ESG e ripresa sostenibile al CRIF Finance Meeting 2021

Dall’ecosistema di osservatori CRIF i trend e le analisi più recenti sul tema sostenibilità e transizione green per imprese e consumatori.

ESG Crif Finance Meeting 2021

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Sostenibilità e transizione green rappresentano una reale opportunità di rilancio del business per le imprese, che può essere guidata dai player finanziari e sostenuta dalle risorse del PNRR italiano. Si tratta di una sfida importante da cogliere e cavalcare, a patto che si riescano a integrare i fattori ESG (Environmental, Social e Governance) all'interno delle proprie strategie e prodotti, affinché la transizione green non rimanga solo un messaggio marketing.

Quante imprese hanno però già avviato un percorso di adeguamento al nuovo paradigma ESG? E qual è il legame tra il rispetto dei valori ambientali, sociali e di buon governo societario e l’affidabilità di un debitore?

A queste domande e a molto altro verrà data risposta nella sessione “Focus on” “ESG Driven, come guidare la ripresa sostenibile” in programma il prossimo 10 novembre all’interno del CRIF Finance Meeting 2021, una "digital week" (dall'8 al 12 novembre) dedicata all'analisi delle evoluzioni che guideranno il cambiamento del mercato finanziario italiano, mettendo a confronto i principali protagonisti del banking, insurance, fintech e insurtech.

Il contesto: trend e attitudini

Dall’ecosistema di Osservatori CRIF emerge che oggi per 1 italiano su 4 è prioritario promuovere azioni per combattere il cambiamento climatico e che ben 6 imprese su 10 ritengono che la sostenibilità abbia un ruolo centrale nel proprio piano di sviluppo.

Le stime del CRIF ESG Score evidenziano però che solo il 40% delle imprese italiane ha già avviato un percorso di adeguamento al nuovo paradigma ESG. D’altro canto ancora una buona parte di player finanziari non considera i criteri ESG sistematicamente nell’ambito della strategia di business.

Un motivo di questo ritardo è rappresentato dal fatto che l’introduzione di tali criteri nei processi di valutazione delle imprese è ancora estremamente eterogenea, in quanto ci si scontra con la mancanza di dati e di una standardizzazione a livello di sistema delle relative metodologie di elaborazione.

PNRR: un’opportunità importante per le PMI italiane

Come muoversi allora? Se nel 2020 le PMI hanno perso in media l’11% del proprio fatturato su base annua e le previsioni CRIF Ratings indicano un ritorno ai livelli pre-Covid non prima del 2022, l’anno in corso è comunque iniziato all’insegna del rilancio del business da parte delle aziende, spinto dalla rivoluzione digitale e dalla “transizione green”, a cui vengono destinati circa 70 dei 235 miliardi di euro del PNRR italiano.

Quali sono le imprese candidate ideali per intraprendere il cosiddetto green journey? Lo studio di CRIF e Nomisma sulle Imprese Controvento (quelle società di capitali del comparto manifatturiero in grado di mostrare performance economico-finanziarie di successo anche nelle avversità) ha evidenziato come circa il 15% presenti già una valutazione ESG medio-alta e abbia già avviato un percorso di trasformazione green, mentre il restante 85% ha ampi spazi di investimento in termini di sostenibilità. Saranno loro dunque le candidate naturali per beneficiare della finanza sostenibile.

Il ruolo chiave dei player finanziari per uno sviluppo sostenibile

In questo contesto i player finanziari possono giocare un ruolo chiave nell’affiancare le imprese in un percorso non solo di ripresa ma anche di sviluppo sostenibile, attraverso l’integrazione dei fattori e dei rischi ESG nel proprio modello di business. Non è un caso, quindi, se come emerso nell’analisi condotta da CRIF e AIFIRM nel giugno 2021, 4,3 imprese su 10 ritengono importante ricevere una certificazione sulla valutazione di sostenibilità aziendale e ben l’80% delle aziende italiane ritiene che la valutazione ESG della controparte costituisca un aspetto fondamentale per la corretta analisi del merito creditizio.

Quanto più le banche saranno in grado di valutare l’impatto ambientale, sociale e di governance delle iniziative promosse dalle controparti, tanto più potranno premiare i progetti realmente meritevoli e di conseguenza beneficiare del minor rischio e delle agevolazioni ad essi associabili. Grazie alle informazioni e agli analytics ESG specifici (come quelli proposti da CRIF), gli istituti finanziari possono definire target di aziende con un profilo coerente con le politiche di credito e uno score ESG adeguato per sustainability linked loans, potenziando i tassi di redemption fino al 10%.

AD e C-level a confronto e white paper e analisi aggiornate in anteprima al CRIF Finance Meeting 2021

ESG e green journey troveranno ampio spazio al CRIF Finance Meeting 2021.

In particolare, durante la sessione “Focus on” “ESG Driven, come guidare la ripresa sostenibile” condotta il 10 novembre dalle 16.45 alle 17.45 dal chairman Marco Macellari (Director Process & Risk Advisory, CRIF), verranno condivisi gli ultimi trend dell’Osservatorio di mercato di CRIF e le direzioni progettuali attraverso cui intraprendere nuove strade verso la sostenibilità e riportare le imprese al centro delle priorità dei financial services, oltre ai principali highlights del white paper CRIF, dal titolo “PNRR & ESG: dalle sigle agli impatti sul business”.

Un ulteriore momento di approfondimento sul tema più ampio “Il ruolo del mercato finance nel prossimo futuro: le leve del cambiamento per il business sostenibile” è in programma il 9 novembre dalle 11.30 alle 13. Con chairman Marco Colombo (Managing Director Finance Italy, CRIF) si confronteranno sul tema Silvia Ghielmetti (Direttore Generale, CRIF), Elena Goitini (Amministratore Delegato, BNL Gruppo BNP Paribas), Roberto Nicastro (Presidente e CEO, Aidexa), Corrado Passera (Fondatore e CEO, Illimity), Gianfranco Torriero (Vice Direttore Generale, ABI) e Fabrizio Viola (Senior Advisor, Equita).

Anche la sessione incentrata su “Industria finanziaria e i meccanismi a supporto del rilancio: iniziative e logiche per la crescita di imprese e famiglie” (in programma martedì 9 novembre dalle 9.30 alle 11) toccherà i temi ESG ma con un focus consumer. Umberto Filotto (Affiliate Professor di Banking and Insurance, SDA BOCCONI School of Management) presenterà infatti le evidenze originali della ricerca “Consumer ESG Credit”, la prima in Italia che approfondisce i temi ESG con particolare riferimento a come gli aspetti ambientali possano guidare l’evoluzione dell’offerta e della domanda di credito al consumo.

Il CRIF Finance Meeting 2021, che quest'anno compie 10 anni, vedrà coinvolti oltre 50 speaker, provenienti da istituzioni, mondo accademico, player bancari e compagnie assicurative, società di credito al consumo e leasing, e partner dell'ecosistema CRIF, per oltre 1.000 minuti in live streaming, con 13 sessioni tematiche, una sessione internazionale CRIF-Forrester e la presentazione di 3 white paper esclusivi, per riuscire davvero a "guidare il cambiamento" come recita il pay off "Drive the change - The road to 2022".

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