiamo intervistato Mario Bortoli, CEO di Euclidea e con un lungo passato nelle società di gestione del mondo Intesa Sanpaolo, già responsabile delle gestioni multimanager di Fideuram Investimenti sgr e prima in Eurizon Alternative Investments.

Ciao Mario, chi è il vostro cliente tipo?

Si tratta di persone dalle caratteristiche abbastanza eterogenee ed è quindi difficile parlare di "cliente tipo" secondo le classiche categorie socio-demografiche. La maggioranza è costituita da uomini di 45-50 anni residenti nel Nord Italia, ma abbiamo anche una nutrita rappresentanza di donne e persone più e meno giovani come anche di altre aree geografiche. Alcuni sono molto "digitalizzati" altri preferiscono interagire con noi direttamente fissando degli incontri. Circa la metà dei clienti ha scelto di investire importi che variano dai diecimila a trentamila euro, così come altri ci hanno affidato patrimoni decisamente importanti, superiori a un milione di Euro. La maggioranza ha una propensione al rischio media, ma sono numerosi quelli che hanno scelto portafogli dal profilo più aggressivo. C'è pero una caratteristica che accomuna tutti i nostri clienti: la grande attenzione alla qualità dell'investimento e ai costi contenuti che Euclidea garantisce. 

Dal punto di vista del costo del servizio come vi posizionate?

Offriamo un servizio con commissioni all'incirca dimezzate rispetto alla media di mercato. Le commissioni di gestione variano a seconda del patrimonio dato in gestione, da 0,70% per un investimento pari a 10 mila euro fino ad un minimo di 0,40% per importi superiori al milione. Per tenere bassi i costi complessivi e garantire massima trasparenza, abbiamo scelto di non avere commissioni di entrata, di uscita, di trading, né - sopratutto - commissioni di performance. Da sottolineare anche che le commissioni non dipendono dalla natura o dal rischio dell'investimento: i portafogli più aggressivi ed esposti ai mercati azionari costano esattamente come quelli più prudenti. Euclidea non ha quindi nessun interesse ad orientare i propri clienti su portafogli più aggressivi solo perché ci guadagna di più: con la nostra scelta abbiamo eliminato alla radice un conflitto di interesse che affligge la maggior parte degli operatori. 

In quali tipologie di strumenti investite?

Investiamo in ETF e fondi, questi ultimi di tipo sia attivo che passivo e sempre in classe istituzionale; in questo modo possiamo garantire sempre al cliente la migliore qualità al minor costo possibile. La selezione dei fondi/ETF viene fatta nell'esclusivo interesse del cliente, in quanto non riceviamo alcun incentivo economico al collocamento da parte delle società di gestione. Per scegliere i migliori fondi/ETF per ogni area di mercato e strategia di investimento, abbiamo sviluppato una serie di sofisticati algoritmi proprietari che costituiscono indubbiamente uno degli elementi distintivi della nostra società; a ciò aggiungiamo poi la nostra lunga e profonda esperienza di selezionatori di fondi e mandati istituzionali. 

Offrite soluzioni standardizzate uguali per tutti oppure personalizzate la vostra consulenza in funzione del profilo di rischio?

Le offerte che proponiamo al cliente sono altamente personalizzate. Attraverso un'accurata profilazione, per ogni singolo cliente determiniamo gli obiettivi dell'investimento, il suo profilo di rischio, la situazione patrimoniale reale e la sua conoscenza ed esperienza finanziaria. A seguito di ciò viene assegnato al cliente un portafoglio personalizzato, costruito su misura in base alle sue esigenze e caratteristiche. Per i clienti che lo desiderano vi è poi la possibilità di personalizzare ulteriormente il portafoglio, arrivando fino a 22 diverse soluzioni di investimento. 

Qual è il capitale minimo richiesto per iniziare a investire con Euclidea?

Il capitale minimo è di 10 mila Euro. 

Perché scegliere proprio voi? Cosa vi differenzia dai competitor?

Volendo sintetizzare al massimo, Euclidea si caratterizza per soluzioni d'investimento di alta qualità a costi contenuti; un binomio reso possibile dal connubio tra esperienza e tecnologia.

La bassa soglia minima d'investimento ci consente di aprire a un pubblico più ampio il mondo degli investimenti di qualità, offrendo quindi quasi a tutti un servizio di gestione patrimoniale tradizionalmente riservato a clienti con capitali iniziali molto elevati. Non dimentichiamo infatti che qualunque somma il cliente scelga di investire ha per lui un importante valore; garantire a tutti una gestione di pari qualità significa per noi prenderci cura non solo dei suoi risparmi, ma di quello che, insieme ad essi, ha investito.

Ultimo, ma non meno importante, siamo totalmente indipendenti. Ciò garantisce a chi sceglie di investire con Euclidea che qualunque decisione rispetto agli investimenti presi e ai prodotti inseriti in portafoglio, sarà presa nel suo totale interesse. In Euclidea siamo infatti remunerati solo dai nostri clienti e non da società terze. 

Prospettive di fatturazione? E di break-even? Eventuali aperture ad altri soci?

I nostri piani prevedono il raggiungimento del break-even nel 2020. Non abbiamo in programma di ricorrere a finanziamenti esterni, tuttavia siamo aperti a valutare questa opportunità nel contesto del lancio di iniziative che possano accelerare significativamente la nostra crescita.

Possono investire anche cittadini stranieri?

Dipende dai casi. Un cliente straniero, ma residente in Italia e con conto bancario italiano può aprire un conto in Euclidea. Allo stesso modo anche cittadini italiani, residenti all'estero, possono diventare clienti di Euclidea se possiedono un conto corrente italiano.

Come impatterà la MIFID II sul settore, qual è la vostra visione?

La MiFID 2 è a favore del cliente, che potrà finalmente avere visibilità più dettagliata e chiara in merito ai costi dei propri investimenti e sentirsi quindi maggiormente tutelato rispetto alle proposte finanziarie che il consulente suggerisce. Questa è senza dubbio una brutta notizia per quelle realtà che hanno approfittato dell'opacità che ha caratterizzato alcune parti del nostro settore fino a pochi mesi fa. Alcuni stanno accettando questa sfida, ma c'è anche chi sta cercando i mezzi e i modi necessari a perpetuare questo stato di opacità delle informazioni. Sta a noi e a tutti quegli operatori che invece fanno della trasparenza il proprio cavallo di battaglia, fare della buona informazione verso i risparmiatori e aiutarli a comprendere meglio i vantaggi e i diritti di cui, dal 3 gennaio, godono. Ognuno di noi va responsabilizzato rispetto a questo tema, che può rappresentare un netto spartiacque tra il passato e il futuro del risparmio gestito. 

Perché l'Italia è ancora un paese così bancarizzato nonostante il processo di digitalizzazione e gli scandali?

Il processo di digitalizzazione dei servizi finanziari è sicuramente di una portata non indifferente, ma serve tempo affinché possa effettivamente entrare nelle abitudini quotidiane delle persone e affinché queste sentano di potersi fidare fino in fondo. Se pensiamo all'e-commerce, ad esempio, c'è voluto anche lì diverso tempo affinché questo diventasse un'abitudine quotidiana e consolidata. La fiducia nelle abitudini e il timore del nuovo giocano sicuramente un ruolo importante, sopratutto in un settore dove, tramite un click, non acquisto una semplice maglietta, ma, ad esempio, trasferisco somme di denaro. 

In che misura i sistemi automatizzati possono "mandare in soffitta" i consulenti in carne e ossa?

Crediamo che le due tipologie di servizio, digitale e umano, non siano da intendersi come uno l'alternativa dell'altro, ma che rispondano ad esigenze precise e diverse. Il digitale è ideale per il risparmiatore esperto e con esigenze finanziarie relativamente semplici; mentre il servizio umano è ideale per chi ha patrimoni complessi da gestire e/o preferisce mantenere un contatto, appunto, umano. Secondo noi la componente umana e la componente digitale rimangono ugualmente rilevanti e l'aspetto più importante, in questo caso, è far si che il cliente possa scegliere con coscienza e consapevolezza ciò che è meglio per lui. È proprio per andare incontro a queste diverse esigenze che Euclidea ha scelto di offrire alla clientela diverse opzioni: esperienza "digitale pura", digitale assistita da un Customer Care professionale o, molto presto, il supporto di un Wealth Manager dedicato. 

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