- 17/01/2019
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Oggi vi presentiamo l'intervista a Giorgio Angiolini, selezionato dal Ministero dello Sviluppo Economico, insieme ad una trentina di altri esperti per sviluppare la strategia nazionale per quanto riguarda le DLT e la tecnologia blockchain nel nostro Paese.
Ciao Giorgio, grazie per concederci questa intervista. Di cosa ti occupi e come ti sei avvicinato al mondo della blockchain?
Sono responsabile del gruppo Marketing Portfolio per Italtel. Curo il Portfolio dell’Offerta della mia azienda. Da ormai un anno Italtel è entrata nel gruppo Exprivia. Ora il gruppo è formato da circa 3200 persone ed è una importante realtà del mondo ICT Italiano. Sono responsabile dell’evoluzione di tutta l’offerta del Gruppo. Lavoro impegnativo ma molto stimolante.
Mi sono avvicinato al mondo della Blockchain, immagino come molti, per curiosità. Per fare il mio lavoro devi essere curioso ed attratto dalle novità tecnologiche e di mercato. Ho cominciato frequentando Meetup e conoscendo le persone chiave nel mondo della Blockchain in Italia. La Blockchain pian piano è diventata il mio hobby preferito e successivamente parte del mio lavoro quotidiano.
Anche l'impresa per la quale lavori, si sta avvicinando a questo mondo? Che tipo di soluzione basata su blockchain state sviluppando?
Si decisamente il gruppo Exprivia-Italtel si sta avvicinando a grandi passi al mondo della Blockchain. Lavoriamo al nostro interno in maniera interfunzionale su diversi casi d’uso afferenti i seguenti vertical di mercato: Fintech, Telco, Industry 4.0 e Sanità. Exprivia-Italtel in questi settori ha una offerta distintiva e l’introduzione graduale della Blockchain la renderà ancora migliore. Grazie al nostro programma di Open Innovation collaboriamo sempre di più con Startup del panorama nazionale.
Quali sono gli obiettivi che pensi si potranno raggiungere con il piano per la definizione di una strategia nazionale per DLT e Blockchain avviato dal MISE?
Gli obiettivi sono abbastanza definiti e sono i seguenti:
- individuare iniziative private già esistenti a livello nazionale, monitorarle e analizzarne gli sviluppi e le ricadute socio-economiche;
- individuare use case relativi all’utilizzo delle DLT nel settore pubblico al fine di promuoverne la diffusione;
- individuare buone prassi sviluppatesi sulle tecnologie in parola elaborando strumenti per diffonderne l’applicazione;
- approfondire le condizioni necessarie per promuovere la ricerca, lo sviluppo, l’impiego, l’adozione ed il mantenimento del carattere decentralizzato delle DLT e in particolare della blockchain in modo da incrementarne e accelerarne la diffusione nei servizi pubblici e privati;
- elaborare gli strumenti necessari per creare e favorire le condizioni economiche, politiche e regolatorie affinché cittadini e imprese, in particolare PMI e start-up, possano beneficiare del potenziale rappresentato dalle funzionalità di queste tecnologie;
- elaborare strumenti tecnici e normativi volti a diffondere l’applicazione degli smart contract.
Le persone del Gruppo sono tutte qualificate, molte le conosco di persona e sono veramente di valore. Abbiamo un mandato di sei mesi. Non vedo l’ora di cominciare il lavoro.
L’obiettivo prioritario, a mio parere,è la creazione degli strumenti legislativi e normativi per l’adozione della Blockchain.
In quali ambiti, secondo te, la blockchain avrà un maggior impatto? Perché?
E’ possibile trovare numerosi report di analisti e rivisti specializzate del settore. Ci sono due cose importanti da dire:
1) La tecnologia Blockchain, dopo 10 anni dalla nascita (Bitcoin), non è ancora una tecnologia perfetta però è destinata a rimanere, e verrà adottata in numerosi settori dell’industria. L’importante è utilizzarla al meglio senza indicarla come una soluzione a molti problemi. Blockchain è una soluzione ad alcuni problemi.
2) Si parla tantissimo di digitalizzazione dell’Industria. Digitalizzazione significa automazione e Blockchain tramite gli Smart Contract è un potente strumento per automatizzare processi. Considero quindi la Blockchain un pilastro della digitalizzazione dell’industria e della Pubblica Amministrazione. Prendiamo come esempio l’Estonia e il programma e-residency. Oggi l'Estonia conta più 50.000 residenti digitali da più di 150 paesi del mondo. E' la storia di un paese che , in pochi anni, ha abbracciato la digitalizzazione della pubblica amministrazione. Lo ha fatto utilizzando anche la Blockchain. Un modello di successo da seguire, e se possibile imitare.
Credi che nel breve periodo, l'Italia adotterà un approccio "crypto friendly" come già hanno fatto altri Stati Europei (Malta e Svizzera)?
Non so dire se nel breve o nel medio periodo ma anche l’Italia dovrà adottare un approccio simile, magari adottando un paradigma “sandbox”. Attenzione massima alla costruzione di regole che favoriscano l’innovazione e non la soffochino. Uno dei compiti del gruppo MISE per la definizione di una strategia nazionale per DLT e Blockchain.
Quali saranno secondo te le principali novità in questo 2019 per quanto riguarda DLT e blockchain?
Per il nostro paese il piano per la definizione di una strategia nazionale per DLT e Blockchain rappresenta un ottimo punto di partenza. Nel 2019 vedremo, a mio parere, una crescita dell’adozione della Blockchain in ambito Enterprise con la maturazione delle Blockchain permissioned come Hyperledger e Corda. Attenzione a Iota una Blockchain molto interessante in ambito Industrial IoT.
Dal tuo punto di vista, quanto siamo distanti da uno standard blockchain condiviso?
C’è ancora molta strada da percorrere. Ogni nuova tecnologia segue un pattern simile al Precambriano. In quel primo Eone geologico si assistette ad una esplosione di una grandissima varietà di forme di vita. Successivamente l’evoluzione fece il suo lavoro e molte forme di vita si estinsero. Il paragone può sembrare azzardato ma è quello che avverrà. Alcune Blockchain moriranno mentre quelle più utili rimarranno. Nel medio termine vedo più una interoperabilità tra differenti Blockchain più che uno standard condiviso.
Che opinione hai sulle ICO? Credi che nel futuro potranno essere un canale alternativo valido a quello del venture capital o del private equity?
Nel futuro saranno decisamente un canale alternativo ma è necessaria una regolamentazione. Sempre nell'ottica di favorire l’innovazione. La token economy non va soffocata ma alimentata con regole corrette.
Quali credi siano i passi necessari per permettere al nostro Paese di diventare leader nello sviluppo e nell'utilizzo della tecnologia blockchain?
- Regolamentazione e leggi in linea con gli Stati pionieri in questo settore: Svizzera, Estonia, Malta e Giappone
- Lo stato come acceleratore dell’innovazione in Italia e per la digitalizzazione del Paese
- Attrarre nel nostro paese i migliori imprenditori esteri con un programma simile a quello messo in atto dall’Estonia con il programma e-residency
Hai qualche libro, blog, canale youtube da consigliare per chi si sta avvicinando a questo mondo e vuole saperne di più?
Le fonti sono tantissime ed è veramente difficile scegliere. Suggerisco, come punto di partenza, le seguenti fonti:
Partiamo dal primo e più datato video che spiega il funzionamento di Bitcoin
Un altro è uno dei video più famosi in rete di Don Tapscott sulla Blockchain
Rachel Botsman in un bellissimo video sul significato della fiducia “We've stopped trusting institutions and started trusting strangers”
Tre libri invece, sono quelli che reputo fondamentali:
Mastering Bitcon: Programming the Open Blockchain
Di chi possiamo fidarci? Come la tecnologia ci ha uniti e perché potrebbe dividerci
Infine consiglio il libro di uno dei maggiori esperti italiani di Blockchain Roberto Garavaglia: Tutto su Blockchain. Capire la tecnologia e le nuove opportunità
Grazie Giorgio per la tua disponibilità e speriamo di risentirti presto con maggiori informazioni sulle ultime novità e spiegazioni sulla tecnologia blockchain, alla prossima!