- 05/05/2020
Si, è vero, la tecnologia ha cambiato la vita di tutti noi e, in particolare, sono due gli assiomi da cui dobbiamo partire leggendo questo articolo. Uno, siamo una società digitale. Ad oggi, infatti, l’indice di adozione di internet è del 58% della popolazione mondiale (in Nord America addirittura il 95%) e quasi il 50% della popolazione possiede uno smartphone (in USA il 75%). Il secondo assioma deriva invece dal ruolo di società come Amazon, Netflix e Google che hanno cambiato radicalmente le abitudini e le aspettative delle persone, consentendo ai clienti di soddisfare le loro esigenze dove e quando vogliono.
Queste società hanno fatto della user experience una strategia di business e per questo motivo i consumatori di oggi si aspettano di ricevere la stessa “esperienza” offerta dalle grandi aziende tech anche nei servizi bancari tradizionali.
Secondo un’indagine condotta da EY l'80% dei consumatori, infatti, afferma che l'esperienza che un'azienda fornisce è importante quanto i suoi prodotti e servizi e il 73% dei giovani dai 18 ai 34 anni sarebbe disposto ad acquistare prodotti finanziari da aziende tecnologiche. Come possono fare le banche e le assicurazioni per restare competitive sul mercato quando all'orizzonte vi è la prospettiva di “Google Bank”? quali sono le value proposition che stanno adottando in questo momento?
Le assicurazioni da un lato stanno stringendo partnership di successo con le InsurTech, soprattutto per quanto riguarda la digitalizzazione, e la fornitura di servizi innovati, on demand e customizzati. Dall’altro lato si stanno focalizzando sulla “preventive insurance” un nuovo concetto di assicurazione non più fondata sul semplice risarcimento ma su prevenzione, protezione e assistenza che, a ben guardare, è molto più economica della cura.
Anche le banche stanno provando a salire sul carro della prevenzione ma, a differenza delle assicurazioni cercano di garantire la stabilità finanziaria dei propri clienti ed evitare che incorrano in situazioni di difficoltà economica. Pioniera di questo mercato è Discovery Bank, una banca Sudafricana digitale del gruppo assicurativo Discovery, nata dopo 1,5 milioni di ore di sviluppo.
L’innovazione dirompente di Discovery Bank è l’algoritmo che genera lo score “Vitality Money”, che premia i clienti per aver cambiato le loro abitudini finanziarie, con tassi di interesse dinamici sia sul risparmio che sul credito, oltre ad importanti sconti e premi. Per queste ragioni è considerata la prima banca comportamentale al mondo o ancora meglio in inglese “behavioral bank”.
Secondo uno studio condotto dalla banca stessa, i sudafricani, in media, non gestiscono bene le loro disponibilità finanziarie e nell'ultimo decennio hanno speso più di quanto guadagnato. Recita infatti lo studio: “Stiamo vivendo 3 grandi condizioni finanziarie che includono l'incapacità di affrontare spese non pianificate, avere un debito costoso e insostenibile e non essere preparati alla pensione”.
Ma come funziona nel pratico Discovery Bank e come sarà possibile trarre i maggiori benefici da essa. La banca Sudafricana ha individuato 5 comportamenti che, se monitorati, possono aiutare le persone ad essere “finanziariamente più sane”:
- Spendere meno di quanto si guadagna
- Risparmiare regolarmente
- Pagare regolarmente i mutui delle proprietà
- Privilegiare gli investimenti a lungo termine
- Garantire la protezione contro gli eventi assicurabili
In base a come vengono gestiti questi 5 comportamenti e a seguito di un assessment iniziale, la banca assegna un punteggio, il Vitality Status, azzurro, bronzo, argento, oro, platino e black. Ad ogni status è legato un apposito tasso di interesse e la possibilità di ottenere diverse ricompense e cashback. Per la prima volta sono i clienti a controllare i tassi d'interesse migliorando o peggiorando il loro status di Vitality Money. Tassi d'interesse migliori sui risparmi e inferiori sul credito saranno ottenibili man mano che lo status migliora.
Grazie all'ampio utilizzo di tecnologie all'avanguardia, Discovery Bank unisce prodotti bancari tradizionali a strumenti innovativi di gestione del denaro che aiutano a tracciare e controllare i propri progressi nella gestione finanziaria. Corsi di formazione finanziaria, minuziosamente preparati, completano la gamma di offerta.
Il successo di Discovery bank è dimostrato dai seguenti numeri. A distanza di sei mesi dal lancio aveva 78 mila clienti attivi con 180 mila account. Tre quarti dei suoi clienti sono su conti in bundle (conto di transazione più carta di credito); il 40% dei suoi clienti sono titolari di un conto black, il 35% di un conto platino e il 24% di un conto oro. Inoltre, educati al financial health, i clienti di Discovery non hanno speso meno ma speso bene. Infatti, la Banca dichiara che i suoi clienti spendono tre volte di più rispetto alla media di mercato (ad esempio comprando prodotti assicurativi).
Akash Dowra, responsabile delle informazioni sui clienti di Discovery Bank ha dichiarato che "il futuro del settore bancario non è solo un cambiamento tecnologico, ma anche un cambiamento di mentalità sul modo in cui pensiamo e gestiamo i nostri risparmi, e ha sottolineato che con Discovery Bank, la tecnologia, combinata con gli strumenti per cambiare il comportamento finanziario, sta permettendo questo cambiamento di pensiero per consentire alle persone di gestire meglio le loro attività bancarie e la loro salute finanziaria".
Autori:
Carlo Alberto Minasi - Chief Innovation Officer Financial Services, EY
Pietro Lado - Innovation Analyst, EY