Equilibrio nel Fintech tra innovazione e regolamentazione

Regtech Crypto

Sono momenti emozionanti per gli appassionati di innovazione legata al mondo finanziario.

Con l’ETF Bitcoin spot il valore di mercato si è incrementato molto significativamente pochi mesi prima dell’halving, il dimezzamento dei bitcoin emessi giornalmente sul mercato, che capita ogni quattro anni ed ha sempre aumentato valori e scambi.

Le opportunità di attività quotidiana online sono sempre in aumento con quote crescenti di online banking, di finanza e di e-commerce e le aziende che non sono presenti su questi canali vedono ridimensionata la loro rilevanza mentre una corretta apertura porta immediati vantaggi economici ed un posizionamento vantaggioso.

Infine l’attenzione all’uso dell’intelligenza artificiale illumina uno scenario di grandi promesse anche se presenta rischi non banali, arricchendo comunque un dibattito di qualità elevata dove dicono la loro non solo i tecnici ma anche gli umanisti.

Tutti quelli che stanno indirizzando la propria attività in questi settori hanno di fronte prospettive molto interessanti e devono tenere conto che di fronte a loro si presentano tre impegni normativi non banali.

MiCAR: la normativa dell'Unione Europea su crypto-assets

Il primo e forse più famoso è la MiCAR. La MICAR (Markets in Crypto-Assets Regulation) è una proposta normativa dell'Unione Europea finalizzata a regolamentare il mercato delle cripto-attività (crypto-assets), il suo obiettivo principale è stabilire in questo settore un quadro normativo chiaro e uniforme, al fine di promuovere l'innovazione e garantire un elevato livello di protezione di consumatori ed investitori.

Questa regolamentazione mira a coprire vari aspetti delle cripto-attività, inclusi la trasparenza delle operazioni, la supervisione degli emittenti di cripto-attività e dei fornitori di servizi, nonché misure per prevenire il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo.

MiCAR in sostanza cerca di colmare le lacune esistenti nelle normative nazionali creando un ambiente più sicuro e affidabile per gli utenti e gli investitori nel campo delle cripto-attività.

DORA: legislazione dell'Unione Europea sui rischi legati alla tecnologia digitale per le entità finanziarie

Meno famosa ma altrettanto rilevante è la direttiva DORA. La DORA (Digital Operational Resilience Act) è una legislazione dell'Unione Europea che mira a rafforzare la resilienza operativa delle entità finanziarie nei confronti dei rischi legati alla tecnologia digitale.

Questo regolamento è particolarmente rilevante per banche, mercati finanziari, e fornitori di servizi crittografici, quindi abbraccia un ampissimo novero di soggetti che si occupano non solo di cripto, ma di pagamenti, investimento e credito a tutto tondo.

DORA stabilisce requisiti rigorosi per la gestione dei rischi, la sicurezza informatica, la governance e la gestione degli incidenti. Le entità finanziarie devono assicurare che i loro sistemi e processi siano robusti, in grado di prevenire, mitigare e rispondere efficacemente agli incidenti informatici.

DORA si estende anche ai fornitori di servizi terzi, spesso il vero punto debole del settore bancario e finanziario, inclusi i grandi fornitori di servizi cloud, richiedendo una maggiore trasparenza e responsabilità.

In sintesi, DORA vuole garantire che il settore finanziario rimanga stabile, affidabile e sicuro di fronte all'evoluzione tecnologica e agli emergenti rischi digitali.

AI Act: proposta legislativa dell'Unione Europea per regolamentare l'uso dell'intelligenza artificiale

Infine l’intelligenza artificiale sembra diventata il sale di ogni pietanza tecnologica e l’AI Act (Artificial Intelligence Act) una proposta legislativa dell'Unione Europea che mira a regolamentare l'uso dell'intelligenza artificiale (IA). Questa normativa si concentra sull'assicurare che le applicazioni di IA siano sicure, trasparenti e rispettino i diritti fondamentali dei cittadini.

L'AI Act classifica i sistemi di IA in base al rischio che presentano, da rischio minimo a rischio inaccettabile, imponendo requisiti più stringenti per quelli ad alto rischio, come sistemi di IA usati in ambito sanitario o giuridico.

Le principali disposizioni includono anche qui obblighi di trasparenza, tracciabilità, affidabilità e sicurezza. Gli sviluppatori e i fornitori di IA dovranno seguire specifici standard tecnici e procedure di verifica per garantire che i loro sistemi operino come previsto senza causare danni facendo particolare attenzione ai casi di possibile discriminazione, richiedendo che le applicazioni di IA non perpetuino pregiudizi o discriminazioni esistenti in quanto l’Intelligenza artificiale promette non solo di cambiare le regole di svariate aree di business ma in prospettiva sembra essere anche in grado di modificare le relazioni umane.

Nuove opportunità per il REG-Tech

Con queste normative, l'Unione Europea punta a promuovere l'innovazione tecnologica garantendo al contempo un ambiente sicuro e giusto per i suoi cittadini ed apre uno spazio enorme per il settore REG-Tech.

Gli studi legali, le società di consulenze ma anche le società stesse devono necessariamente affrontare la sfida tecnologica per conciliare necessità normative, costi di compliance e risultati economici.

Il settore del REG-Tech può dare un grande contributo per la competitività globale ed è proprio quello in cui opera First personal coin srls (FPC) una start up innovativa che opera nella consulenza per società del settore digitale e si è avvale sia di una rete di professionisti che della collaborazione di giovani che hanno integrato l’esperienza aziendale nel loro percorso di studi.

First personal coin a partire da questo articolo approfondirà da un lato le attività inevitabili per chi opera nel settore Fintech ma anche dall’ altro cercherà di evidenziare nuovi trend o rischi emergenti sul mercato.

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Mariano Carozzi

Imprenditore nel Reg-tech con 20+ anni in fintech, ha co-fondato aziende di successo, utilizzando tecnologie blockchain. Ora, come fondatore di First personal coin, sta sviluppando modelli di business e prodotti per la finanza personale e sociale in ambienti digitali, sfruttando DAO e una rete di giovani professionisti.

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