Come finanziare la tua impresa con il web

Come finanziare la tua impresa con il web

Il coronavirus ha messo a dura prova le finanze delle aziende italiane, erodendo e in taluni casi addirittura azzerando i loro ricavi. Secondo il Rapporto Regionale PMI 2021, stilato da Confindustria in collaborazione con Intesa Sanpaolo nel maggio 2021, il 28% delle PMI dei settori maggiormente colpiti è a rischio default dopo il Covid-19. Servono dunque finanziamenti, e in tempi rapidi. Il web, e in particolare il fintech, possono venire a soccorso delle pmi in difficoltà attraverso numerose soluzioni. Le principali sono le seguenti:

  • lending crowdfunding o P2P lending;
  • equity crowdfunding;
  • reward e donation crowdfunding;
  • private crowdfunding;
  • challenger bank.

Il lending crowdfunding o P2P lending

Per lending crowdfunding o P2P lending (peer-to-peer lending) si intende un prestito tra privati, effettuato tramite piattaforme online e finalizzato allo sviluppo di determinati progetti imprenditoriali. Il denaro può essere prestato a imprese o privati. Secondo il rapporto stilato dall’Osservatorio sul crowdinvesting del Politecnico di Milano, al 30 giugno 2020 il volume complessivo cumulato della raccolta è arrivato al 30 giugno 2020 a 749 milioni per le piattaforme di lending, con una raccolta negli ultimi 12 mesi di 314,19 milioni (+52% da 207 milioni). Al 30 giugno 2020 risultavano attive in Italia 11 piattaforme dedicate alle imprese.

lending crowdfunding

Fonte: Osservatorio sul crowdinvesting del Politecnico di Milano, dati al 30 giugno 2020

Qualche esempio

BorsadelCredito è una piattaforma fintech italiana che eroga finanziamenti alle pmi, partecipata da P101 sgr, Azimut e GC Holding. E’ stata fondata nell’ottobre 2013 da Antonio Lafiosca, Alessandro Andreozzi e Ivan Pellegrini come piattaforma digitale di brokeraggio per il credito alle aziende e nel 2015 ha aperto il suo canale di P2P lending. Da inizio operatività nel 2015 a fine 2020 ha erogato 150 milioni di euro, di cui 75 milioni soltanto nel 2020.

Credimi è una piattaforma di invoice financing e prestiti alle imprese fondata nel 2017 da Ignazio Rocco di Torrepadula, ex senior partner di BCG, insieme a un team di giovani con esperienza tecnologica e finanziaria. Finanzia online le aziende attraverso Credimi Commerce, il prestito nato per spingere la digitalizzazione delle pmi italiane e Credimi Subito, il primo finanziamento digitale per le ditte individuali con un fatturato di minimo 100 mila euro e con almeno due anni di vita. Credimi dal lancio ha erogato oltre 1,6 miliardi di euro alle pmi italiane. La fintech è il maggiore erogatore tra i digital lender europei secondo P2P Market Data, oltre che il maggiore italiano.

October è una piattaforma digitale di sociale lending nata nel settembre 2014 in Francia e operativa in Italia da inizio 2017. La piattaforma consente alle società commerciali, provenienti da ogni settore e che abbiano sede in Francia, Italia e Spagna e Paesi Bassi di ricevere finanziamenti. I prestatori possono essere sia privati che soggetti istituzionali.

L’equity crowdfunding

Con il termine equity crowdfunding si indica una forma di investimento che prevede l’acquisto di una partecipazione in una società attraverso una campagna di crowdfunding online. In tal caso, la "ricompensa" per il finanziamento è rappresentata dai diritti patrimoniali e amministrativi che derivano dalla partecipazione nell'impresa.

Secondo il rapporto stilato dall’Osservatorio sul crowdinvesting del Politecnico di Milano, al 30 giugno 2020 il volume complessivo cumulato della raccolta è arrivato al 30 giugno 2020 a 158,9 milioni per l’equity crowdfunding, con una raccolta negli ultimi 12 mesi di 76,56 milioni (+56% dai 49 milioni a fine giugno 2019). Al 30 giugno 2020, conta l’Osservatorio del Politecnico, risultavano autorizzati in Italia 42 portali (+7 dal 2019), ma molti non si erano ancora attivati. Le campagne di raccolta sono state complessivamente 595, di cui 193 solo negli ultimi 12 mesi (contro le 170 dell’anno precedente), organizzate da 547 imprese, con un tasso di successo del 75% nei primi 6 mesi del 2020, a fronte di una media generale dell’intero campione dal 2014 è del 72,7%.

equity crowdfunding

Fonte: Osservatorio sul crowdinvesting del Politecnico di Milano, dati al 30 giugno 2020

Qualche esempio

Two Hundred è una piattaforma italiana di equity crowdfunding fondata da Matteo Masserdotti e Carlo Saccone, che permette l’incontro tra imprenditori di aziende non quotate e investitori.

CrowdFundMe è l’unico portale italiano di crowdinvesting quotato all’Aim Italia. Supporta le startup/pmi innovative dalla stesura dei business plan fino al completamento della raccolta di capitali. E’ guidata dal ceo Tommaso Baldissera Pacchetti.

Fondata a Bergamo nel 2015 da Giovanpaolo Arioldi e Alessandro Arioldi (CTO), Opstart intende porsi come punto di incontro tra l’innovazione e gli investimenti, dando la possibilità a startup innovative e pmi di raccogliere capitali necessari al loro sviluppo presso un ampio pubblico di investitori.

BacktoWork è un portale italiano di equity crowdfunding partecipato da Intesa Sanpaolo, che permette di investire online nelle migliori startup e pmi che fanno innovazione in Italia.

Mamacrowd è la piattaforma di equity crowdfunding di SiamoSoci che permette di investire in startup innovative preselezionate da partner esperti, che già fatturano e che propongono business validati dal mercato.

StarsUp è il portale autorizzato per primo in Italia dalla Consob per la raccolta on line di capitale di rischio da parte di aziende (startup e pmi) innovative.

WeAreStarting è il gestore dell'omonimo portale di investimento in pmi e startup autorizzato Consob dal 2014. E’ l'unico portale italiano realizzato con la fintech canadese Katipult, società IT tra i leader mondiali nella fornitura di software per l'investment crowdfunding.

Ecomill è la prima piattaforma di equity crowdfunding italiana specifica per le imprese del settori energetico e ambientale. E’ composta da un gruppo di professionisti e imprenditori con una lunga esperienza nel settore energetico, ambientale e finanziario e conoscenza delle dinamiche dello sviluppo di impresa e del crowdfunding.

Lita.co è il primo portale di equity crowdfunding specializzato nell'impact investing, che mette in contatto investitori comuni e professionali con imprese che mirano a generare un impatto sociale ed ambientale positivo, parallelamente a un ritorno finanziario.

Il reward e donation crowdfunding

Si parla di reward crowdfunding quando si riceve una ricompensa, sulla base dell'importo che si è investito nella campagna che si sostiene e che, in genere, coincide con un prodotto o un servizio. Se la ricompensa è una pre-vendita, si parla di pre-selling crowdfunding.

Il donation crowdfunding, come suggerisce il nome, consente alle aziende o persone fisiche di raccogliere donazioni per finanziare un certo progetto.

Qualche esempio

Produzioni dal Basso è una delle prime piattaforme nate in Europa, nata nel 2005. Eappresenta la più grande community italiana del crowdfunding reward based e donation e una delle più importanti realtà europee nel panorama della sharing economy.

Il private crowdfunding

Il private crowdfunding, a differenza di quello tradizionale, è riservato a un gruppo di persone selezionate, solitamente molto facoltose come gli HNWI (High Net Worth Individuals).

Qualche esempio

Doorway, con sede a Bologna, è un “club deal” su piattaforma di equity crowdfunding autorizzata da Consob, dedicato a investitori sia retail sia professionali. L’investimento è effettuato sempre tramite una società veicolo, che investe nella società target o in unica soluzione o al raggiungimento di milestone definiti. Inoltre il modello di commissioni intende premiare le società “al femminile” e quelle che hanno un forte connotato di impatto sociale.

ClubDealOnline, autorizzata da Consob per operare nell’equity crowdfunding, ha l’obiettivo di selezionare le migliori scaleup e pmi presenti sul mercato per offrire al pubblico di investitori i business più interessanti. La selezione è affidata ad iStarter (acceleratore italiano basato a Londra) e a partner specializzati sulle pmi. Il modello prevede l’intestazione delle quote da parte di una fiduciaria e permette agli investitori di poter aggregare gli investimenti in un unico soggetto, ottimizzando la gestione fiscale e rendendo le quote maggiormente liquidabili.

Le challenger bank

Le challenger bank o neobank sono banche innovative, che si rivolgono a clienti giovani e hanno costi molto bassi. A differenza delle banche tradizionali, le challenger bank non hanno filiali fisiche e i clienti le utilizzano solamente attraverso app e smartphone. Alcune di esse offrono anche prestiti online istantanei alle imprese.

Qualche esempio

AideXa è la banca fintech dedicata alle pmi e alle partite Iva fondata dagli ex banchieri Roberto Nicastro e Federico Sforza. Ha già chiuso un round di investimento da 47,5 milioni: il più grande seed round in Italia mai realizzato e il maggiore seed europeo nel 2020. La banca insieme alla società di global information Experian ha lanciato l’instant lending per le pmi. Il servizio, facendo leva sull’open banking, sul patrimonio informativo Experian e su capacità di analisi avanzate, garantisce una risposta alla richiesta di finanziamento in pochi minuti e in caso di valutazione positiva, l’erogazione entro le 48 ore successive.

Per saperne di più

Per approfondire il tema del fintech come strumento di finanziamento alle imprese, suggeriamo di leggere:

Conclusioni

Il coronavirus ha messo a dura prova le finanze delle aziende italiane. Il web, e in particolare il fintech, possono venire in soccorso delle pmi in difficoltà attraverso numerose soluzioni di finanziamento online in tempi rapidi. Non esiste una soluzione migliore, ma ogni azienda deve scegliere quella più adatta, in base alle sue esigenze.

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