- 27/06/2019
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Doorway è una piattaforma di equity investing, totalmente digitale, fondata da quattro business angels Federica Lolli, Marco Michelini, Donato Montanari e Antonella Grassigli. Abbiamo avuto l'occasione di scambiare qualche parola con Antonella qui sotto il risultato della nostra chiacchierata.
Ciao Antonella, parlaci un po' di te e del team dietro Doorway
Doorway è composta dal team dei quattro soci co-founder: io, Marco Michelini, Federica Lolli e Donato Montanari, professionisti e manager, già da tempo attivi come business angels.
Io e Marco siamo angel investor, soci IAG (Italian Angels for Growth) e presenti da anni nel mondo professionale della consulenza alle imprese, come dottori commercialisti e revisori legali.
Federica è legal ed IP senior executive, possiede competenze legali e manageriali con profonda conoscenza dell’ambiente digitale. Donato è ingegnere, general manager e amministratore di alcune società, con esperienza pluriennale nel mondo dell’high tech.
Federica e io siamo inoltre co-fondatrici di A4W (Angel4Women), la neonata associazione di business angels promossa da AXA ed Impact HUP per sostenere le Startup femminili. Il team per ora è completato da Elisa, junior analyst e da Katia per i rapporti con gli investitori.
Siamo founders con esperienze professionali differenti e competenze trasversali, io e Marco legati al territorio italiano mentre Donato e Federica con una visione ed un network internazionale: siamo complementari e riteniamo che questa sia la nostra forza.
Cosa è Doorway e come funziona?
Doorway è una piattaforma fintech di equity investing online, dedicata ad investitori, persone fisiche e società, che vogliano investire nel capitale di Startup e PMI ad alta scalabilità, quale asset class alternativa, beneficiando anche dei rilevanti benefici fiscali offerti dalla normativa italiana.
L’esclusività di Doorway consiste nella creazione di una community chiusa con selezione all'entrata dell’investitore e nella validazione rigorosa delle aziende anche grazie all'aiuto di advisor e referral indipendenti. Ne deriva l’istituzione di un network dove persone con liquidità finanziarie consistenti e specifiche expertise, supportano lo sviluppo delle imprese, nell'ottica anche di diversificare il proprio portafoglio di investimenti.
Abbiamo voluto creare una piattaforma che permetta di avvicinare quante più persone all’angel investing coniugando la semplicità dell’investimento online alle best practice dei club di business angels, per veicolare risorse economiche significative su aziende che contribuiranno alla crescita economica del nostro territorio.
Doorway inoltre doterà le aziende investite di un cruscotto di controllo di gestione, ideato insieme a Horsa Spa, azienda leader nei sistemi di business intelligence, che consentirà ad ogni investitore di monitorare l’andamento delle aziende di cui possiede partecipazioni, nella logica di un puntuale controllo dei propri investimenti e di completa trasparenza.
Come si struttura il processo di autorizzazione di un portale di equity crowdfunding con Consob? Come giudichi l'esperienza?
Devo dire che grazie al nostro legale, Giovanni Cucchiarato di DWF ed ai funzionari Consob con i quali abbiamo interloquito durante tutto il processo autorizzativo, è stata una bella esperienza. Ho trovato tutti molto preparati ed attenti al grande processo di cambiamento che sta avendo la raccolta di capitali di rischio e debito.
Partite già con un bel endorsement da parte di Unipol Banca. Quali sono i vantaggi di partire, fin dal primo giorno, con un partner bancario?
Come previsto dalla normativa Consob in materia di equity crowdfunding, la Banca si occupa di ricevere e perfezionare gli ordini per il tramite di Doorway; sicuramente avere Unipol come partner ed intermediario finanziario consente a Doorway di avere servizi a condizioni ottimali e di poter garantire ai nostri investitori affidabilità e sicurezza durante l’intero processo.
In che modo la collaborazione con una piattaforma di equity crowdfunding può generare sinergie positive all'interno di una banca?
Unipol, grazie alla collaborazione con Doorway, può relazionarsi in modo più diretto sia con le aziende sia con gli investitori, cui offre un servizio innovativo attraverso la possibilità di allocare una parte del loro patrimonio finanziario, partecipando direttamente al capitale di Startup e PMI ad alta crescita.
Quali sono i requisiti per lanciare una campagna di crowdfunding sulla vostra piattaforma?
Dal punto di vista delle società, quelle che possono candidarsi per la raccolta su Doorway sono sia Startup che PMI e vengono prevalentemente presentate e segnalate dai partners che abbiamo individuato, oppure, meno frequentemente, si auto candidano sulla piattaforma.
Le aziende vengono selezionate tramite un processo che si focalizza su diversi fattori predeterminati, quali, con rilevanza variabile a seconda che si tratti di Startup o di PMI: il team, il mercato di riferimento, la sostenibilità del business a 24/36 mesi, la propensione alla internazionalizzazione e le prospettive di exit. Il processo di valutazione viene svolto dal nostro team interno e da parte di consulenti esterni, ovvero i nostri advisors e referrals.
Quali obiettivi avete per il 2019?
Doorway mira a diventare la piattaforma di equity investing online di riferimento per le aziende e gli investitori italiani. Siamo partiti dal nostro territorio di appartenenza, ma anche grazie ai nostri partner abbiamo intenzione di essere capillari su scala nazionale; puntiamo ad avere tra i trecento e i quattrocento investitori iscritti entro fine anno e alcune migliaia entro il 2021.
Abbiamo appena terminato un importante road show che ci ha visto impegnati a Bologna in partnership con Unipol Banca, a Roma in collaborazione con lo studio internazionale Curtis e a Milano, presso DWF, studio legale inglese con sedi in tutto il mondo.
La piattaforma al momento è aperta esclusivamente alle aziende di diritto italiano e a investitori dotati di codice fiscale italiano, ciò in attesa dell’arrivo del regolamento europeo sull’equity crowdfunding che aprirà il mercato a tutti gli operatori dell’UE, dandoci la possibilità di espanderci.