Conto cointestato: quando il denaro e l'amore sono in comune

Conto cointestato quando il denaro e l'amore sono in comune

San Valentino è universalmente riconosciuto come la festa degli innamorati. La sera del 14 febbraio, fiumi di giovani coppie inondano i ristoranti per un’elegante cena romantica, illuminati dalla fiamma di una candela rossa e intrattenuti da melodie di violino e pianoforte.

Rose, cioccolatini, giacche di velluto e tacchi alti, camicie inamidate e mani intrecciate condiscono il trionfo dell’amore come prodotto di consumo, del sentimento come rituale consumistico.

Ma come nasce, esattamente, la festa degli innamorati? La tradizione di San Valentino affonda le sue radici nell’Antica Roma, precisamente nel 496 D.C., quando il Papa Gelasio I decise di cancellare i lupercalia, ovvero gli antichi riti pagani dedicati a Luperco, il dio della fertilità.

Questi riti, nello specifico, si celebravano il 15 febbraio, e prevedevano che le matrone romane si offrissero alle frustate di un gruppo di giovani, completamente nudi, devoti al selvatico Fauno Luperco. Dato che questo spettacolo era in netta divergenza rispetto alla morale e all’idea di amore del Cristianesimo, l’allora papa decise di spostare la festa dell’amore al giorno prima, il 14 febbraio, dedicato a San Valentino. Grazie a ciò, San Valentino divenne il protettore delle coppie innamorate.

Ora che sappiamo la storia di San Valentino, facciamo noi un regalo agli innamorati, spiegando cosa sono i conti cointestati, i vantaggi dell’aprirne uno e le differenze con i tradizionali conti separati. Finiremo poi con la proposta di 5 soluzioni fintech per l’apertura di un conto cointestato.

Conto cointestato: cos’è e come funziona

Un conto cointestato è, semplicemente, un conto intestato a due o più persone, funzionale alla gestione delle spese correnti e alla programmazione del risparmio.

Dato che gli intestatari sono almeno due soggetti, al momento dell’apertura sarà necessario presentare i documenti di tutte le persone coinvolte, nello specifico un documento di identità e il codice fiscale di ciascuno, nonché il deposito della firma originale di tutti gli intestatari del conto.

Invece per trasformare il proprio conto corrente tradizionale in uno cointestato sarĂ  sufficiente presentare alla banca di fiducia la firma della persona che vogliamo nominare cointestatario del conto.

I conti cointestati possono essere di due tipi:

  • conti a firma disgiunta: questa opzione permette a tutti i cointestatari di poter operare sul conto possedendo pari diritti, per cui tutti quanti potranno effettuare prelievi, bonifici, accrediti di stipendio, etc. I conti a firma disgiunta sono ideali per quelle coppie che vogliono evitare di aprire due conti separati, per pianificare i risparmi familiari senza dover raddoppiare le spese del conto corrente
  • conti a firma congiunta: questa opzione, invece, prevede che tutti i cointestatari siano presenti per le operazioni di prelievo, bonifici, assegni, etc. Pertanto, nessun cointestatario potrĂ  effettuare operazioni sul conto corrente senza la presenza dell’altro.

Conto cointestato vs conto separato

La convenienza dell’aprire un conto cointestato rispetto a quello separato dipende da diversi fattori, in primis la situazione finanziaria di ciascun coniuge e il tipo di regime patrimoniale legale della famiglia.

Con il conto cointestato, un eventuale pignoramento dei beni di uno dei partner interesserà solo il 50% del denaro presente sul conto, in quanto si presume che soltanto metà di ciò che è sul conto cointestato appartenga al coniuge soggetto a procedura di pignoramento.

Nell’eventualità di divorzo in regime di comunione dei beni, sia nel caso di conto cointestato che di conto separato, i beni presenti sui conti verranno divisi in due.

Specularmente, sempre in caso di divorzo, il conto cointestato dovrĂ  essere diviso a metĂ  sia in regime di comunione dei beni che in quello di separazione dei beni.

Per non rattristarci troppo pensando al divorzio in un articolo in cui abbiamo parlato di San Valentino, possiamo affermare che un conto cointestato sia la scelta conveniente per una coppia che voglia gestire stipendi, spese e debiti attraverso un’unica soluzione di conto.

5 soluzioni fintech per aprire un conto cointestato

Ora che abbiamo compreso il funzionamento di un conto cointestato e le differenze con un tradizionale conto personale, presentiamo adesso 5 soluzioni fintech, semplici e innovative, che permettono a una coppia di aprire un conto cointestato, in poco tempo e a zero spese.

Lydia

Iniziamo con Lydia, unicorno parigino che si è affermato come leader europeo dei pagamenti mobili, vantando oggi oltre 3 milioni di utenti nel vecchio continente nonché più di 4.000 nuovi clienti registrati ogni giorno sull’applicazione.

Lydia promette di aprire “in dieci secondi” un conto cointestato, per permettere alle coppie innamorate di poter gestire le spese quotidiane, l’affitto, le iscrizioni online, etc. direttamente da smartphone o attraverso la carta Lydia.

Tinaba

Soluzione lanciata da Banca Profilo, banca specializzata nel settore del private banking, Tinaba è un servizio che permette ai clienti di aprire un conto corrente cointestato online, gestibile direttamente tramite app su smartphone.

Tinaba prevede zero costi di apertura o gestione, nonché la possibilità di richiedere una carta prepagata con circuito MasterCard, che il cliente può caricare istantaneamente tramite smartphone.

Monese

App londinese nata come alternativa alle banche tradizionali, Monese è una startup che punta alla libertà finanziaria per tutti coloro che vivono, lavorano, viaggiano, studiano o inviano denaro all’estero.

Con piĂą di due milioni di utenti iscritti in 31 nazioni, Monese offre, tra le altre cose, un conto cointestato online per una gestione comune delle spese semplice ed efficace.

Inoltre, la coppia che decide di aprire un conto cointestato con Monese può richiedere due carte di debito Mastercard contactless in oro rosa lucido, una per ciascun partner, per fare acquisti e fare le spese in maniera del tutto indipendente.

N26

Passiamo a N26, l’ormai celebre banca tedesca che sta rivoluzionando il verticale fintech dedicato al settore bancario. Ribattezzata da Forbes “miglior banca in Italia nel 2021”, la fintech nata a Berlino offre “Spazi Condivisi”, una soluzione utile a gestire i soldi tra partner o tra amici senza la necessità di aprire un conto condiviso.

Il servizio, dunque, non consiste esattamente in un conto cointestato, ma in una soluzione che N26 presenta come molto più “semplice e flessibile” di un tradizionale conto cointestato, un servizio 100% digitale dedicato ai conti premium N26.

Tricount

Concludiamo con Tricount, startup nata nel 2015 a Bruxelles, Tricount si è in poco tempo affermata come provider globale di una soluzione per la gestione condivisa delle spese.

Tricount, infatti, è il servizio adatto a quelle coppie che vogliono mettere in comune anche la gestione del denaro. L’app, infatti, si presenta come semplice, trasparente e collaborativa, in cui i calcoli sono automatizzati e le spese registrate sempre visibili, con la possibilità per ciascun utente di inserirne di nuove in ogni momento.

Conclusioni

Siamo giunti, dunque, alla fine del nostro articolo sui conti cointestati.

Abbiamo visto quanto la scelta di aprire un conto cointestato possa rivelarsi funzionale per quelle coppie intenzionate a condividere la gestione delle spese, un’unica soluzione per avere un tracciato completo e dettagliato delle entrate e delle uscite.

Il fintech, ancora una volta, corre in aiuto di quegli utenti che ricercano soluzioni semplici, innovative e a portata di smartphone.

Le soluzioni appena viste, infatti, permettono alle coppie di ottenere un conto cointestato in maniera semplice, rapida e a zero spese, servizi adatti a chi preferisce processi interamente digitalizzati alla polverosa burocrazia che spesso caratterizza le tradizionali banche italiane.

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Francesco Adile

Cofondatore di Thanks Finance e copywriter finanziario, mi piace scrivere di finanza, investimenti e fintech

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