- 22/11/2021
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Insurtech, come anticipa il nome, è la crasi di insurance e technology. Per coloro che non avessero familiarità col termine, ecco un video introduttivo:
L’unione del mondo assicurativo con quello delle tecnologie di ultima generazione sta portando alla creazione di nuovi modelli di business e all’efficientamento dell’intero settore assicurativo, generando vantaggi per i clienti e per gli assicuratori.
Questa unione ha infatti permesso l’efficientamento delle modalità di stipula, stima del rischio e monitoraggio del comportamento dell’assicurato, portando alla nascita di un mercato nuovo, che dai presupposti del mercato assicurativo tradizionale costruisce una nuova offerta e identifica attori nuovi che non esistevano fino a pochi anni fa.
Ma perché è così importante interessarsi all’insurtech? Ci sono diverse ragioni per cui è fondamentale mappare il fenomeno e capirne le caratteristiche. Una prima ragione è che il fenomeno rappresenta una vera innovazione di mercato dopo decenni (quasi 50 anni) di stasi totale del mercato. Mentre altri mercati si sono evoluti nel tempo per adattarsi ad una diversa domanda, il mercato assicurativo è rimasto immobile ed ha continuato a centrare la proprio offerta sugli stessi prodotti per decenni.
Se da un lato questo aspetto garantisce più stabilità , dall’altra ha lasciato inesplorate le richieste di una fetta sempre maggiore di clienti. In quanto consumatori, il mercato insurtech ci presenta un’offerta assicurativa completamente digitale e ridisegnata intorno alle reali esigenze che manifestiamo: dalla necessità di assicurare il nostro viaggio in car sharing, all’assicurazione attivabile per una giornata di sci, fino alla più tradizionale necessità di proteggere i nostri averi.
I vantaggi di un’assicurazione digitale
Ma andiamo ad esplorare nello specifico i vantaggi di un’assicurazione digitale tanto per i consumatori quanto per le compagnie assicurative. La digitalizzazione della polizza permette di rendere la polizza consultabile e attivabile in qualsiasi momento ed in qualsiasi luogo. Si pensi a quanto già questo possa migliorare l’esperienza del cliente il quale potrà risolvere i propri dubbi istantaneamente senza doversi recare dal proprio agente o broker o permetterà loro di attivare una copertura assicurativa in ciascun momento in cui se ne senta il bisogno.
Inoltre, una polizza digitale comporta un processo di sottoscrizione e di rinnovamento della polizza molto più semplice e veloce, interamente svolto dal proprio smartphone o pc. I brand più tech-friendly affiancano anche chatbot per rendere l’esperienza ancora più fluida e friction-less. A questi vantaggi è indubbio, inoltre, aggiungere i notevoli benefici in termini di trasparenza, chiarezza, efficienza che restituiscono un’esperienza piacevole al cliente e contribuiscono ad aumentare la percezione di affidabilità del brand assicurativo.
Recenti studi dell’IVASS, l’Istituto per la vigilanza delle assicurazioni, hanno evidenziato come i benefici sopra enunciati vadano a colmare delle inefficienze annose del mercato assicurativo. Secondo recenti dati dell’IIA, Italian Insurtech Association, entro il 2030 la nuova sottoscrizione di polizze danni non previste per legge, potrebbe arrivare al 10% con un incremento dell’8,5% rispetto al 2018, anno che ha segnato l’inizio della rivoluzione Insurtech in Italia. Ma a che punto siamo in Italia al momento?
Un fenomeno inarrestabile: ma a che punto siamo in Italia?
Lungi dall’essere una moda passeggera accentuata dalla pandemia, il fenomeno insurtech è pronto a stravolgere il mercato assicurativo nel lungo periodo. Dal 2018 l’interesse degli investitori istituzionali verso le assicurazioni digitali è cresciuto in maniera esponenziale e con esso il livello dell’offerta e della domanda ad esse correlate.
Gli epicentri dell’innovazione assicurativa sono gli USA e la Cina ma non mancano esempi di interesse in Europa e in Italia, con sempre più startup che stanno crescendo a ritmi molto elevati, si pensi a YOLO o Lokky, per fare due esempi. Tuttavia, alla crescente domanda di polizze digitali in Italia non corrisponde un livello di investimenti tali da permettere uno sviluppo serrato e sostenibile dell’offerta. Ciò apre inevitabilmente al rischio di cannibalizzazione del mercato italiano.
Per evitare di perdere questa opportunità di sviluppo, è quindi necessario creare un connubio normativo e finanziario fertile per la realizzazione e la crescita di nuove realtà , incentrate sull’offerta di servizi assicurativi digitali e innovativi capaci di adattarsi alle cangianti esigenze del nuovo cliente assicurativo. Inoltre in Italia manca una spinta ancora effettiva, del sistema normativo che permetta l’adozione massiva di questa nuova tipologia di servizi completamente digitali e soprattutto una visione finanziaria a lungo termine, ma la rivoluzione digitale è inarrestabile “una volta digitali non si torna più indietro” e questo vale anche per un mercato tra i più statici come quello assicurativo.
Conclusioni
Come ci ha insegnato la pandemia Covid 19, la necessità di servizi finanziari fruibili completamente digitali, oltre che più economici, è sempre più percepita. Sicuramente la rivoluzione dell’insurtech in atto, va in questa direzione e cambierà definitivamente il nostro approccio al mondo assicurativo, rendendolo più fruibile per tutti.
Autori
Prof. Dott. Gianluca Duretto – Professore di Pagamenti digitali, criptovalute e blockchain, executive advisor su tematiche di digital trasformation.
Dott.ssa Carolina D’Ambrosio – Laureata in Economia con una tesi dal titolo “L’insurtech: il cambio del modello di business per le assicurazioni con l’impatto della tecnologia. Il caso Poleecy”.