- 11/12/2017
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Inaugurato il 26 settembre 2017, alla presenza del Sindaco di Milano, Giuseppe Sala e del Ministro dell'Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan, il Fintech District di Milano ha l'obiettivo di diventare un punto di accesso all'ecosistema fintech italiano.
Creato da SELLALAB e Copernico, mira ad attrarre i principali operatori fintech italiani ed i più importanti partner legati al know-how imprenditoriale e professionale del settore, fornitori di tecnologia, media ed investitori promuovendo collaborazione, network e open innovation.
Nella foto: Antonio Valitutti (Hype), Claudio Cubito (Growish), Pietro Cesati (Soisy), Paola Bonomo (Business Angel 2017), Daniele Loro (Prestiamoci), Andrea Allara (Satispay)
La mission del Fintech District è quella di supportare la crescita delle aziende fintech italiane, favorendo lo sviluppo dell'industria finanziaria del futuro e rendere Milano un polo significativo nei confronti degli altri hub europei.
Quattro sono le linee di intervento sulle quali il Fintech District si vuole focalizzare: know how normativo, attrazione di capitali nazionali ed internazionali nel settore, tecnologia abilitante per nuovi modelli di business finanziari e sviluppo di nuovi talenti per il settore.
Il polo di aggregazione è anche un luogo fisico, e cioè il primo business center dedicato al Fintech nel nuovo quartiere finanziario di Milano Isola / Porta Nuova, proprio alle spalle del Palazzo della Regione ed a pochi passi da Google, gestito da Copernico e denominato S32. All'interno dei suoi 13 piani, offre spazi di lavoro flessibili da postazioni di lavoro in co-working a uffici di varie dimensioni.
Oltre al 12esimo piano dedicato al co-working, attualmente i piani 9,10 ed 11 sono occupati dalle aziende del Gruppo Banca Sella, tra cui Hype e SellaLab mentre il 13esimo piano è un open roof con bar ed una splendida vista sulla zona di Porta Nuova.
Abbiamo incontrato alcune startup che si sono recentemente trasferite al Fintech District e gli abbiamo chiesto di raccontarci di loro e della loro esperienza.
Tra le prime fintech a trasferirsi c'è Growish, la PMI innovativa leader nei pagamenti digitali di gruppo (attraverso i marchi Growish.com per le collette online, ListaNozzeOnline.com per minisiti e liste nozze e-wallet based, ScuolaPay per le collette tra genitori e rappresentanti di classe e le sue soluzioni API white label per la sharing economy).
"Ci siamo trasferiti al Fintech District anche grazie alla collaborazione con SELLALAB - racconta Domingo Sarmiento Lupo, CTO e co-founder di Growish - per essere più vicini e sfruttare le sinergie delle piattaforme di Open Banking in fase di sviluppo. Riteniamo, attraverso la nostra tecnologia, di poter offrire un layer di API per pagamenti di gruppo, liste regalo multicanale, cashback e loyalty che interagendo con il layer sottostante di Open Banking possano offrire alle aziende delle soluzioni whitelabel facilmente integrabili ai loro sistemi comprensive della nostra esperienza ed assistenza cliente".
Anche DeRev, un'azienda italiana che si occupa di servizi e strategie digitali, crowdfunding e comunicazione sui social media, con una particolare attenzione al mondo della sharing economy e dei big data, ai progetti civici e istituzionali, all'innovazione digitale, sociale e culturale, si è trasferita tra le mura del Fintech District.
"Il Fintech District - commenta Roberto Esposito, CEO di DeRev - si propone come un ulteriore polo di attrazione della finanza innovativa, in particolar modo nel momento in cui la Brexit sta preparando il terreno a un trasferimento di massa dei maggiori operatori globali del settore verso altre piazze europee. Entrare in una sede del genere non è una scelta esclusivamente logistica quanto di visione generale, tesa a cogliere l'occasione ulteriore di ampliare le relazioni funzionali e professionali partecipando in prima persona, dal vivo, a un processo di ridefinizione del sistema economico".
Anche il P2P Lending ha un suo rappresentante all'interno del Fintech District: è Soisy, una piattaforma di prestiti tra privati che nasce nel 2015 e da novembre 2017 si specializza nel finanziare l'acquisto di beni e servizi attraverso partner convenzionati (negozi fisici, professionisti ed e-commerce). "Con Soisy - ci racconta il CEO Pietro Cesati - le persone che vogliono investire possono finanziare altre persone che stanno facendo acquisti in negozi o su e-commerce, con rendimenti dal 5,4% all'8,6% (oppure rendimento "bloccato" al 4% con garanzia di rendimento), senza passare per l'intermediazione bancaria grazie a un marketplace online che fa incontrare offerte di investimento con richieste di denaro per finalizzare acquisti di beni e servizi".
"Siamo al Fintech District per fare sistema. E poi per vivere il mondo startup da una prospettiva, quella fintech, che nel precedente coworking era meno marcata. Questo ci permette di interagire ogni giorno con attori che si confrontano con le stesse problematiche e opportunità. Ci aspettiamo che dal fare sistema ne risulti una forza attrattiva a livello paese per altre startup fintech e strategica a livello legislativo: sarà importante supportare leggi per lo sviluppo del fintech (ad esempio ci viene in mente l'attuale situazione fiscale che non equipara le rendite del social leding ad altre rendite finanziarie). Poi ovviamente favorirà la nascita di collaborazioni industriali e commerciali e ci auguriamo servirà per attrarre nuovi investimenti".
Anche aziende estere sono subito state attratte da questo nuovo polo: Ebury offre alle piccole e medie imprese l'accesso ad un servizio di incassi/pagamenti e gestione del rischio cambio efficace, efficiente e a prezzi trasparenti. Nata nel 2009, oggi conta uffici in tutta Europa e uno in Canada, oltre 24 mila clienti, 16 mila transazioni al mese e quasi 600 dipendenti.
"Quando abbiamo deciso di aprire in Italia il Fintech District era all'inizio ed è stato amore a prima vista. L'idea di una open community è molto valida e sta già dando i primi frutti, in particolare con le realtà presenti in S32. Pensiamo che un polo come il Fintech District possa aiutare a costruire un polo di eccellenza e aggregazione al fine di condividere esigenze ed esperienze, oltre a rappresentare un fronte comune con Istituzioni e Investitori" commenta Gianluca Carfagnini, Country Manager Italia di Ebury.
Anche FinLeap, realtà tedesca e uno dei principali fintech company builder in Europa ha deciso di installarsi nel Fintech District. FinLeap si occupa di idealizzare, investire e sviluppare società nuovo nel settore fintech e insurtech. Con un approccio principalmente B2B FinLeap ha già lanciato 13 società che hanno avuto un impatto sostanzialmente nel mercato tedesco e ha, di recente, aperto una nuova sede a Milano.
"FinLeap Milano ha tre obiettivi principali, il primo è creare un polo tecnologico per incrementare le soluzioni digitali delle società create da FinLeap - commenta Marco Berini, responsabile per FinLeap dell'Italia - Inoltre, FinLeap Milano porterà attivamente sul mercato italiano soluzioni fintech, mettendo a disposizione i propri servizi e sviluppando iniziative nuove per banche, assicurazioni, piccole e medie imprese, ma anche per startup italiane"