Compra ora, paga dopo. L'interesse si sposta sulle PMI

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Il compra ora, paga dopo (buy now pay later) di recente è sembrato entrare in una fase di stanchezza segnalata in particolare dalla decisione di Klarna di licenziare una parte del personale, giustificandola con il caro prezzi e le incertezze economiche che accerchiano i consumatori.

Il compra ora, paga dopo è una soluzione che permette ai clienti al dettaglio di acquistare i prodotti di loro interesse pagandoli successivamente in un numero ridotto di rate.

Tuttavia, l’inflazione galoppante e il rialzo dei costi sui prestiti starebbe scoraggiando i clienti allontanandoli da questa modalità di acquisto dei prodotti, come sembrerebbe confermare una recente analisi di Reuters.

Il modello di business non viene però ritenuto al tramonto e, mentre le piattaforme rivolte ai clienti al dettaglio vivono il loro momento difficile, quelle rivolte alle piccole e medie imprese vedono “praterie verdi su cui pascolare”.

Il compra ora, paga dopo rivolto alle piccole e medie imprese

business to business

Secondo quanto riportato da CNBC, in Europa in particolare, una nuova schiera di startup è pronta a cogliere le opportunità del buy now, pay later (BNPL) rivolto alle imprese di piccole e grandi dimensioni.

Le PMI trovano non poche difficoltà nel raccogliere capitali dalle banche tradizionali, ha affermato Malte Huffman l’amministratore delegato della tedesca Mondu, una startup specializzata nel BNPL B2B.

Mentre la pandemia ha creato non pochi problemi ai flussi di cassa delle imprese che ancora si fanno sentire, soluzioni che consentano alle piccole e medie imprese di accedere a prestiti flessibili e molto veloci sono le benvenute, e il BNPL B2B è una di esse.

Ne sono convinti anche i venture capital e gli investitori associati ai private equity. Uno di questi, Patrick Norris, a CNBC ha affermato che il mercato del compra ora, paga dopo rivolto alle PMI è decisamente più ampio rispetto al BNPL rivolto ai consumatori al dettaglio ed offre prospettive di crescita anche nell’attuale contesto macroeconomico.

Quanto vale il BNPL B2B?

Secondo le stime riportate dagli investitori e startup del settore, il buy now, pay later rivolto al business-to-business varrebbe 200 miliardi di dollari tra Europa e Stati Uniti d’America nei prossimi anni.

A dare una mano ci pensa il commercio elettronico rivolto alle PMI, cioè piattaforme di vendita online dove gli acquirenti non sono i consumatori ma le imprese. Uno studio McKinsey & Co, ripreso dal sito di settore Digitalcommerce360.com, afferma che negli ultimi due anni gli acquisti online nel B2B sono aumentati in maniera esponenziale rispetto al 2016.

Come funziona il BNPL rivolto alle PMI?

buy now pay later pmi

Il compra ora, paga dopo rivolto alle imprese non è un prestito per coprire i costi operativi o un “anticipo” su fatture, ma la possibilità data alle imprese di acquistare subito i prodotti necessari a riempire il magazzino per pagarli successivamente in modo flessibile, anche se in tempi ristretti. Mondu, ad esempio, offre agli e-commerce rivolti alle PMI una soluzione BNPL B2B dove entrambe le parti sono favorite nelle loro esigenze.

Da una parte l’e-commerce all’ingrosso riceve subito il denaro per la merce comprata, dall’altra l’impresa acquirente può effettuare acquisti subito differendo il pagamento da 14 a 60 giorni e fino a 90 giorni servendosi di Hokodo, altro servizio compra ora, paga dopo rivolto alle aziende.

Il rischio, quindi, passa dal grossista alla piattaforma di prestito che si occuperà di incassare le rate del prestito secondo quanto pattuito.

Ovviamente le startup del BNPL B2B si garantiscono contro rischi di insolvenza utilizzando un sistema basato sull’open banking in grado di valutare in breve tempo la solidità finanziaria della PMI acquirente.

Secondo i dati di Mondu, per gli e-commerce B2B offrire questa modalità di pagamento differita aumenta del 60% le dimensioni del carrello.

Le startup del BNPL B2B crescono

persona controlla dati aziendali startup

Abbiamo già presentato Mondu e Hokodo come startup del buy now, pay later rivolto al settore del business-to-business, ma il settore presenta molteplici concorrenti tra cui citiamo anche Billie.

Mondu ha ricevuto di recente un finanziamento da 43 milioni di dollari da vari investitori della Silicon Valley, tra cui Valar Ventures di Peter Thiel.

Hokodo ha invece ricevuto 40 milioni di dollari in investimenti dalla società di private equity, Notion Capital.

Billie ha ricevuto dal canto suo un finanziamento di Serie C da 100 milioni di dollari nell’ottobre del 2021 ad opera di Dawn Capital e, molto importante da sottolineare, di Klarna.

L’integrazione BNPL B2C-B2B

Il finanziamento ricevuto da Billie ad opera di Klarna segna l’inizio di una integrazione tra il compra ora, paga dopo operato nei confronti dei clienti finali, con il modello offerto alle imprese.

“Billie X Klarna” è l’integrazione in fase di sperimentazione che permette ai commercianti B2B di offrire Billie attraverso Klarna.

Una fusione quella tra il BNPL B2C e il BNPL B2B che apre nuove prospettive e soluzioni, a dispetto delle difficoltà macroeconomiche del momento.

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Fabio Carbone

Scrittore web tecnico ma versatile dal 2013, ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Dal 2016 si occupa di temi legati all'Industria 4.0 e al mondo del digitale. Scrive di finanza, criptovalute e blockchain per quotidiani online, siti di settore e aziende.

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