Come mantenere in vita la tua startup in tempi di coronavirus

come affrontare il coronavirus

In questi momenti di crisi e emergenza, dove i ritmi stanno rallentando e dobbiamo rimanere a casa e allo stesso tempo mantenere vive le speranze e gli sforzi, tra una call di smart working forzato e un'altra è importante adottare misure che, sebbene impopolari, possano salvare la tua startup o la tua azienda dal fallimento. Analizzare quali costi si possono evitare, quanti soldi abbiamo, riflettere e fare un piano d'azione ed eseguirlo immediatamente (nel giro di massimo 48 ore).

Alcune regole di buon senso che dovresti seguire sono:

  • Concordare adeguamenti temporanei degli stipendi, in particolare quelli dei manager o dei consulenti che sono di solito i più costosi (e sono quelli che hanno un maggior impatto nel bilancio).
  • Approfitta per ottimizzare o rendere il tuo sito web aziendale multilingua, pensando a mercati a cui non avevi pensato fino a ora.
  • Usa questo periodo per formare i dipendenti che probabilmente in queste settimane hanno un carico di lavoro più leggero, metti a loro disposizione un corso di lingua, l'aggiornamento o l'apprendimento di altre competenze.

Durante queste settimane saranno fondamentali la solidarietà, la collaborazione e il rispetto delle regole, abbiamo chiesto consiglio ad alcuni dei principali attori dell'ecosistema startup italiano: Digital Magics, P101 e Italian Angels for Growth (IAG), alcuni sono già nostri partner altri speriamo lo diventeranno presto.

Gabriele Ronchini, Amministratore Delegato di Digital Magics

Digital Magics è il più importante business incubator in Italia che supporta startup tecnologiche e corporate nel potenziamento e l'accelerazione del business digitale ha dichiarato:"Da 3 settimane, avendo adottato da subito lo smart working, mi trovo immerso in una nuova realtà fatta di telefonate e video conference. Non che prima non ci fossero ma oggi le agende si son trasformate in veri e propri “palinsesti” di appuntamenti uno dietro l’altro senza interruzioni pubblicitarie".

Ha aggiunto parlando delle strategie adottate che: "Ovviamente tutte le startup si sono subito allertate e sono stati redatti piani di emergenza dove la parola d’ordine è "guadagnar tempo" ovvero proteggere la cassa".

Come far fronte alle sfide finanziarie?: "Le prime azioni hanno visto la sospensione volontaria dei compensi dei founder/manager, il rimando di tutte le spese procrastinabili ed il rinegoziare il rapporto con i creditori in particolare le Banche. Queste ultime hanno un ruolo centrale nel buon esito della gestione dell'emergenza e devo dire che molti istituti hanno reagito molto velocemente nell'organizzare sportelli e pratiche".

A chi fare affidamento?:"Ogni startup deve chiamare intorno a se non solo le persone coinvolte nel daybyday ma anche i soci e tutti gli stakeholder in modo da avere tutti allineati e protesi alla risoluzione di questa drammatica situazione, non solo attraverso erogazione di nuove finanze di emergenza ma anche mettendo a disposizione le reti di relazioni che ognuno di loro ha. Da soli è impossibile riuscirci con la conseguenza nel breve che tutti gli sforzi fatti siano vani".

Particolarmente apprezzati e interessanti sono stati gli spunti sul perché le startup supereranno questa crisi:

  • Sono abituate a vivere sotto stress finanziario, di aucap in aucap.
  • Sono agili, veloci e digitali.
  • Hanno forti capacità creative e grande capacità ad adattarsi alle situazioni (pivoting).

E perché non possiamo permetterci che questo accada:

  • Sono il pilastro dell’innovazione di questo Paese.
  • La nostra punta di diamante per la trasformazione digitale.
  • Una speranza reale per i nostri giovani.

Ha concluso sottolineando che: "Sono convinto che le istituzioni (stato, associazioni, banche …) faranno la parte che gli compete, ma il ruolo centrale rimane negli startupper, gli imprenditori dell’innovazione, dimostrando coraggio, passione, sguardo in avanti e velocità di azione, tutte qualità che contraddistinguono una vera leadership alla quale sono chiamati".

Giuseppe Donvito, Partner di P101

P101 è uno dei principali fondi di Venture Capital in Italia. "Una delle lezioni piu' importanti della vicenda Coronavirus è che ogni startup (come ogni azienda) dovrebbe sempre essere pronta a fronteggiare situazioni di crisi (come questa o altre) e quindi aver pianificato fin dall'inizio un worst case scenario nei casi estremi (stress test)".

Ha aggiunto che:"Qualora non abbiate in place un rescue plan, la prima cosa da fare in questa situazione è (mantenendo la calma) sicuramente analizzare la situazione di cassa per evitare di rimanere a secco nel breve e medio termine; questa analisi presuppone l'identificazione di aree di cost cutting o delay e l'identificazione di eventuali fonti di financing esterne se possibile".

Concludendo con alcuni consigli pratici:"Sarebbe utile identificare le priorità di business sia per evitare di compromettere il core business ma anche per trovare asap delle potenziali linee di ricavo che possano magari tradursi in generazione di cassa immediata, stando evidentemente attenti a identificare il trade-off fra scelte di breve e di medio termine. La sopravvivenza a questa crisi sara' indubbiamente per ogni startup un rafforzamento del "sistema immunitario".

Il team di investimenti di Italian Angels for Growth (IAG)

Italian Angels for Growth (IAG) è il maggiore angel group in Italia e ha condiviso alcuni punti che ritengono fondamentali in questa fase:

  • Smartworking. Lavorare in un workplace virtuale permette di mantenere un'elevata produttività.
  • Identifica i punti deboli della tua catena di approvvigionamento. Migliora le tue strategie operative.
  • Non bruciare capitale. Concentrati sulla liquidità e non sulla crescita del business finché lo shock della domanda non si concluderà. Alternativamente trova investitori che possono sostenere il tuo progetto, noi di IAG continuiamo il nostro lavoro a supporto delle aziende.
  • Rinegozia i contratti con i tuoi partner e clienti. Sono interessati allo stato di salute della tua startup e dunque a garantire una flessibilità nel breve termine.
  • Tieni duro ed impara da questo momento di difficoltà, affronterai meglio le avversità future.

#DajeStartUp

Concludo prendendo in prestito le parole che ha usato Gabriele Ronchini nella sua email e lanciando un hashtag che spero vorrai utilizzare se arrivato fino a questo punto, deciderai condividere questo articolo con qualcuno dei tuoi contatti: #DajeStartUp. Insieme possiamo farcela.

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Fabrizio Villani

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