- 17/11/2017
Abbiamo intervistato Alvise Biffi, Amministratore Delegato di Banksealer.
Che cosa fa Banksealer? Che problemi risolve e a chi si rivolge?
Banksealer è una soluzione software basata su un algoritmo statistico in machine learning sviluppato con un dottorato di ricerca del Politecnico di Milano, di cui siamo spin-off, e che permette di creare dei modelli di comportamento degli utenti internet banking utili a rilevare le frodi nei pagamenti dispositivi (bonifici, ricariche, etc.). È uno strumeto pensato come supporto decisionale semiautomatizzato per banche e grandi aziende.
Come si articola la vostra offerta per soddisfare ognuno dei vostri clienti?
Il nostro software è costruito in microservizi, in questo modo riusciamo ad avere la flessibilità necessaria per rispondere alle esigenze di ogni cliente, siano essi in ambito bancario (il nostro mercato di riferimento) o in ambito corporate. Banksealer è un motore comportamentale che può adattarsi in modo sartoriale alla specifica banca, integrandosi pienamente con tutti i sistemi del cliente grazie all'uso di API e driver di connessione.
Perché secondo voi i vostri clienti decidono di lavorare con voi?
I nostri clienti lavorano con noi perché ci provano! Il nostro approccio è quello di iniziare con una POC (Proof of Concept) che, vista la rapidità di installazione ed integrazione di Banksealer, permette in poche settimane di toccare con mano l'efficacia del motore comportamentale nell'individuazione delle frodi.
Ci pare di capire che la vostra soluzione va a coprire alcune richieste tecnologiche esplicitate nella PSD2 giusto?
Esatto, Banksealer è PSD2 compliant. Nella direttiva si parla esplicitamente dell'obbligo di dotarsi di un tool che delinei il comportamento abituale degli utenti e segnali le eventuali anomalie, precisamente quello che fa la nostra soluzione.
Abbiamo visto che il vostro team è molto variegato (laureati in economia, dottorati in ingegneria informatica, laureati in lingue e letterature straniere) quanto è importante per il successo della vostra soluzione tecnologica questo mix di competenze?
Il successo di ogni azienda è diretta conseguenza del valore e dell'impegno delle persone che ci lavorano, oggi le gerarchie tradizionali sono superate, servono team con competenze variegate: per comporre una sinfonia servono strumenti diversi che "suonino" insieme in armonia, ci stiamo provando.
Quali sono i vantaggi in termini economici che un cliente può ottenere utilizzando il vostro servizio?
I vantaggi sono molteplici: poter individuare e quindi bloccare le frodi oltre ad evitare un danno economico diretto rilevante permette anche di evitare un danno reputazionale che potrebbe avere un impatto molto più grave della frode in sé. Inoltre il supporto semiautomatizzato di Banksealer riduce in modo sensibile l'attività degli analisti velocizzando e snellendo i processi e, di conseguenza, migliorando la produttività.
Quali altre tipologie di servizi Fintech consideri essenziali per i clienti ai quali vi rivolgete?
La PSD2 ha aperto la strada a un numero enorme di servizi legati al mondo bancario, tutti possono avere potenzialmente un ritorno ma è fondamentale che le banche abbiano il coraggio di guardare al mondo Fintech come a un alleato, non come a un nemico.
Cosa serve secondo voi in Italia per permettere all'ecosistema fintech di trionfare come già sta avvenendo in altri paesi?
Mi sembra che tecnologicamente siamo sulla buona strada, il Fintech District di Milano (del quale siamo membri) vede già diverse iniziative di successo, per accelerare e andare al passo con il resto del mondo ci manca un settore di investitori adeguato che permetta un boost di crescita alle nostre aziende.
Quali programmi avete per il 2018?
Dal 2018 lavoreremo per sviluppare il settore corporate integrando Banksealer ai principali ERP partendo da SAP e ci rivolgeremo al mercato internazionale per aiutare anche le banche estere a proteggere i loro clienti.