Intervista ai fondatori di LoanXchain. Il futuro del credito passa dalla blockchain.

LoanXchain

Oggi vi presentiamo l'intervista a Mattia e Maura, fondatori di LoanXchain. LoanXchain è il primo marketplace secondario multilaterale per il credito basato su tecnologia blockchain.  

LoanXchain si propone come piattaforma che facilita l’incontro tra domanda e offerta di prestiti, semplificandone la circolazione grazie alla trasformazione del credito in asset digitale e all’automatizzazione di processi di due diligence, vendita e post vendita attraverso gli smart contract. 

Ciao Mattia e Maura, come vi siete avvicinati al fintech?

Abbiamo esperienze diverse, ma centrali per LoanXchain e incentrate sulla finanza, il credito e l’innovazione. Mattia è il digital native, per cui non c’è soluzione di continuità tra il fintech e il mondo finanziario tradizionale, il primo lavoro in una fintech di Chicago e la capitalizzazione di quell'esperienza nell'amore per l’innovazione e lo sguardo rivolto ai servizi finanziari del domani. Maura è invece l’innovator e startupper ante litteram, da sempre la sua carriera ruota attorno alla tecnologia e all’innovazione, molto prima che queste fossero un hot topic. Ha sempre amato il design thinking e criticato chi rimane attaccato al business as usual indipendentemente dal mondo che cambia. 

Raccontateci un po' di come nasce LoanXchain e come ognuno ha contribuito al progetto

LoanXchain nasce alla fine del 2017, dalla contaminazione delle esperienze di Mattia e Maura. Mattia ha contribuito con l’idea di applicare la blockchain alla digitalizzazione del credito per facilitarne la circolazione e di ridurne la distanza con il mondo degli strumenti finanziari, che da anni è completamente digitalizzato e può far leva su analisi quantitative, dati standardizzati e software che facilitano l’incontro tra domanda e offerta. Maura ha invece contribuito con la sua grande esperienza nel settore bancario e creditizio e con la capacità di individuare i trend che stanno ridisegnando il far banca e il far credito nel dopo crisi, per rispondere con LoanXchain ai bisogni e alle esigenze degli intermediari creditizi di oggi e di domani. 

Cosa è LoanXchain e come funziona? 

LoanXchain è il primo marketplace secondario multilaterale per il credito digitalizzato e basato su tecnologia blockchain. LoanXchain innova la struttura di mercato, oggi bilaterale, connettendo direttamente i player tradizionali, quali banche, intermediari creditizi specializzati, fondi di credito e assicurazioni, con i player fintech, quali peer-to-peer lender e challenger bank, in un unico marketplace multilaterale. Questo elimina i costi dei middlemen e aumenta la liquidità e la trasparenza del mercato.

LoanXchain sfrutta le più recenti tecnologie, in primo luogo blockchain e smart contract, ma anche AI e big data, per trasformare i crediti in asset digitali e automatizzare parte dei processi di due diligence, di vendita e di post vendita. Questo riduce sensibilmente i tempi e i costi delle transazioni ed apre il mercato agli operatori di ogni dimensione, grande e piccola. 

LoanXchain nasce inoltre per essere compliant: fondato sulle più recenti disposizioni del regolatore, in particolare ESMA, ECB e EBA, in merito al mercato secondario del credito. Si propone così come strumento di diffusione di dataset e prassi standardizzate a livello europeo.

Questo insieme di caratteristiche rende LoanXchain una soluzione unica nel suo genere, superando l’approccio incentrato su servizi di advisory dei principali competitors e sfruttando pienamente le potenzialità offerte dalla tecnologia. 

A chi vi rivolgete e quale problema risolvete? 

Il mercato secondario di prestiti è enorme, si parla di oltre 100 miliardi di euro di crediti scambiati nel 2017 in Italia e oltre 1,000 miliardi in Europa. Questo ha generato oltre 3 miliardi di euro di commissioni nel 2017 per i soli intermediari specializzati nell'agevolare l’incontro tra domanda e offerta, detti bookrunners. Nonostante tale dimensione, il mercato non ha colto opportunità di industrializzazione, le transazioni si basano ancora su excel, outlook, telefono e tanto lavoro manuale, con anche alti rischi operativi e continue riconciliazioni. 

A loro volta gli elevati costi fissi comportano la necessità di effettuare transazioni di dimensioni molto rilevanti, creando così una barriera all'accessibilità del mercato agli operatori di più piccole dimensioni. Ne derivano poche transazioni e un mercato sostanzialmente illiquido. Tale struttura di mercato è inadeguata alle esigenze post crisi, un modello originate and distribute per il credito può essere una leva di gestione dinamica dei vincoli di liquidità e capitale condivisa dai nuovi operatori e da banche e intermediari creditizi di minori dimensioni, per altro numericamente rilevanti nell’Europa continentale: si prefigura uno scenario in cui lo smobilizzo del credito non è più un’operazione straordinaria, ma business as usual.

Al contempo, il regolatore incentiva il passaggio da operazioni opache e complesse a operazioni semplici, trasparenti e standardizzate e la creazione di un mercato trasparente che valorizza i dati in esso gestiti per una cross-fertilization tra micro e macro regolamentazione.

Cosa è Corda e quali sono le principali differenze rispetto a Bitcoin ed Ethereum?

Abbiamo scelto di sviluppare LoanXchain con Corda, distributed ledger sviluppata dal consorzio internazionale R3, specificatamente creata per rispondere alle esigenze del sistema finanziario, superando le debolezze di altre blockchain. Nello specifico, Corda con la sua architettura point-to-point che consente l’accesso ai dati di una transazione solo alle parti coinvolte, è un abilitatore essenziale del nostro modello di business, garantendo sicurezza alle interazioni tra le parti e tutela del dato. Inoltre, Corda è pensata per essere interoperabile con le tecnologie legacy delle istituzioni finanziarie facilitandone l’adozione e la system integration. A dimostrazione della validità della scelta tecnologica, si consideri che SIA e ABI hanno scelto proprio Corda per creare un primo use case basato su blockchain per il sistema bancario italiano. 

Per LoanXchain, infine, l’essere partner ufficiale di R3 è l’occasione di partecipare ad una business community e ad un ecosistema di nuovi servizi per il sistema finanziario nativamente integrabili.

In che fase di sviluppo del progetto siete?

Stiamo ultimando il prototipo con cui effettuare le prime transazioni pilota entro l’estate, in linea con i principali progetti nel consorzio R3. Tale test ci consentirà di effettuare il fine tuning finale della piattaforma così da fare il lancio ufficiale per la fine dell’anno. Sono obiettivi ambiziosi, che vogliamo assolutamente raggiungere per confermare il nostro posizionamento tra i progetti più avanzati del consorzio R3. 

Per il successo della vostra iniziativa è importante fin da subito interagire con le banche. Come sta andando questo dialogo? 

Dialogare con le banche, di tutte le dimensioni, è sempre stato prioritario, sia per accrescere la business community che supporti il lancio del marketplace, sia per ricevere preziosi feedback sull'iniziativa e le scelte implementative. 

Tra il 2018 e l’inizio del 2019 abbiamo incontrato moltissime istituzioni italiane ed europee, grazie anche ad un roadshow organizzato da R3. Certo, tale attività ha richiesto e richiede tuttora molte energie, ma ha anche dato molte soddisfazioni: da questi incontri abbiamo avuto conferma del forte e crescente desiderio di innovare diffusosi tra gli istituti finanziari italiani, e creato un network di interlocutori con cui confrontarci nella costruzione della piattaforma. 

Siamo anche particolarmente soddisfatti del dialogo avviato con fintech players, in coerenza con il nostro disegno di costituire un ecosistema di servizi, tutti gli operatori contattati sono stati molto aperti e costruttivi nel confrontarsi con noi.

Quali sono i benefici di utilizzare la tecnologia blockchain per lo scambio dei prestiti? 

In LoanXchain la blockchain, in particolare il distributed ledger Corda, è usata per digitalizzare i crediti caricati sulla piattaforma, assicurando tracciabilità delle operazioni, integrità del dato e ownership dell’asset così da facilitarne la circolazione. Corda, inoltre, consente di automatizzare processi in un ambiente sicuro e incontestabile tramite l’uso di smart contract.

Che impatto ha la regolamentazione e come si posiziona l’Italia? 

Alcuni degli aspetti dello sviluppo sono influenzati dalle scelte del legislatore e del regolatore, tema su cui l’Italia sta cercando di posizionarsi tra i Paesi più avanzati e sofisticati. C’è ancora molto da fare ma il recente intervento del legislatore e, ancor più nel nostro caso, il recente “Documento per la discussione” di Consob sulle cripto-attività è sicuramente nella giusta direzione ed infatti rispondiamo per partecipare attivamente, nel nostro piccolo, al dibattito in corso. 

Nel frattempo, abbiamo anche partecipato e vinto la Call for Smart Contract della Trusted Smart Contract Association, associazione che unisce importanti studi legali, società di consulenza e istituzioni finanziarie, e che da tempo lavora sulla definizione di smart contract legalmente validi all'interno del sistema legislativo italiano. Grazie alla call vinta, siamo ora membri dell’associazione e lavoreremo nei prossimi mesi sull'applicare le best practice definite dall'associazione al nostro use case.

Come è andato il 2018 e cosa avete in cantiere per il 2019? 

Il 2018 è stato un anno molto intenso: abbiamo raccolto fondi, strutturato il team, portato a bordo partner e costruito un primo proof of concept. Guardando a quanto è stato fatto, in così poco tempo, non possiamo che essere soddisfatti. Il coronamento di tutto è sicuramente stato l’essere stati invitati al Paris Fintech Forum, edizione di inizio 2019, uno degli eventi sul fintech più rilevanti d’Europa. 

Il 2019 ci attendiamo non sia meno intenso e avvincente. Abbiamo già avuto qualche bella soddisfazione, come la vittoria nella call for fintech di Le Village by CA e la partecipazione allo Startup Day organizzato dall'Università Bocconi e Citi Foundation. Il focus di quest’anno è però il prodotto: la realizzazione della piattaforma. Vogliamo completare il software ed effettuare le prime transazioni pilota entro l’estate, per poi fare il lancio ufficiale entro la fine dell’anno. Ovviamente inviteremo Fintastico a festeggiare con noi il raggiungimento di questi obiettivi. 

Siamo sicuri, che sentiremo ancora parlare di LoanXchain, grazie per l'intervista Mattia e Maura, a presto!

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