- 01/02/2019
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Sempre più spesso, realtà fintech che hanno molto successo oltre confine decidono di venire in Italia, aprire il mercato e creare posti di lavoro. È con piacere che condividiamo l'intervista a Stefano Rossi, country manager di Lita.co.
Ciao Stefano, raccontaci un po' di te e di come ti sei avvicinato al mondo fintech.
Nel 2016 ero a Parigi, dove stavo completando il mio MBA presso HEC (Scuola di studi superiori commerciali di Parigi). Ero a una conferenza sulla finanza sostenibile e rimasi affascinato dall'intervento di Eva Sadoun (AD di Lita.co, che ai tempi sichiamava ancora 1001PACT.com), dalla sua visione del crowdfunding come canale per rendere l'impact investing accessibile alle persone comuni. La finanza d’impatto coinvolge i cittadini nel finanziare direttamente l'economia reale e premiare le aziende più virtuose a livello ambientale e sociale. Mi appassionai subito al progetto. Eva mi spiegò quali fossero i suoi ambizioni piani di sviluppo in Europa e di come l'apertura dell'Italia ne rappresentasse un passaggio chiave.
Cosa è Lita.co e come funziona?
LITA.co è la prima piattaforma di equity crowdfunding specializzata in Impact Investing, cioè nel finanziamento di progetti ad elevato impatto sociale o ambientale. Vogliamo dare una risposta concreta a quegli investitori definiti responsabili, cioè che vogliono valutare i loro investimenti anche secondo criteri extra-finanziari, conciliando i loro bisogni con le esigenze finanziarie degli imprenditori più virtuosi. LITA.co è nata proprio per mettere in contatto sia investitori comuni sia professionali con imprese che mirano a generare un elevato impatto sociale ed ambientale, oltre che un ritorno finanziario. Il nostro obiettivo è democratizzare la finanza di impatto e sensibilizzare gli italiani sul tema dell’Impact Investing. LITA.co è l’alternativa sostenibile agli investimenti tradizionali, generalmente poco trasparenti rispetto alle conseguenze sociali ed ambientali che implicano. Registrandosi sul portale chiunque può investire (a partire da 100 euro) in progetti di cui condivide valori ed aspettative, beneficiando degli incentivi fiscali di legge.
Il vostro portale di equity crowdfunding punta sull'impact investing. Ci spieghi brevemente, cos’è l'impact investing?
Il termine Impact Investing è stato coniato nel 2008 da JP Morgan e Rockfeller Foundation. Si tratta di un’ampia gamma di investimenti basati sul presupposto che i capitali privati possano intenzionalmente contribuire a creare impatto sociale positivo e, al tempo stesso, rendimenti economici privati. I punti cardine del Social Impact Investing (SII) sono: intenzionalità a produrre un impatto e quindi un cambiamento sociale; obiettivi misurabili; orientamento all’outcome (cambiamento percepito nell’intera comunità) anziché all’output (quantità delle prestazioni erogate); rendimento economico per gli investitori.
La vostra è una realtà nata in Francia nel 2014, fino ad oggi quanti capitali hanno raccolto i progetti presentati sulla vostra piattaforma?
LITA.co è nata a Parigi nel 2014, da un’idea dei fondatori Eva Sadoun e Julien Benayoun, e in soli 4 anni ha raccolto più di 15 milioni di euro supportando le imprese finanziate a creare o stabilizzare più di 4000 posti di lavoro. Originariamente chiamata 1001Pact, la fintech francese ha scelto di espandere il proprio format a livello europeo iniziando dal Belgio (Ottobre 2017) e dall'Italia (Dicembre 2018).
Come è andato il lancio dell’attività in Italia?
Il lancio della piattaforma italiana di LITA.co è stato annunciato a Milano, nella sede del Fintech District (Copernico S32). Siamo molto soddisfatti del risultato dell’evento, è stato un ottimo momento di incontro e dialogo con un pubblico variegato ma accomunato dalla stessa passione per il mondo delle imprese ad impatto sociale e ambientale. Durante l’evento di presentazione abbiamo colto l’occasione per parlare dello stato dell’arte dell’Impact Investing in Italia e abbiamo dato la possibilità agli imprenditori dei primi tre progetti impact di presentare i propri pitch al pubblico di potenziali investitori, esperti e appassionati di social innovation. I feedback ricevuti sono stati molto positivi e questo ci spinge a continuare a lavorare per far crescere LITA.co e i progetti impact sul territorio italiano.
Aver avuto con noi degli esperti di Social Innovation come Laura Orestano (CEO SocialFare), Davide Dal Maso (Presidente Make a Cube e Partner Avanzi) e Marco Nannini (CEO Impact Hub) è stato per noi molto gratificante, perché vogliamo creare un ecosistema intorno all’impact investing in Italia e crediamo fortemente nella collaborazione e l’accrescimento reciproco.
Come dicevo prima, l’evento di lancio della piattaforma è stata un’ottima occasione per presentare i primi tre progetti ad elevato impatto sociale e ambientale. Non abbiamo ancora aperto ufficialmente le campagne di fundraising ma al momento è possibile conoscerli e votarli nella sezione del nostro sito dedicata ai progetti e alle campagne.
Come selezionate i progetti per le vostre campagne?
I progetti presentati sulla nostra piattaforma vengono selezionati sulla base di una duplice valutazione:
• La sostenibilità economico/finanziaria del progetto imprenditoriale;
• L'impatto di tipo ambientale/sociale generato dall'iniziativa sul territorio di riferimento.
Quali sono i primi progetti che avete selezionato sul territorio italiano?
WayCap è una start-up innovativa nata nel 2015. È un'azienda torinese, fortemente radicata nel territorio piemontese; produce e commercializza una capsula in acciaio inox compatibile con le macchine per il caffè a sistema Nespresso e Dolce Gusto. La caratteristica fondamentale della capsula WayCap è quella di essere ricaricabile e riutilizzabile all'infinito. L'obiettivo è fornire una nuova soluzione nel mercato del caffè in capsule che sia ecologica, economica e incentrata sulle preferenze del cliente.
Anche Mysurable è una start-up innovativa: nata a Bologna a inizio 2018 in collaborazione con l'ateneo felsineo. Mysurable sviluppa e gestisce soluzioni tecnologiche innovative per misurare i cambiamenti dello stato funzionale degli individui legati all'avanzamento dell'età, nonché per prevenire importanti disagi muscolari come la sarcopenia.
Il terzo progetto presente sul sito è Music Innovation Hub. È un progetto molto ambizioso, nato a Milano nel Maggio 2018 presso BASE (Via Bergognone 34) e rappresenta la prima Impresa Sociale nel settore musicale, la prima SpA - Impresa sociale in assoluto in Italia, nonché la prima ad avviare una campagna di equity-crowdfunding sul territorio nazionale con specifici obiettivi di impatto. MIH è il primo polo di innovazione in ambito musicale che intende alimentare la filiera musicale italiana con un numero rilevante di nuovi giovani talenti, sviluppare programmi di educazione e divulgazione musicale, promuovere progetti di formazione e networking di livello internazionale, dando inoltre vita, all'interno di BASE Milano, ad un distretto interamente dedicato all'innovazione e alla promozione della musica.
Tutti e tre i progetti sono in una fase di votazione, equivalente alla fase di pre-fundraising, durante la quale si raccoglie l’interesse del mercato e le eventuali intenzioni di investimento sia degli investitori professionali sia di chi, attraverso la nostra piattaforma, volesse investire – a partire da 100 euro – in uno o più progetti.
Siamo sicuri, che sentiremo ancora parlare e molto di Lita.co, grazie per l'intervista Stefano, a presto!