- 28/10/2021
L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro freelance. Anche se il primo comma dell’Articolo 1 della Costituzione Italiana non recita esattamente così, i dati sull’attuale condizione del mercato del lavoro nel nostro Paese ci dicono che l’Italia è una delle nazioni europee con il più alto numero di lavoratori autonomi con partita IVA.
Secondo una ricerca di Freelanceboard, il numero di freelance e liberi professionisti del BelPaese nel 2020 è pari a 3 milioni e 500mila unità, numero cresciuto a ritmi esponenziali negli ultimi anni.
Complice sicuramente lo sviluppo della cosiddetta digital economy, ovvero un’economia basata sempre di più sulle tecnologie informatiche digitali, fenomeno intrecciato a quello della pandemia. Il covid ha ufficialmente sdoganato il remote working, obbligando milioni di lavoratori, prima per esigenza, ora per comodità, a servirsi delle tecnologie digitali per svolgere il proprio lavoro direttamente da casa.
In un contesto economico in continua evoluzione, i freelance digitali devono poter scegliere i servizi più idonei a un lavoro sempre più orientato alla flessibilità e all’utilizzo di soluzioni digital, dal conto in banca alla gestione delle fatture, passando per finanziamenti e prestiti. A tal proposito, l’universo dei servizi fintech sposa a pieno necessità e bisogni dei freelance digitali.
Freelance digitali: chi sono e di cosa si occupano
Per freelance digitali si intende quell’universo di lavoratori che cavalcano l’onda della digital economy sfruttando lo strabiliante sviluppo tecnologico come un’opportunità di crescita professionale e personale. Tra le nuove professioni digitali è d’obbligo menzionare tutte quelle figure che rientrano nell’Information and Communication Technology (ICT), come data scientist, cyber security expert, esperti di cloud computing, etc., oltre a una vasta gamma di professionisti “tradizionali” che hanno optato per una digitalizzazione dei servizi offerti: avvocati, commercialisti, designer, psicoterapeuti, etc.
Le opportunità di lavoro per i freelance digitali sono diverse e diversi sono i settori di specializzazione e le competenze sviluppabili da coloro che vogliono intraprendere la strada del lavoro autonomo. Il fintech, con la costante innovazione che caratterizza il connubio tra servizi finanziari e tecnologie dell’informazione, offre ai freelance digitali interessanti servizi caratterizzati da semplicità, trasparenza e risparmio. Vediamone alcuni.
Qonto: il miglior conto fintech per i freelance digitali
Qonto è una banca online con sede a Parigi specializzata nei pagamenti per freelance e PMI.
Presentatosi come “il miglior conto business per i professionisti”, Qonto è un’ottima soluzione per i freelance digitali che cercano una gestione semplificata di bonifici e addebiti diretti, il tutto attraverso un’interfaccia intuitiva, sia da PC che da smartphone.
I freelance digitali che scelgono i servizi Qonto potranno contare sui seguenti benefit:
- Semplicità: una soluzione rapida e completa per la gestione di pagamenti e contabilità, con possibilità di aprire il conto direttamente online e in pochi minuti;
- Efficienza: tanto tempo risparmiato grazie all’automatizzazione delle attività operative nonché al supporto del servizio clienti in 15 minuti dalla richiesta;
- Flessibilità: possibilità di scegliere tra diversi piani di abbonamento (Basic, Smart e Premium), carte e strumenti di pagamento più adatti alle proprie richieste;
- Trasparenza: costi e tariffe chiare, senza commissioni nascoste.
Inoltre, grazie a una partnership con LexDo.it, società specializzata in consulenza legale per l’avvio e la gestione di attività in proprio, Qonto offre la possibilità a coloro che vogliono diventare freelance digitali di aprire la partita IVA in sole 24 ore, attraverso un supporto legale e contabile 100% online che permetterà al freelance di risparmiare, rispetto alla media, oltre 400€ in più nel primo anno di attività.
Quanto costa Qonto? Si parte da 9€ al mese per il conto Basic fino ai 39€ mensili richiesti per il conto Premium. Il conto “intermedio”, invece, ovvero il conto Smart, costa 19€ al mese ed è la soluzione più scelta dai clienti Qonto.Prestiamoci: il prestito veloce (anche) per freelance digitali.
Prestiamoci: il prestito veloce (anche) per freelance digitali
Prestiamoci è una piattaforma di peer-to-peer lending, che si auto-definisce una “piattaforma digitale che fa incontrare chi vuole investire con chi vuole richiedere un prestito”.
Nata nel 2009 a Ivrea e con l’attuale sede a Milano, il business di Prestiamoci gravita attorno al concetto di social lending. Per social lending (o peer-to-peer/P2P lending),
si intende una forma di prestiti diretti erogati tra le persone in modo disintermediato, ovvero senza l’intermediazione di una banca. Pertanto, Prestiamoci mette in contatto individui, freelance e PMI che hanno bisogno di finanziamenti con investitori che vogliono far fruttare i loro risparmi prestando il loro denaro. Questa forma di finanziamento è definita crowdlending, ossia la raccolta di capitale di credito attingendo a una “folla” di investitori disponibili a prestare il proprio denaro, ognuno dei quali contribuirà a una parte del prestito richiesto.
Così come i normali finanziamenti bancari, anche i prestiti in social lending prevedono il pagamento di un tasso di interesse che a sua volta dipenderà da fattori quali lo scopo del credito, l’importo richiesto e la classe di merito creditizio, con la differenza che non vi sarà alcun vincolo a legarsi a una banca o a comprare un prodotto finanziario associato.
Prestiamoci rappresenta un’opportunità per quei freelance che hanno bisogno di un capitale iniziale per finanziare la propria attività. Con Prestiamoci, è possibile richiedere dai 1.500 ai 30.000 euro, con un periodo medio compreso tra i 12 mesi e i 7 anni, ricorrendo a diverse tipologie di prestito: prestiti per acquisto computer, acquisto auto, consolidamento debiti, prestiti per liquidità, etc.
Prestiamoci promette di accogliere la richiesta di prestito e formulare un esito finale in sole 48 ore, con possibilità di simulare il prestito da richiedere inserendo merito creditizio, importo e durata.
Quanto costa Prestiamoci? Le commissioni sui prestiti applicate dalla società variano da un 0,54% a un 7,56%.
Wise (ex TransferWise): l’app per freelance internazionali
Nata nel 2011 a Londra con il nome TransferWise, Wise è una piattaforma per il trasferimento di denaro internazionale, un conto multivaluta con cui è possibile ricevere, inviare, spendere e detenere denaro in più di 50 valute, operando al tasso di cambio reale. Al conto è associata una carta fisica MasterCard che consente di effettuare pagamenti ovunque ci si trovi.
Wise è particolarmente indicata per quei freelance digitali che sono anche nomadi digitali, ovvero professionisti erranti che spendono gran parte del loro tempo lavorativo in viaggio in paesi esteri.
Infatti, con Wise è possibile:
- Ricevere stipendio, pensione e versamenti vari all’estero senza aprire conti bancari locali
- Effettuare acquisti nella valuta locale con la propria carta al miglior tasso di cambio possibile
- Spostare il proprio denaro tra più di 80 Paesi diversi a commissioni minime e trasparenti
- Pagare in tutta sicurezza grazie all’autenticazione 3D Secure, con notifiche istantanee dell’avvenuto acquisto
- Utilizzare la carta praticamente dappertutto, dato che il servizio funziona in oltre 200 Paesi diversi
Come funziona? Wise permette di impostare il conto e iniziare a spendere con la propria carta nel giro di pochi minuti, seguendo pochi, semplici passaggi:
- Registrazione del conto in pochi minuti online o sull’app con un indirizzo email
- Conferma dell’identità attraverso un documento nazionale per ricevere denaro e ordinare la carta
- Ricaricare il conto aggiungendo denaro attraverso il conto bancario, Apple Pay o la carta di credito/debito
- Condividere gli estremi per ricevere denaro o effettuare acquisti in tutto il mondo con la carta di debito.
Quanto costa Wise? Tutti i servizi Wise sono gratuiti, dalla creazione del profilo all’ottenimento di un IBAN europeo, fino all’apertura di conti esteri (Australia, Singapore, Nuova Zelanda, Ungheria), ad eccezione di una commissione dello 0,40% applicata su un saldo EUR superiore ai 15.000€ nonché di una piccola commissione sul cambio valuta.
Conclusione
Dal conto bancario completamente digitalizzato ai prestiti tra le persone concessi in 48 ore, fino a un conto multivaluta per girare il mondo senza spendere interi patrimoni in commissioni di cambio, il fintech è una miniera d’oro di soluzioni semplici, trasparenti ed efficaci che semplificheranno la vita professionale dei freelance digitali, una rivoluzione customer-centric che ha riscritto le regole del mondo dei servizi finanziari.