- 26/11/2021
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Benvenuto nel primo articolo della nuova rubrica dedicata al Bitcoin!
All’interno di questa rubrica ti voglio fornire tutti gli strumenti utili a creare un'idea e un pensiero riguardo al mondo Bitcoin, basato su fatti e non stereotipi o fake news. Essere dotati di una propria opinione al giorno d’oggi, estremamente polarizzato in tutti i suoi aspetti è, secondo me, estremamente importante se vogliamo davvero capire questo nuovo mondo.
Durante i miei corsi, quando spiego Bitcoin, non inizio dal 2008, anno in cui Satoshi Nakamoto, un anonimo, invia una mail alla mailing list “The Cryptography Mailing List” annunciando il suo nuovo progetto; bensì parto dal 1970, quando inizia quella che viene chiamata “Bitcoin pre-history”.
Il protocollo Bitcoin fa largo uso di tecnologie create decenni prima, e alcune le troviamo proprio all’interno dell’infografica riportata in basso.
Del 1980 troviamo una delle più importanti pubblicazioni di Ralph Merkle, crittografo statunitense, che descrisse una struttura dati chiamata “Tree Authentication”, successivamente diventata famosa come “Merkle Tree”, cioè alberi di Merkle.
All’interno di questa storia, non troviamo solo singoli algoritmi o “scoperte informatiche” ma anche paper riguardanti sistemi elettronici per i pagamenti digitali anonimi, come quello di David Chaum del 1985, un anno dopo la celebre data "1984" di George Orwell..
Chaum ad esempio pubblicò nel 1983 un famoso paper: Blind Signatures for untraceable payments, un protocollo tramite cui fare pagamenti digitali anonimi, con una particolarità: le banche avrebbero dovuto emettere una forma digitale di assegno, uno strumento al portatore firmato digitalmente dalla banca.
Potremmo parlare per ore di questi paper su cui si basa la cultura e il movimento Cypherpunk, ossia un movimento composto principalmente da hacker, matematici e crittografi di tutto il mondo nato nel 1992 a San Francisco. Dal mondo Cypherpunk non arrivavano solo paper e manifesti come The Crypto Anarchist Manifesto di Timothy C. May o A Cypherpunk Manifesto di Hughes ma anche progetti reali.
Perché abbiamo iniziato a parlare di Bitcoin da questi protocolli pre-bitcoin? Perché sono stati i predecessori del protocollo Bitcoin, sono stati materia di studio per Satoshi Nakamoto che ne include ben otto all’interno del suo famoso documento di presentazione del protocollo.
I Merkle Tree di cui abbiamo parlato poco sopra sono invece utilizzati all’interno del protocollo Bitcoin e ci permettono di verificare le transazioni più velocemente (gli esperti mi perdonino la semplificazione della Simplified Payment Verification!).
Finalmente, il 31 Ottobre 2008 alle 18.10 UTC, Satoshi Nakamoto annuncia tramite la famosa mailing list “Cryptography Mailing List” questo messaggio, qui il link al Nakamoto Institute.
Satoshi in poche righe presenta al mondo Bitcoin, allegando il link all’ormai celebre whitepaper Bitcoin: A Peer-to-Peer Electronic Cash System, un documento tecnico di 9 pagine al cui interno Satoshi spiega il funzionamento del suo progetto.
L’abstract del whitepaper è fondamentale: perché spesso si traduce cash con denaro quando sarebbe più adeguato tradurlo con contante. Bitcoin è una versione digitale del contante, da cui eredita una delle caratteristiche più importanti: è uno strumento al portatore; non richiede un intermediario finanziario.
Satoshi ci spiega anche la sua soluzione al problema del double spending: una rete peer to peer di nodi, i quali tengono salvata una catena di transazioni crittograficamente legate tra loro. Questo sistema offrirà un sicuro protocollo per transazioni digitali finchè la maggioranza della potenza di calcolo collaborerà e sarà interessata al buon funzionamento del protocollo.
Chiaramente, essendo la potenza di calcolo (ossia i nodi che compongono la rete) ricompensata in Bitcoin, sarà sempre interessata al corretto funzionamento della rete e all’accrescimento dell’affidabilità della stessa.
E poi? Cos’è successo?
I primi curiosi provarono ad installare Bitcoin Core, minare Bitcoin con i propri PC e scambiarsi satoshi (l’unità più piccola di Bitcoin, come i centesimi di euro).
Tra i più famosi troviamo sicuramente Hal Finney, Peter Todd, Adam Back e tanti altri: informatici, crittografi, appassionati di teorie libertarie.
I primi anni di Bitcoin l’hanno visto scambiato senza un controvalore in dollari, fino a quando nel luglio 2010 non è stato scambiato con un controvalore in USD.
Un utente pseudonimo di Bitcoin NewLibertyStandard in un forum ha pubblicato il seguente messaggio: "Durante il 2009 il mio tasso di cambio è stato calcolato dividendo $ 1,00 per la quantità media di elettricità necessaria per far funzionare un computer con una CPU elevata per un anno, 1331,5 kWh, moltiplicata per il costo medio residenziale dell'elettricità negli Stati Uniti per l'anno precedente, $ 0,1136, diviso per 12 mesi diviso per il numero di bitcoin generati dal mio computer negli ultimi 30 giorni.”
Bitcoin Pizza Day!
Uno delle date più famose del calendario Bitcoin è il 22 Maggio 2010: Laszlo Hanyecz offre i suoi Bitcoin per qualcuno che sia disposto a pagargli due pizze in Bitcoin.
Prezzo delle due pizze? 10.000 BTC, per il controvalore al giorno d’oggi di circa 600.000.000 di dollari!
Nel 2011 le prime associazioni iniziano ad accettare Bitcoin come forma di donazione: EFF (Electronic Frontier Foundation) e Wikileaks.
Il caso Wikileaks
Nel 2007 Wikileaks inizia a pubblicare documenti governativi segreti.
Il 18 Novembre 2010 Assange viene accusato in Svezia di stupro e arrestato a Londra, tuttavia il sito e lo staff di Wikileaks continuano a lavorare e l’organizzazione ha bisogno di finanziamenti continui, impossibili da reperire dopo il blocco da parte di Banche e istituti finanziari ordinato dal Governo degli Stati Uniti.
Wikileaks gioca a quel punto l’ultima carta rimasta: accettare donazioni in Bitcoin. Nessuno riuscì mai a fermarli e, come testimoniato dalle foto sotto riportate, i bitcoin sono stati per Wikileaks un investimento piuttosto redditizio.
2013
Silk Road, in italiano “via della seta” è stato uno dei siti più famosi del Web. Il sito non si trovava sul Web che tutti conosciamo bensì nel Deep Web, quella parte di Internet raggiungibile solo tramite il Tor Browser, progetto nato per garantire uno spazio di libertà su Internet.
Silk Road era un sito Web, in stile E-bay, in cui le persone potevano comprare e vendere qualsiasi oggetto, dai libri, ai farmaci, fino a sostanze stupefacenti, utilizzando come moneta per i pagamenti proprio Bitcoin.
Nel 2013 viene arrestato Ross Ulbricht, ragazzo statunitense di 29 anni accusato di essere il creatore e manutentore della piattaforma, mentre l’FBI sequestra circa 170.000 Bitcoin ad oggi circa 10 miliardi di dollari. La sentenza fu emessa nel 2015 e vede Ross condannato a due ergastoli senza possibilità di libertà condizionale a cui sommare 40 anni di carcere.
Nel 2013 inoltre Alan Greenspan, ex presidente della FED (Banca Centrale degli Stati Uniti) definisce Bitcoin una bolla.
2014
MtGox, uno dei più grandi Exchange al mondo, subisce il furto di 744.000 Bitcoin e le procedure di risarcimento sono ancora in atto nel 2021.
Dell e Microsoft (Xbox) accettano Bitcoin come forma di pagamento.
Warren Buffet definisce Bitcoin un “miraggio”, Soros invece nel 2018 una “bolla”. Se sei interessato ad altri personaggi famosi e alle loro opinioni su Bitcoin, qui trovi un memoriale di tutti gli scettici.
2017
Uno degli anni più rocamboleschi per i Bitcoiners. Dopo mesi di discussioni Bitcoin vede uno dei più importanti aggiornamenti realizzarsi: SegWit. SegWit è stato un aggiornamento fondamentale per Bitcoin in quanto necessario per lo sviluppo di Lightning Network, una soluzione tecnologica che permette più transazioni al secondo, una maggior velocità delle transazioni e di pagare meno commissioni di rete.
Una piccola parte della community che non voleva adottare SegWit “forka” Bitcoin (cioè clona Bitcoin e crea una nuova versione con regole diverse) creando così Bitcoin Cash, ad oggi irrilevante se guardiamo indicatori come l’hashrate, cioè la potenza di calcolo della rete dei minatori Bitcoin Cash.
L’hashrate è il termine con cui si misura la potenza di calcolo dei minatori di quella rete, nella foto che segue puoi vedere l’hashrate di Bitcoin in blu e l’hashrate di Bitcoin Cash in arancione.
2020 e 2021, siamo arrivati!
Caso Microstrategy
Eccoci arrivati ai giorni nostri. Nel 2020 Michael Saylor annuncia di aver comprato Bitcoin per un controvalore di 450 milioni di dollari al fine di diversificare la tesoreria della società di cui è CEO, Microstrategy.
Da quel giorno Microstrategy ha comprato 114.041 Bitcoin per un controvalore attuale di circa 7.4 miliardi di USD (inizialmente 3 miliardi circa) e il titolo quotato al NASDAQ ($MSTR) continua a crescere.
El Salvador
El Salvador è uno Stato dell’America Centrale abitato da 6.5 milioni di persone, circa un quarto del suo PIL consiste in rimesse cioè dollari che ogni mese vengono inviati nel paese da parenti o amici fuori dallo Stato, per la maggior parte dagli Stati Uniti.
All’interno di El Salvador nasce una comunità di Bitcoiners supportata da una donazione anonima in Bitcoin: El Zonte, dove la comunità inizia ad usare Bitcoin quotidianamente per le spese ordinarie.
Il 7 Settembre 2020 il Parlamento di El Salvador dichiara Bitcoin “legal tender” e migliaia di cittadini senza un conto corrente possono finalmente ricevere denaro dall’estero senza aspettare due settimane per il processamento delle transazioni e senza pagare costose commissioni agli istituti finanziari.
Il Governo di El Salvador fornisce alla popolazione Chivo, un wallet Bitcoin con 30$ caricati dal Governo che apre inoltre una mining farm (una struttura tramite cui generare nuovi Bitcoin) grazie all’energia prodotta dal vulcano Tecapa; probabilmente il primo di molti vista la presenza di ben 30 vulcani all’interno del territorio.
Taproot
Il 14 Novembre alle ore 5.15 UTC viene finalmente attivato Taproot, aggiornamento software molto importante per la rete Bitcoin. Taproot va ad aggiungere nuovi tipi di chiavi crittografiche che dovranno essere adottate dai Wallet al fine di migliorare la privacy e sbloccare nuove funzionalità che gli sviluppatori potranno sfruttare.
Conclusioni
Chiudiamo con la bellissima notizia di Taproot questo primo articolo per la rubrica a tema #bitcoin. Lo so, ci sarebbero state altre centinaia di date ed eventi da ricordare, però sarebbe diventato un libro e non un articolo!
Se ti è piaciuta questa prima introduzione a Bitcoin non farti scappare i prossimi seguici su Facebook o LinkedIn!