“Compra Ora, Paga Dopo”, il nuovo modo di acquistare online

Le analisi esclusive di CRIF per approfondire e scoprire il BNPL, la nuova modalità di pagamento che sta trionfando nel mondo eCommerce.

BNPL CRIF credito 2022

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Non solo un acceleratore dell’utilizzo di tutti canali digitali/remoti e delle vendite online, anche un booster per la particolare modalità di pagamento del “Compra ora, Paga Dopo” (o BNPL Buy Now Pay Later): ecco un’ulteriore evidenza dell’importante impatto della pandemia di COVID-19 sui comportamenti dei consumatori.

Lo testimoniano le analisi del Barometro CRIF, oggetto anche di un approfondimento al recente CRIF Finance Meeting 2021. Sono le cifre della domanda di questa nuova modalità di pagamento (un modello di rateizzazione degli acquisti online o in negozio nella maggior parte dei casi senza interessi) a fotografarne l’impressionante trend di crescita nel nostro Paese.

Nello specifico, infatti, “la domanda BNPL, analizzata tramite la vista CRIF sul Sistema di Informazioni Creditizie (SIC) EURISC, è stata caratterizzata in Italia da un +118% delle richieste nel 2020 rispetto al 2019, tendenza confermata anche nel 2021, con i primi 9 mesi a quota +29% rispetto allo stesso periodo del precedente anno” spiega Antonio Deledda, Senior Director, Credit Bureau Solutions & Analytics – Italy di CRIF.

Anche a livello globale, secondo le proiezioni del Worldpay (FIS) Global Payments Report-January 2021, nei prossimi 5 anni il BNPL sarà il metodo di pagamento utilizzato nelle transazioni online con tassi di crescita più alti, tanto da raggiungere, secondo uno studio di Kaleido Intelligence, approssimativamente i 220 miliardi di dollari nel 2024.

Il perimetro del mercato in Italia

Occorre sottolineare che le cifre di forte incremento percentuale in Italia lavorano su valori assoluti ancora piccoli, visto che l’opzione Buy Now Pay Later rappresenta per il nostro mercato un’alternativa nuova e ancora poco diffusa.

Si stima infatti che su un totale di 23 Mld € (+31% vs 2019) di acquisti eCommerce B2C tramite canali digital, il transato BNPL rappresenti solo il 2%, anche se destinato a raddoppiare nei prossimi due anni (in Europa ci si aspetta una quota di circa il 9% entro il 2023).

Ancora poco rispetto a mercati più maturi, come ad esempio la Svezia, la Germania e la Norvegia. In Italia però gli operatori di credito al consumo sembrano aver recepito le indicazioni provenienti da altri mercati, offrendo soluzioni di BNPL presso reti di merchant convenzionati (si può citare PagoLight di Compass, SimplyPay di Sella Personal Credit e PagoDIL di Cofidis).

Anche le startup di settore si mostrano attive e in grado di attrarre sempre più attenzione da parte dei finanziatori, come dimostra il round da 155 milioni di euro completato da Scalapay.

Cambiano le abitudini creditizie

Una seconda evidenza emersa dall’osservatorio privilegiato CRIF è il fatto che gli italiani spendono di più online ma anche in modo diverso rispetto all’epoca pre Covid: sembrano infatti più inclini a ricorrere a linee di credito per rateizzare anche importi contenuti, abitudine creditizia che ben si sposa con la filosofia del BNPL, ovvero l’offerta di soluzioni di pagamento alternative e flessibili, caratterizzate da una notevole semplicità di accesso. Gli acquirenti possono infatti scegliere di utilizzare un servizio BNPL quando fanno il check-out online con pochi clic.

“Se si prendono in esame gli ultimi 2 anni, si evidenzia un trend di aumento della domanda di credito finalizzato (a discapito dei prestiti personali), con un preponderante incremento di domanda delle generazioni più giovani.

Nel 2021, ad esempio, a fronte di un incremento di domanda di credito al consumo in forte ripresa (+21%), l’incremento di domanda della generazione Z si attesta su valori ancora più alti (+75%). Si registra anche una crescita del 30% nella richiesta di rateizzazione degli acquisti, con un progressivo decremento del ticket medio (-2% nel 2021 vs 2020; -7% nel 2021 vs 2019): la quota di finanziamenti sotto i 1.000 € è aumentata del 30%” continua Deledda.

Vantaggi e rischi per i merchant

Se il BNPL rappresenta un evidente vantaggio per lo shopper (la maggior parte delle soluzioni BNPL non applicano alcuna commissione al consumatore per il servizio di dilazione sotto forma di tasso di interesse), garantisce anche ai merchant notevoli vantaggi in termini di aumento dello scontrino medio, incremento del conversion rate e sugli acquisti ripetuti da parte dello stesso cliente.

Parlando di assunzione del rischio di credito connesso alla dilazione del pagamento, i player attivi nel BNPL si distinguono in due gruppi principali:

  • Il primo gruppo è costituito da coloro che si fanno carico del rischio di credito: per questo durante la fase di onboarding del cliente praticano un assessment del rischio basato su sistemi di scoring proprietari alimentati da informazioni facilmente reperibili per il cliente.
  • Il secondo gruppo di player invece non si assume il rischio di credito, che rimane in capo all’istituto che ha emesso la carta di credito a garanzia del pagamento: l’utente per selezionare l’opzione di acquisto tramite BNPL deve dimostrare di avere plafond di spesa sufficiente sulla propria carta, in modo che l’importo venga pre-autorizzato per la sua totalità e scalato mano a mano che vengono addebitati gli importi delle singole rate.

Per maggiori informazioni sull’analisi CRIF: marketing@crif.com