- 06/03/2017
Il tema delle agevolazioni alle imprese è uno di quegli argomenti di cui tutti hanno sentito parlare, nessuno sa nulla di preciso e che tutti cercano di evitare! Tipo le disquisizioni sulle onde gravitazionali, i buchi neri o la taglia indossata dalla propria moglie.
O almeno è questa l’opinione che mi sono fatta dopo quasi tre anni di lavoro all’interno di Trovabando, una piattaforma di finanza agevolata creata da Resvalue una startup con base a Roma che riunisce docenti universitari, consulenti, developer e marketer.
E così, quando rispondo alla fatidica domanda “Di che cosa ti occupi?” con un “..lavoro in una startup innovativa che si occupa di finanza agevolata“ 9 volte su 10 vedo gli occhi del mio interlocutore che vagano nel vuoto cercando disperatamente di cogliere lo sguardo di qualcun altro da salutare per svincolarsi dalla conversazione nel minor tempo possibile…
Almeno quando la gente parla di blockchain le persone fanno finta di mostrare interesse, quando parli di POR, PON, contributi a fondo perduto, garanzie del credito o prestiti partecipativi, il terrore si palesa negli occhi dell’interlocutore, neanche avesse visto il fantasma di Elvis!
Peccato, perché il mondo della agevolazioni alle imprese è una gran figata (scusa il francese) e basterebbe conoscerlo un po' meglio per rendersene conto:
ci sono davvero tanti tanti tanti soldi a disposizione ma pochi o pochissimi lo sanno;
quei pochi che sanno che ci sono risorse e possibilità spesso partono sfiduciati in partenza e non provano neanche a richiederle;
se hai un progetto solido, sei preciso con i documenti e hai un po' di tempo da dedicare alla parte burocratica ce la fai. Ma d’altronde, no pain no gain dicono gli americani!
Ti stai chiedendo “ok, quantifica il concetto di tanti tanti soldi”, nessun problema: per la programmazione 2014-2020 a livello comunitario ci sono complessivamente disponibili circa 350 miliardi di euro. Quanti sono 350 miliardi di euro? Poco più dell’intero PIL 2016 dell’Austria. Insomma, non proprio una inezia.
Se ti stai chiedendo quanti sono i fondi a disposizione effettivamente per l’Italia, basta dare una occhiata ai dati di Opencoesione, il portale delle politiche di coesione in Italia e fare un giro sui dati per rendersi conto che di risorse per le imprese, startup ed aspiranti imprenditori ce ne sono parecchie e sto parlando solo di risorse provenienti da fondi indiretti, quindi non prendo neanche in considerazione fonti dirette tipo il ben noto programma Horizon 2020, Europa Creativa, Erasmus + e così via.
A quanto ammontano le agevolazioni alle imprese?
Più o meno tra fondi strutturali UE e cofinanziamenti parliamo di circa €73.6 Miliardi a cui vanno aggiunte le risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione circa €38.7 Miliardi e quelle del programmi Complementari - Piani Azione e Coesione 2014-2020, Programmi della Cooperazione Territoriale Europea (CTE) quelle del Programma Operativo cofinanziato dal Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD) per un totale complessivo di quasi €122 Miliardi.
Eppure… basta dare una occhiata ai numeri dello “state aid scoreboard” dell’Unione Europea per capire che l’Italia i fondi li usa poco ed è un peccato, enorme!
Partendo da questi dati e da queste considerazioni siamo partiti per creare Trovabando, uno strumento che ha l’obiettivo di avvicinare imprese e startup al mondo delle agevolazioni perché le risorse, come hai visto, ci sono ma spesso nessuno le richiede! So che sembra una follia ma è esattamente così!
Perché nessuno le richiede? L’opinione che mi sono fatta è che le imprese vedano con sfiducia questo mondo, partendo per sconfitte già dall’inizio.. è vero c’è tanta burocrazia. Presentare le domande può essere complicato ma vale la pena impiegare il proprio tempo nella stesura della documentazione richiesta da un bando se significa ricevere le risorse che ti servono avviare il progetto della vita o per stabilizzare quello stagista che ha lavorato bene!
Un altro aspetto che ho riscontrato è il pensiero prettamente italico che non si vince se non si hanno “Santi in paradiso”. Forse in un passato le cose andavano così ma il mondo dei fondi indiretti è cambiato moltissimo negli ultimi anni e se un progetto è valido viene finanziato se no, no! Punto. Sarà un pensiero impopolare ma ho la sensazione che spesso ci si nasconda dietro questa scusa per giustificare il fatto che il proprio progetto è stato respinto.
Ecco ho cercato di dare qualche dato e punto di riferimento sul mondo della finanza agevolata, speriamo che la prossima volta che qualcuno mi chiederà di che cosa mi occupo qualcuno finalmente capirà un po' di più cosa faccio davanti al pc 12 ore al giorno da tre anni a questa parte!