Conviene investire nel mattone? Si, sopratutto quello di un altro

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Quello della cosiddetta casa di proprietà è un mito che non accenna a tramontare, sopratutto alle nostre latitudini. Se infatti all'estero "essere proprietari" non è più sinonimo di benessere economico, sopratutto tra i giovani, da noi chi può permetterselo continua a puntare sul "mattone", considerato ancora oggi il miglior investimento. Ma appunto, chi può permetterselo! Tra questi, i più fortunati sono certamente coloro che hanno risorse necessarie per muoversi in autonomia ma stiamo parlando solo del 10% degli Italiani; la grande maggioranza delle persone deve invece affidarsi al sistema bancario, che valuta se e in quale misura finanziare il prestito. 

Non è detto però che questo avvenga... Si stima infatti che circa il 45% degli Italiani sia troppo giovane o troppo anziano per ottenere un mutuo, per non parlare poi di chi non ha i "requisiti" richiesti generalmente dalle banche (contratto a tempo indeterminato, 20% del capitale necessario in contanti, disponibilità di un garante...). Ciò significa che una fetta sufficientemente larga della popolazione non può accedere ad un prestito bancario. Come fare in questi casi? 

La regola è sicuramente non disperare ne tantomeno rinunciare al proprio sogno di gloria: proprio la domanda sempre maggiore di fonti di finanziamento alternative ha infatti stimolato una grande spinta innovativa a cui il web e la tecnologia stanno iniziando a dare una risposta. Sopratutto dopo il giro di vite impresso dalle banche per quanto riguarda l'erogazione di mutui, sono diversi gli strumenti che stanno prendendo sempre più piede. Uno di questi è certamente il crowdfunding immobiliare.

Crowd che?

Non vi preoccupate: se state storcendo il naso perché il termine tecnico vi spaventa, sappiate che il concetto è molto più semplice di quello che sembra. A spiegarlo è Giovanni Buono, amministratore delegato di Housers Italia, una piattaforma di risparmio attraverso l'investimento immobiliare. "Il crowdfunding immobiliare consiste nella possibilità di investire somme, anche piccole, in immobili che sono presenti all'interno di una piattaforma. Chi investe può scegliere in base ad una serie di criteri quali ad esempio il tasso di remunerazione, la durata dell'investimento, la complessità del progetto, ecc.".

Nella piattaforma online di Housers vengono quindi presentati degli immobili in diverse località del Sud Europa sui quali gli utenti possono investire piccole quote. Si tratta sopratutto di piccoli investitori desiderosi di diversificare il portafoglio, che non devono quindi accollarsi tutto l'investimento (come invece deve fare chi vuole acquistare direttamente una proprietà) ne affidarsi totalmente alle scelte del gestore (evitando così il rischio dei fondi immobiliari). 

In pratica, attraverso il sito, ciascuno di noi può creare un proprio portafoglio personale su cui versare il denaro, decidendo a quali progetti partecipare: giusto per dare una idea, circa la metà degli utenti investe importi compresi tra i 1.000 e i 5000€ ma è interessante il fatto che molti progetti richiedono come quota minima anche solo 50€. A rendere ancora più interessante una piattaforma come Housers sono poi l'iscrizione gratuita e la remunerazione degli investimenti con una commissione del 10% trattenuta sul margine di guadagno ottenuto dall'utente (di molto superiore rispetto al classico conto corrente bancario). E ancora: con questo sistema, l'investitore risparmia le procedure legali e fiscali che comporta l'acquisto di una casa. 

Acquisti...ma anche affitti

Da notare poi che l'investimento può essere rivolto non solo all'acquisto di un immobile ma anche all'affitto; nella sostanza, come spiega sempre Giovanni Buono "All'investitore si contabilizza un rendimento dal momento in cui finanzia/investe sino al momento in cui si trova l'inquilino e questi paga, con un limite di sei mesi. Questo rendimento è percepito dall'investitore su base mensile e a partire dal mese successivo all'acquisto dell'immobile. Quando l'immobile è affittato l'investitore comincerà a percepire l'interesse reale (in proporzione all'affitto)".

Come è facile intuire, siamo davanti ad un importante cambio di prospettiva, sia per chi ha risorse da investire, sia per chi di quelle risorse ha potenzialmente bisogno. Proprio per questo motivo, parlare di rivoluzione del sistema del credito è forse ancora prematuro ma di certo ancora una volta il web e la tecnologia sono il primo promotore di un processo di democratizzazione. Anche quando si parla di finanza. 

Garanzie e sicurezza

L'investimento è protetto per una entità di pagamento approvata dalla Banca d'Italia, inoltre Housers a dicembre migliorerà il suo sistema con l'utilizzo della tecnologia blockchain per migliorare ulteriormente il livello di sicurezza della propria piattaforma. Non solo la garanzia di fare un investimento sicuro, come è stato storicamente quello sul mattone, ma anche la sicurezza di poter effettuare una transazione economica con i più alti standard tecnologici attualmente disponibili sul mercato. Come Fintastico siamo contenti di poter annoverare Housers tra i nostri sponsor, ci piace sopratutto per l'innovatività dell'offerta e per l'approccio smart che utilizzano nell'affrontare il mercato immobiliare che di solito è statico e poco dinamico. 

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Erica Re

Un passato come giornalista e docente di giornalismo; un presente come esperta di comunicazione, marketing e scrittura efficace

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