Trattamento fiscale dell'investimento in crowdfunding

Two Hundred Crowd

La normativa italiana prevede incentivi fiscali per i soggetti IRES e IRPEF che effettuano investimenti nel capitale sociale di startup o PMI innovative. Le agevolazioni sono collegate agli investimenti effettuati anche tramite equity crowdfunding in start up e PMI innovative.

Tali agevolazioni sono previste dall'art. 29 (commi 1, 4 e 7) del D.L. n. 179/2012 e sono riconosciute ai soggetti passivi IRPEF, di cui al Titolo I del TUIR (vale a dire persone fisiche, enti non commerciali, imprenditori individuali, soggetti che producono redditi in forma associata) e ai soggetti passivi IRES, di cui al Titolo II dello stesso TUIR (ad esclusione delle startup innovative, degli incubatori certificati, degli organismi di investimento collettivo del risparmio - OICR - e delle altre società di capitali che investono prevalentemente in start up innovative). 
 

Agevolazioni fiscali e Legge di StabilitĂ  2019

Sono previste detrazioni fiscali per le persone fisiche (privati) e deduzioni d’imposta per le persone giuridiche (aziende), e tali agevolazioni continuano a evolversi nel corso del tempo: in particolare, la Legge di Stabilità 2019 prevederebbe da quest'anno per le agevolazioni fiscali nell'innovazione una concreta maggiorazione, passando dal 30% al 40%. Va subito chiarito però che la proroga e le modifiche delle misure agevolative in questione sono subordinate all’autorizzazione della Commissione Europea e che quindi fino alla ricezione dell'autorizzazione, le detrazioni rimangono confermate al 30%.

Fatto questo importante chiarimento, vediamo come funzionano le agevolazioni per gli investimenti in start up e PMI innovative tramite equity crowdfunding.
 

Agevolazioni fiscali al 30% per l'investimento in startup e PMI innovative

Le persone fisiche hanno il diritto a detrarre nella loro dichiarazione dei redditi annuale un importo pari al 30% di quanto investito nel capitale sociale di una o più start up e PMI innovative. Il limite quantitativo massimo all'investimento su cui determinare la detrazione è pari a euro 1.000.000 annui e con un periodo minimo di mantenimento dell’investimento di tre anni. L'agevolazione viene mantenuta anche alla perdita di qualifica di start up innovativa della società. 

Per le aziende che investono in start up e PMI innovative si attua un regime fiscale di favore (con esclusione delle start up stesse), potendo escludere dal reddito imponibile un importo pari al 30% di quanto investito nel capitale sociale di una o più start up. Il limite massimo di investimento consentito è pari a euro 1.800.000 annui e, così come per le persone fisiche, è richiesto il mantenimento dell’investimento per almeno tre anni e l'agevolazione viene mantenuta anche alla perdita di qualifica di start up innovativa della società.
 

Agevolazioni fiscali al 50% per l'acquisizione di startup innovative

E' introdotta un’agevolazione volta ad aumentare le possibilità di exit per gli investitori: per le società che decidono di acquisire l'intero capitale sociale di una startup innovativa è concessa una deduzione IRES del 50%, maggiorata dal precedente 30%, a condizione che l’intero capitale sociale sia mantenuto per almeno tre anni.

Certificazione


Certificazione dell'investimento e richiesta della detrazione

Per ottenere le agevolazioni sarà necessario che l'investitore richieda alla start up una serie di documenti e certificazioni, tra i quali: 

  • certificazione attestante il rispetto dei limiti massimi per i conferimenti relativamente al periodo di imposta in cui è stato fatto l'investimento
  • piano di investimento della societĂ , contenente le informazioni dettagliate sull'oggetto della propria attivitĂ , sui prodotti e sull'andamento (attuale o previsto) delle vendite e dei profitti.

Per poter beneficiare delle agevolazioni fiscali è necessario presentare il modello Persone Fisiche e non il modello 730 (che è rivolto ai dipendenti che ricevono busta paga e ai pensionati INPS), con riferimento al rigo “Detrazioni per investimenti in start up”.

E' necessario inserire alcuni dati specifici come codice fiscale della startup e tipologia di investimento (diretto o indiretto, ovvero effettuato mediante un organismo di investimento collettivo del risparmio oppure mediante societĂ  di capitali che investe prevalentemente in start up).

Dopodiché bisogna indicare l’ammontare dell’investimento agevolabile e il codice identificativo dell’investimento; da precisare anche se l’investimento è in una start up oppure in una PMI innovativa. 

Le aziende devono compilare il modello RedditiSC e inserire gli importi investiti in start up o PMI innovative nel Quadro RS – Prospetto vari dal rigo “RS 160” a “RS 179”.

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