- 07/02/2019
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Oggi vi presentiamo l'intervista a Donato Vadruccio CEO di PayDo - The Plick Company, un servizio nato per rivoluzionare la customer experience dell’assegno, digitalizzandone la componente cartacea e superandone i limiti strutturali, pur mantenendone i vantaggi.
Chiunque possieda un conto corrente in tutta Europa, area SEPA (Single Euro Payments Area), può ricevere un pagamento Plick, senza che sia registrato al servizio e senza che debba disporre di dispositivi o software specifici e, soprattutto, senza che la sua banca sia necessariamente aderente.
Ciao Donato, raccontaci un po' di te e di come ti sei avvicinato al mondo fintech
Il fintech è sempre stato un mondo che ha suscitato in me grande interesse per i nuovi servizi a disposizione dei Clienti e le possibili interazioni con le banche.
Prima di dedicarmi completamente a PayDo, ho ricoperto diversi ruoli, principalmente all'interno di Banca Mediolanum, in particolare come Responsabile della Divisione Governance e Gestione Servizi Bancari, Membro del Consiglio Direttivo del Consorzio CBI ed ex-membro del Consiglio Direttivo di ABILAB e del Comitato Tecnico Servizi di Pagamento e Regolamento ABI; grazie a queste esperienza ho intuito la necessità di coniugare le esigenze dei Clienti con i servizi digitali e le tradizionali procedure bancarie.
Per far sì che questo accadesse, era necessario che l’idea diventasse un prodotto e che ci fosse una società che lo distribuisse: l’MBA Executive presso SDA Bocconi ha così contribuito alla realizzazione concreta, attuata con un Team competente e fortemente motivato.
Cos'è Plick e come funziona?
Dalla startup PayDo nasce Plick, un innovativo servizio che offriamo per dare la possibilità a tutti i clienti delle banche, istituti di pagamento e moneta elettronica di tutta Europa di poter effettuare un pagamento in semplicità e totalmente digitale.
Concettualmente, può essere assimilato all'assegno, ma va oltre i suoi servizi e il suo funzionamento è il seguente:
Un utente di una banca che ha abilitato i servizi Plick per i propri clienti, può effettuare un pagamento irrevocabile a chiunque, in tutta Europa (area Sepa), senza limiti di importo, conoscendo esclusivamente numero di cellulare oppure l’indirizzo e-mail del beneficiario. Inoltre, è possibile impostare una data di pagamento futura.
Il beneficiario riceve il pagamento via SMS o e-mail e procede all’incasso inserendo il proprio IBAN (solo la prima volta), senza doversi registrare ad alcun servizio o installare nuove app. Non serve che la sua banca sia aderente a Plick.
Quali sono i vantaggi per una istituzione bancaria di collaborare con voi? e i vantaggi per gli utenti?
PayDo è una nuova idea di fintech, che non intende sostituire i servizi offerti dalle banche; è partner delle banche, non le disintermedia e contribuisce ad apportare innovazione! Con i nostri servizi, la banca può offrire ai propri clienti un metodo, innovativo e digitale, per scambiare denaro a livello internazionale, in grado di sostituire ad esempio, l’assegno cartaceo, riducendo di conseguenza i costi di gestione di un processo altamente manuale e poco efficiente, aumentando i ricavi e generando cross-selling soprattutto con i Plick a data futura.
Per gli utenti i vantaggi sono:
- la facilità di utilizzo;
- la velocità;
- l’irrevocabilità del pagamento, che è possibile fare a chiunque, in tutta Europa (area Sepa);
- l’esito immediato e sicuro della transazione in qualsiasi momento, anche nei giorni festivi.
In particolare, il pagatore utilizza Plick attraverso l’Internet e il Mobile Banking della propria banca – senza alcun cambiamento nella User Experience - e senza dover conoscere l'Iban del destinatario e con la possibilità di impostare una data futura per l’invio del denaro. Il beneficiario, d’altro canto, non deve registrarsi al servizio o scaricare un’app dedicata, ma accede a Plick semplicemente attraverso il link ricevuto tramite SMS o e-mail. Plick è l’unico servizio con queste caratteristiche.
Quanto costa il vostro servizio?
Il costo del Plick al cliente finale utilizzatore lo decide il singolo istituto aderente; può essere considerato un bonifico a valore aggiunto ad esempio o un caso d'uso dei bonifici istantanei, ma il costo finale o la gratuità fa parte della politica commerciale della banca aderente.
È possibile utilizzare Plick per ottenere un rimborso dei sinistri e pagare le utenze? Se si, ci puoi fare un esempio pratico con la bolletta della luce?
Certamente sì, è infatti uno dei molti casi d’uso corporate del servizio, e stiamo già collaborando con alcune aziende per rendere questa possibilità concreta.
Le faccio un esempio: un cliente non domiciliato si trasferisce e decide di chiudere l’utenza. A questo punto l’azienda, per il tramite della banca, spesso invia un assegno all’ultimo indirizzo a sua disposizione. Questo processo nella migliore delle ipotesi arreca il disagio all’ex cliente che dovrà andare in banca a incassare un assegno di importo quasi sempre basso. Spesso e volentieri quell’assegno invece comincia a viaggiare non riuscendo a raggiungere l’ex cliente che nel frattempo ha cambiato indirizzo generando costi sproporzionati di gestione. Con Plick tutto questo processo viene meno e l’utente riceverà via sms o e-mail il rimborso da parte dell’azienda e potrà incassarlo comodamente dal suo divano di casa.
Non dimentichiamo comunque i pagamenti tra piccole e medie imprese e quelli dei privati che possono essere gestiti con grande flessibilità.
Quali sono i principali risultati ottenuti da quando siete partiti nel 2016?
La nostra più grande soddisfazione da quando siamo partiti è vedere come i clienti stanno utilizzando Plick. Ci sono clienti che, ad esempio, hanno acquistato la casa, altri l’autovettura o la motocicletta e sta diventando abbastanza usuale inviare regali con Plick. Plick ha anche ottenuto diversi riconoscimenti, non solo in Italia, fra cui la vittoria del concorso MyStart BCN 2018 promosso dalla Cámara de Comercio Italiana-Barcelona per promuovere e sostenere il processo di crescita internazionale delle startup italiane. È stato vincitore del concorso GoBeyond 2018 indetto da SisalPay per la categoria “servizi al cittadino” e del primo Premio Fintech nell'ambito del “Financial Innovation Italian Award” di AIFIn 2018. Inoltre, è entrato a far parte delle 9 startup (insurtech e fintech) selezionate come soluzione di maggior interesse dal FinTech Lighthouse 2019 di CeTIF.
Come giudicate l'integrazione tra banche e imprese fintech in Italia? Ci sono margini di miglioramento?
La PSD2 (Payment Services Directive 2) sta realizzando di fatto un'apertura rilevante del sistema bancario alle cosiddette terze parti; nel contempo nascono nuove iniziative Fintech, molte delle quali tendono a disintermediare le banche.
Crediamo però che banche e imprese fintech possano sempre più collaborare per garantire nuove soluzioni innovative in modo semplice. La domanda da parte dei consumatori sui metodi alternativi al contante o ai servizi tradizionali sta divenendo sempre più ampia, negli ultimi anni sono nate numerose realtà fintech per rispondere a queste esigenze concrete. PayDo è un’idea di fintech al servizio delle banche e clienti che porta benefici all’intero ecosistema finanziario, ed è nata per collaborare con banche e istituti di pagamento di tutta Europa.
Ci sono certamente ancora ampi margini di miglioramento sia tecnologico, per portare velocemente le banche verso piattaforme di open banking che consentano loro di innovare e integrare nuovi servizi Fintech in modo rapido e a costi contenuti, sia culturale per superare, in alcuni casi, barriere e protezionismi ormai poco difendibili.
La cooperazione tra banche e fintech, può essere un percorso concreto per portare tutta l’innovazione possibile agli utilizzatori finali e lasciare che questi possano scegliere liberamente il servizio più utile di volta in volta tramite l'esperienza d’uso della propria banca.
Grazie Donato per questa intervista, siamo sicuri che sentiremo ancora parlare di PayDo e di Plick, a presto!